Possibile disturbo borderline?
Salve, so che sarebbe impossibile rispondere alla domanda posta senza avere un consulto faccia a faccia ma è da un po’ di tempo che ci penso quasi in modo ossessivo.
Sono una ragazza di 19 anni, incapace di gestire in maniera costruttiva le mie emozioni che oscillano di continuo, un piccolo episodio (esempio litigio con i miei genitori) può modificare completamente la mia giornata.
Mi reputo troppo instabile soprattutto nelle relazioni: all’inizio quando sono attratta da qualcuno tendo ad idealizzarlo, gli do attenzioni di continuo.
Ho paura di stare male, che mi lasci; esempio: ho tradito più volte per cercare di sfuggire a ciò così non sarei stata vulnerabile e l’avrei preceduto.
Ma una volta consolidato il rapporto è come se la persona improvvisamente non mi piacesse più (anche esteticamente) mi sento oppressa, non più libera e scappo.
Non riesco a stare stabilmente in una relazione (anche nelle amicizie) ma sento il bisogno di entrare e di uscire in continuazione dai rapporti.
Anche il modo di percepire me stessa è instabile, mi prendo cura di me quasi ossessivamente, mi guardo allo specchio ogni minuto.
All’età di 14 anni circa ho avuto comportamenti autolesionisti, non del tutto scomparsi anche se ora riesco a controllarli, per questo motivo fui obbligata da mia madre ad andare da una psicologa.
Non ho mai saputo la mia diagnosi, l’unica cosa che sono riuscita a farmi dire da mia madre è che sono una persona estremamente sensibile e anche la minima cosa mi provoca sofferenza.
Col tempo ho cercato di mascherare questo mio lato fragile, poiché le mie emozioni sono sempre troppo esagerate, drammatiche e fuori luogo, ecco perché a primo impatto sembro una persona piena di sé, sulle sue, arrogante e devo dire che ciò non mi dispiace.
Io mi chiedo, quanto c’è di narcisistico e borderline nel non poter fare a meno delle attenzioni degli altri ma alla fine non riuscire a fidarsi di nessuno.
La cosa più brutta per me è costruirmi queste prigioni e non riuscire ad uscirne.
Sono una ragazza di 19 anni, incapace di gestire in maniera costruttiva le mie emozioni che oscillano di continuo, un piccolo episodio (esempio litigio con i miei genitori) può modificare completamente la mia giornata.
Mi reputo troppo instabile soprattutto nelle relazioni: all’inizio quando sono attratta da qualcuno tendo ad idealizzarlo, gli do attenzioni di continuo.
Ho paura di stare male, che mi lasci; esempio: ho tradito più volte per cercare di sfuggire a ciò così non sarei stata vulnerabile e l’avrei preceduto.
Ma una volta consolidato il rapporto è come se la persona improvvisamente non mi piacesse più (anche esteticamente) mi sento oppressa, non più libera e scappo.
Non riesco a stare stabilmente in una relazione (anche nelle amicizie) ma sento il bisogno di entrare e di uscire in continuazione dai rapporti.
Anche il modo di percepire me stessa è instabile, mi prendo cura di me quasi ossessivamente, mi guardo allo specchio ogni minuto.
All’età di 14 anni circa ho avuto comportamenti autolesionisti, non del tutto scomparsi anche se ora riesco a controllarli, per questo motivo fui obbligata da mia madre ad andare da una psicologa.
Non ho mai saputo la mia diagnosi, l’unica cosa che sono riuscita a farmi dire da mia madre è che sono una persona estremamente sensibile e anche la minima cosa mi provoca sofferenza.
Col tempo ho cercato di mascherare questo mio lato fragile, poiché le mie emozioni sono sempre troppo esagerate, drammatiche e fuori luogo, ecco perché a primo impatto sembro una persona piena di sé, sulle sue, arrogante e devo dire che ciò non mi dispiace.
Io mi chiedo, quanto c’è di narcisistico e borderline nel non poter fare a meno delle attenzioni degli altri ma alla fine non riuscire a fidarsi di nessuno.
La cosa più brutta per me è costruirmi queste prigioni e non riuscire ad uscirne.
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Buongiorno utente,
I sintomi che riporta ricordano molto il disturbo di personalità borderline, tuttavia per una diagnosi accurata c'è la necessità imprescindibile di un colloquio clinico. Tenga conto che, i disturbi di personalità (DP) ''puri'' non esistono, solitamente se ne evidenzia uno dominante che, a sua volta, è sporcato da caratteristiche appartenenti ad altri DP.
Cito: ''Io mi chiedo, quanto c’è di narcisistico e borderline nel non poter fare a meno delle attenzioni degli altri ma alla fine non riuscire a fidarsi di nessuno.''
L'estrema necessita di attenzione si verifica nel disturbo istrionico di personalità, per quel che riguarda il disturbo borderline si denota la necessità di accudimento e il successivo timore di abbandono, mentre, per concludere, nel disturbo di personalità narcisista si ricerca l'attenzione altrui con lo scopo di sentirsi ''venerati'' e vedere cosi confermate le loro idee di grandiosità.
Si rivolga ad uno specialista, per quel che riguarda il disturbo borderline di personalità la terapia più efficace è la terapia dialettico comportamentale di Marsha Linehan.
Le auguro una buona giornata
Dr. Marco Di Cugno
I sintomi che riporta ricordano molto il disturbo di personalità borderline, tuttavia per una diagnosi accurata c'è la necessità imprescindibile di un colloquio clinico. Tenga conto che, i disturbi di personalità (DP) ''puri'' non esistono, solitamente se ne evidenzia uno dominante che, a sua volta, è sporcato da caratteristiche appartenenti ad altri DP.
Cito: ''Io mi chiedo, quanto c’è di narcisistico e borderline nel non poter fare a meno delle attenzioni degli altri ma alla fine non riuscire a fidarsi di nessuno.''
L'estrema necessita di attenzione si verifica nel disturbo istrionico di personalità, per quel che riguarda il disturbo borderline si denota la necessità di accudimento e il successivo timore di abbandono, mentre, per concludere, nel disturbo di personalità narcisista si ricerca l'attenzione altrui con lo scopo di sentirsi ''venerati'' e vedere cosi confermate le loro idee di grandiosità.
Si rivolga ad uno specialista, per quel che riguarda il disturbo borderline di personalità la terapia più efficace è la terapia dialettico comportamentale di Marsha Linehan.
Le auguro una buona giornata
Dr. Marco Di Cugno
Dr. Marco Di Cugno Psicologo Clinico a indirizzo cognitivo-comportamentale esperto nel trattamento di disturbi ansiosi e depressivi
www.marcodicugno
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.2k visite dal 14/12/2021.
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