Perché mia madre non mi vuole bene come vorrei?
Sono una ragazza di 20 anni e vi scrivo in quanto sto iniziando a mettere in dubbio il bene che mia madre mi vuole.
La mia famiglia è benestante, e le persone esterne vedono tutto rose e fiori ma non sanno che.
Tutto è iniziato 12 anni fa, quando lei iniziò a frequentare un uomo, il tutto davanti a me.
Le arrivavano messaggi d’amore da lui e io li leggevo e rispondevo al posto suo arrabbiata, lei mi nascondeva il telefono e negava anche l’evidenza.
Fu così che iniziai a perdere fiducia in lei, ed ero molto arrabbiata perché mio padre è sempre stato un uomo quasi perfetto, e meritava di meglio.
A quei tempi stavano per divorziare per questo motivo, ma mio padre decise di perdonarla.
Per questo mio rifiuto nei suoi confronti lei mi negava alcune attenzioni che una madre dovrebbe avere nei confronti di una bambina.
Si è sempre rifiutata di festeggiare con noi i compleanni, il Natale e altri momenti che avrebbero potuto essere belli, per andare dietro ai pensieri di sua sorella (testimone di Geova) che ha sempre venerato.
Inoltre, fin da piccola notavo la sua immaturità estrema, e mi sono trovata spesso a farle io da madre, per cercare di correggere i suoi comportamenti sbagliati.
Lei non mi ha mai dato un consiglio, non mi ha mai capita, quando ero piccola e piangevo non mi guardava nemmeno ed è sempre stata negligente e menefreghista nei miei confronti, con la scusa che tanto c’era papà o qualcun altro per me.
È sempre stata molto aggressiva nei miei confronti e nei confronti di mio padre: urla, attacca, insulta, e sempre senza un motivo valido.
Spesso mi ha alzato le mani anche se senza farmi male, magari perché pulivo o sistemavo, perché un altro suo problema è questo: è un’accumulatrice seriale, disordina tutto, la casa non è mai abbastanza pulita a causa di questo, e non accetta nemmeno che venga una donna di casa a fare le pulizie.
Non sono mai riuscita ad avere un confronto normale con lei.
Alterna momenti in cui dice di amarmi a momenti in cui mi insulta, e il tutto succede anche nel giro di pochi minuti.
Trascura se stessa mettendosi in tiro solo quando deve uscire e cerca sempre l’approvazione di tanti uomini, non importa che tipo di uomini, chattando con loro o conoscendoli dal vivo.
Si mette in competizione con me perché sono considerata bella e credo che lo veda come una minaccia, anche se anche lei è una bella donna.
Qualche settimana fa è tornato fuori quell’uomo che frequentava anni fa.
Mio padre sfinito le ha detto di non considerarsi più sposato con lei, e lei invece di scusarsi ci ha attaccati.
Ora siamo in casa tutti e 3 ma loro è come se fossero separati, lei non fa più niente per noi e si è tolta il peso della responsabilità come moglie e come madre.
Potreste darmi un consiglio, e aiutarmi a capire che tipo di disturbo di personalità potrebbe avere mia madre?
La mia famiglia è benestante, e le persone esterne vedono tutto rose e fiori ma non sanno che.
Tutto è iniziato 12 anni fa, quando lei iniziò a frequentare un uomo, il tutto davanti a me.
Le arrivavano messaggi d’amore da lui e io li leggevo e rispondevo al posto suo arrabbiata, lei mi nascondeva il telefono e negava anche l’evidenza.
Fu così che iniziai a perdere fiducia in lei, ed ero molto arrabbiata perché mio padre è sempre stato un uomo quasi perfetto, e meritava di meglio.
A quei tempi stavano per divorziare per questo motivo, ma mio padre decise di perdonarla.
Per questo mio rifiuto nei suoi confronti lei mi negava alcune attenzioni che una madre dovrebbe avere nei confronti di una bambina.
Si è sempre rifiutata di festeggiare con noi i compleanni, il Natale e altri momenti che avrebbero potuto essere belli, per andare dietro ai pensieri di sua sorella (testimone di Geova) che ha sempre venerato.
