Problemi universitari
Buonasera!
Vi contatto perché avrei bisogno di aiuto...
Mi chiamo Laura e sono una ragazza di Venezia.
I miei problemi sono cominciati da quando, a gennaio, ho cominciato a valutare le varie università volendo continuare il percorso di studi.
A febbraio ho partecipato alla presentazione di psicologia cognitiva di Trento e mi era interessata molto ma avendo fatto ragioneria alle superiori non mi sentivo molto adatta alla facoltà; inoltre, il mio fidanzato (con cui convivevo e convivo) aveva scelto di intraprendere la facoltà di economia a Forlì.
Data la distanza il mio sogno di andare a Trento era svanito, quindi avevo deciso lo stesso di fare il tolc per provare ad entrare all’università di psicologia di Cesena ma, dato l’esito negativo del tolc, ho deciso di non inviarlo e di valutare altre università.
Intanto il mio ragazzo era entrato ad economia quindi mi sono limitata a valutare le università là vicino.
Alla fine, grazie anche al consiglio di mia mamma, ho deciso di iscrivermi alla facoltà di giurista per l’impresa di Ravenna.
A settembre il mio ragazzo é passato alla mia facoltà e abbiamo deciso di cominciare a frequentare in DAD all’inizio ero super emozionata e volenterosa ma più il tempo sta passando più la voglia di studiare sta scomparendo ed ora comincia letteralmente a farmi ansia l’idea di aprire il libro.
Alle superiori sono sempre stata una ragazza studiosa e piena di voglia di imparare e soprattutto appassionata dal diritto ma riconosco che tutto ciò non sta avvenendo all’università!
Inoltre, da un po’ ho cominciato a dare ripetizioni a vari ragazzi e il tempo per studiare si sta limitando unicamente alla mattina.
Da un po’ mi sento demoralizzata e sto cominciando a pensare che la facoltà che ho scelto non sia la giusta per me infatti, tempo fa sono andata a Trento e dentro di me, ricordandomi dell’università, ho sentito una certa felicità che prima non riuscivo a percepire o forse é stata solo una mia impressione.
Allo stesso tempo non riesco ad immaginare che sto perdendo un anno della mia vita a non fare nulla e mi sembra di deludere chiunque stia al mio fianco... quindi, rivalutando che la facoltà sia giusta, mi sono anche venuti i dubbi che il problema non sia la facoltà ma i vari impegni che mi sono presa e che forse non dovevo prendere o magari semplicemente l’ansia degli esami anche se non so se sia la vera motivazione, dato che non ho mai vissuto lo studio con questa preoccupazione.
Parlandone con i miei genitori, mi hanno consigliato di provare a dare gli esami e vedere poi come va ma sinceramente prima vorrei riuscire a capire cosa vorrei.
Spero che lei sappia aiutarmi e consigliarmi come reagire a questo mio periodo!
Grazie della disponibilità,
Cordiali saluti
Laura Marcolin
Vi contatto perché avrei bisogno di aiuto...
Mi chiamo Laura e sono una ragazza di Venezia.
I miei problemi sono cominciati da quando, a gennaio, ho cominciato a valutare le varie università volendo continuare il percorso di studi.
A febbraio ho partecipato alla presentazione di psicologia cognitiva di Trento e mi era interessata molto ma avendo fatto ragioneria alle superiori non mi sentivo molto adatta alla facoltà; inoltre, il mio fidanzato (con cui convivevo e convivo) aveva scelto di intraprendere la facoltà di economia a Forlì.
Data la distanza il mio sogno di andare a Trento era svanito, quindi avevo deciso lo stesso di fare il tolc per provare ad entrare all’università di psicologia di Cesena ma, dato l’esito negativo del tolc, ho deciso di non inviarlo e di valutare altre università.
Intanto il mio ragazzo era entrato ad economia quindi mi sono limitata a valutare le università là vicino.
Alla fine, grazie anche al consiglio di mia mamma, ho deciso di iscrivermi alla facoltà di giurista per l’impresa di Ravenna.