Inoltre, fin da piccola notavo la sua immaturità estrema, e mi sono trovata spesso a farle io da madre, per cercare di correggere i suoi comportamenti sbagliati.
Lei non mi ha mai dato un consiglio, non mi ha mai capita, quando ero piccola e piangevo non mi guardava nemmeno ed è sempre stata negligente e menefreghista nei miei confronti, con la scusa che tanto c’era papà o qualcun altro per me.
È sempre stata molto aggressiva nei miei confronti e nei confronti di mio padre: urla, attacca, insulta, e sempre senza un motivo valido.
Spesso mi ha alzato le mani anche se senza farmi male, magari perché pulivo o sistemavo, perché un altro suo problema è questo: è un’accumulatrice seriale, disordina tutto, la casa non è mai abbastanza pulita a causa di questo, e non accetta nemmeno che venga una donna di casa a fare le pulizie.
Non sono mai riuscita ad avere un confronto normale con lei.
Alterna momenti in cui dice di amarmi a momenti in cui mi insulta, e il tutto succede anche nel giro di pochi minuti.
Trascura se stessa mettendosi in tiro solo quando deve uscire e cerca sempre l’approvazione di tanti uomini, non importa che tipo di uomini, chattando con loro o conoscendoli dal vivo.
Si mette in competizione con me perché sono considerata bella e credo che lo veda come una minaccia, anche se anche lei è una bella donna.
Qualche settimana fa è tornato fuori quell’uomo che frequentava anni fa.
Mio padre sfinito le ha detto di non considerarsi più sposato con lei, e lei invece di scusarsi ci ha attaccati.
Ora siamo in casa tutti e 3 ma loro è come se fossero separati, lei non fa più niente per noi e si è tolta il peso della responsabilità come moglie e come madre.
Potreste darmi un consiglio, e aiutarmi a capire che tipo di disturbo di personalità potrebbe avere mia madre?
[#1]
Gentile utente,
si avverte la sua sofferenza, ma si avverte anche un rapporto anomalo tra i tre membri della famiglia che nomina: lei stessa, sua madre e suo padre.
Infatti scrive: "fin da piccola notavo la sua immaturità estrema, e mi sono trovata spesso a farle io da madre, per cercare di correggere i suoi comportamenti sbagliati".
Mi sembra di rilievo il fatto che lei faceva da madre a sua madre, ma non per tentare di curarla, consolarla o proteggerla, come avviene nella maggior parte di queste inversioni di ruolo, bensì per "correggere i suoi comportamenti sbagliati".
Una bambina può decidere cosa è corretto e cosa è sbagliato nel comportamento di un'adulta? Può rispondere al posto suo, dal suo telefono, ai messaggi di un uomo che la corteggia? Può valutare se il padre, ossia il marito di questa donna , "è sempre stato un uomo quasi perfetto, e meritava di meglio"? Come fa una bambina a sapere cosa intercorre tra due coniugi? Non finirà piuttosto per accentuare il disagio, l'insofferenza della madre per la vita matrimoniale?
Infatti: "Per questo mio rifiuto nei suoi confronti lei mi negava alcune attenzioni che una madre dovrebbe avere nei confronti di una bambina".
E una bambina dovrebbe avere rispetto per la madre, cautela nell'attaccarla, anche in presenza di quella che lei considera l'immaturità di sua madre, forse un comportamento leggero, il desiderio di essere corteggiata.
Queste mancanze hanno alterato il rapporto da entrambe le parti.
Non creda che non valuti il diverso peso delle responsabilità, il suo dolore nel sospettare in sua madre una natura leggera e poco capace di affetto; ma vorrei che riflettesse sul fatto che ponendosi in una veste di giudice non ha migliorato la vostra relazione, come non l'ha migliorata suo padre "perdonando" i flirt della moglie.
Se erano arrivati sul punto di divorziare, è stata una debolezza lasciar correre: a volte risulta più salutare una separazione, che induce alla riflessione e al chiarimento, del tollerare una serie di comportamenti non compatibili col patto matrimoniale e i doveri di genitore.
Lei conclude: "Ora siamo in casa tutti e 3 ma loro è come se fossero separati, lei non fa più niente per noi e si è tolta il peso della responsabilità come moglie e come madre".
Le responsabilità erano solo di sua madre? Essere sposati è fare cose per il marito e i figli? E non ci sono responsabilità anche per un marito, per una figlia ormai adulta?
Lei ci chiede di aiutarla "a capire che tipo di disturbo di personalità potrebbe avere mia madre".
A parte che non si fanno diagnosi online, meno che mai su una persona che non ci ha nemmeno scritto, se ritiene che sua madre sia malata, come mai non si è rivolta al medico di famiglia, che avrebbe senza dubbio suggerito una consulenza psicologica per tutti voi?
Provi a guardare da questo punto di vista la situazione, mettendo da parte il risentimento..
Auguri.
si avverte la sua sofferenza, ma si avverte anche un rapporto anomalo tra i tre membri della famiglia che nomina: lei stessa, sua madre e suo padre.
Infatti scrive: "fin da piccola notavo la sua immaturità estrema, e mi sono trovata spesso a farle io da madre, per cercare di correggere i suoi comportamenti sbagliati".
Mi sembra di rilievo il fatto che lei faceva da madre a sua madre, ma non per tentare di curarla, consolarla o proteggerla, come avviene nella maggior parte di queste inversioni di ruolo, bensì per "correggere i suoi comportamenti sbagliati".
Una bambina può decidere cosa è corretto e cosa è sbagliato nel comportamento di un'adulta? Può rispondere al posto suo, dal suo telefono, ai messaggi di un uomo che la corteggia? Può valutare se il padre, ossia il marito di questa donna , "è sempre stato un uomo quasi perfetto, e meritava di meglio"? Come fa una bambina a sapere cosa intercorre tra due coniugi? Non finirà piuttosto per accentuare il disagio, l'insofferenza della madre per la vita matrimoniale?
Infatti: "Per questo mio rifiuto nei suoi confronti lei mi negava alcune attenzioni che una madre dovrebbe avere nei confronti di una bambina".
E una bambina dovrebbe avere rispetto per la madre, cautela nell'attaccarla, anche in presenza di quella che lei considera l'immaturità di sua madre, forse un comportamento leggero, il desiderio di essere corteggiata.
Queste mancanze hanno alterato il rapporto da entrambe le parti.
Non creda che non valuti il diverso peso delle responsabilità, il suo dolore nel sospettare in sua madre una natura leggera e poco capace di affetto; ma vorrei che riflettesse sul fatto che ponendosi in una veste di giudice non ha migliorato la vostra relazione, come non l'ha migliorata suo padre "perdonando" i flirt della moglie.
Se erano arrivati sul punto di divorziare, è stata una debolezza lasciar correre: a volte risulta più salutare una separazione, che induce alla riflessione e al chiarimento, del tollerare una serie di comportamenti non compatibili col patto matrimoniale e i doveri di genitore.
Lei conclude: "Ora siamo in casa tutti e 3 ma loro è come se fossero separati, lei non fa più niente per noi e si è tolta il peso della responsabilità come moglie e come madre".
Le responsabilità erano solo di sua madre? Essere sposati è fare cose per il marito e i figli? E non ci sono responsabilità anche per un marito, per una figlia ormai adulta?
Lei ci chiede di aiutarla "a capire che tipo di disturbo di personalità potrebbe avere mia madre".
A parte che non si fanno diagnosi online, meno che mai su una persona che non ci ha nemmeno scritto, se ritiene che sua madre sia malata, come mai non si è rivolta al medico di famiglia, che avrebbe senza dubbio suggerito una consulenza psicologica per tutti voi?
Provi a guardare da questo punto di vista la situazione, mettendo da parte il risentimento..
Auguri.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
[#2]
Utente
Buonasera, la ringrazio per la risposta. Vorrei sottolineare che io ho sempre cercato di avere un buon rapporto con lei,ma non ci riesco.Se lei mi avesse spiegato come si sente o espresso i suoi problemi io l’avrei ascoltata e aiutata.L’unico modo credo che sarebbe fare consulenze psicologiche insieme come dice lei, sperando che arrivi quel giorno prima o poi.La ringrazio per il consiglio comunque
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 7.5k visite dal 09/12/2021.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.