A settembre il mio ragazzo é passato alla mia facoltà e abbiamo deciso di cominciare a frequentare in DAD all’inizio ero super emozionata e volenterosa ma più il tempo sta passando più la voglia di studiare sta scomparendo ed ora comincia letteralmente a farmi ansia l’idea di aprire il libro.
Alle superiori sono sempre stata una ragazza studiosa e piena di voglia di imparare e soprattutto appassionata dal diritto ma riconosco che tutto ciò non sta avvenendo all’università!
Inoltre, da un po’ ho cominciato a dare ripetizioni a vari ragazzi e il tempo per studiare si sta limitando unicamente alla mattina.
Da un po’ mi sento demoralizzata e sto cominciando a pensare che la facoltà che ho scelto non sia la giusta per me infatti, tempo fa sono andata a Trento e dentro di me, ricordandomi dell’università, ho sentito una certa felicità che prima non riuscivo a percepire o forse é stata solo una mia impressione.
Allo stesso tempo non riesco ad immaginare che sto perdendo un anno della mia vita a non fare nulla e mi sembra di deludere chiunque stia al mio fianco... quindi, rivalutando che la facoltà sia giusta, mi sono anche venuti i dubbi che il problema non sia la facoltà ma i vari impegni che mi sono presa e che forse non dovevo prendere o magari semplicemente l’ansia degli esami anche se non so se sia la vera motivazione, dato che non ho mai vissuto lo studio con questa preoccupazione.
Parlandone con i miei genitori, mi hanno consigliato di provare a dare gli esami e vedere poi come va ma sinceramente prima vorrei riuscire a capire cosa vorrei.
Spero che lei sappia aiutarmi e consigliarmi come reagire a questo mio periodo!
Grazie della disponibilità,
Cordiali saluti
Laura Marcolin
[#1]
Gentile Laura,
Da come ci racconta i fatti, mi sembra possa emergere il fatto che la sua scelta universitaria sia stata fatta in primo luogo considerando la prossimità geografica al suo ragazzo.
Per prima cosa, mi e le chiedo, quindi, se questa è una lettura mia, un elemento solo narrativo suo (ossia lei lo ha considerato e riportato così nel momento in cui ci scriveva, ma ritiene in fondo che ciò sia solo emerso da questo racconto specifico e che le cose non siano effettivamente andate così) o sia la realtà oggettiva dei fatti.
Le chiedo poi inoltre conferma rispetto al fatto che, se comprendo bene:
1. Frequentiate entrambi la stessa facoltà
2. Non vi siate poi alla fine trasferiti a Ravenna
3. Frequentiate l'università solo online
Le chiedo, inoltre, ha mai provato ad aprire un libro di psicologia cognitiva? Se si, cosa ha provato? E se no, perché ritiene di non averlo fatto?
E si è mai immaginata una lei 30enne? E se si, a fare cosa?
Grazie per gli elementi che fornirà
Da come ci racconta i fatti, mi sembra possa emergere il fatto che la sua scelta universitaria sia stata fatta in primo luogo considerando la prossimità geografica al suo ragazzo.
Per prima cosa, mi e le chiedo, quindi, se questa è una lettura mia, un elemento solo narrativo suo (ossia lei lo ha considerato e riportato così nel momento in cui ci scriveva, ma ritiene in fondo che ciò sia solo emerso da questo racconto specifico e che le cose non siano effettivamente andate così) o sia la realtà oggettiva dei fatti.
Le chiedo poi inoltre conferma rispetto al fatto che, se comprendo bene:
1. Frequentiate entrambi la stessa facoltà
2. Non vi siate poi alla fine trasferiti a Ravenna
3. Frequentiate l'università solo online
Le chiedo, inoltre, ha mai provato ad aprire un libro di psicologia cognitiva? Se si, cosa ha provato? E se no, perché ritiene di non averlo fatto?
E si è mai immaginata una lei 30enne? E se si, a fare cosa?
Grazie per gli elementi che fornirà
Dott. Ferdinando Toscano
Psicologo
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.1k visite dal 12/12/2021.
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