Confusione totale

Buonasera,

vi scrivo perché sto attraversando una fase delicata della mia vita.
Partiamo per ordine: alla fine dell'anno scorso conosco lui, che fin da subito sembrava mostrare un interesse particolare nei miei confronti.
Peccato che stia facendo un'altra scelta di vita: è un seminarista (perciò un futuro prete).
Io non ci ho mai prestato molta attenzione, non essendo stata particolarmente interessata a lui, prima di tutto, a causa del suo vincolo, ma anche per il fatto che all'inizio lo conoscevo davvero troppo poco.
Ora un po' di più.
Devo chiarire che lui abita fuori dall'Italia e quindi lo vedo poco, ma mi capita di sentirlo sicuramente più spesso.

Da qualche mese, invece...non so cosa mi stia succedendo.
Ho avuto un trasferimento temporaneo lavorativo in un'altra città, dove non conosco quasi nessuno e spesso sono costretta a rimanere a casa la sera.
Mi sento sola.
Forse è anche per questo che sto pensando spesso a lui...forse quando ritornerò nella mia città tutto ritornerà alla normalità?
Ritroverò i miei giri, i miei parenti, i miei amici, la solita routine e forse a lui non penserò più?
E' anche vero che lui (umanamente parlando) è davvero il mio tipo di ragazzo ma per questioni morali (e non solo: ho sempre vissuto le mie storie alla luce del sole e così continuerò a fare) sono decississima a non fare accadere nulla (nemmeno se a distanza) e a non mostrare la minima indecisione da parte mia, le volte che mi contatta e che forse mi contatterà.
Però...non so... il suo pensiero sta davvero diventando un'ossessione (anche se, ripeto, mi sto tenendo tutto per me), ne sono spaventata, a volte mi sembra anche fisicamente di soffocare.
In più lui è un ragazzo sensibile, delicato, tenero...ho paura che un mio sparire nettamente lo faccia stare male.
Vi prego, aiutatemi
[#1]
Dr.ssa Valeria Mazzilli Psicologo 286 13
Gentile Utente,
la premessa iniziale che ci scrive è: "sto attraversando una fase delicata della mia vita". Ci racconta che si è trasferita in una nuova città, fatica a costruire amicizie e si sente sola.
Premessa non da poco direi.

Alla luce di quello che ci ha scritto le chiedo: cosa rappresenta per lei questo ragazzo?
Pensa che ci sia un interesse reciproco? Pensa che potranno esserci le condizioni per costruire una relazione voluta da entrambi?
O è un pensiero felice in cui rifugiarsi e fantasticare nei momenti di solitudine?

"ho paura che un mio sparire nettamente lo faccia stare male". E lei come si sentirebbe se lui sparisse?

Spero di averle dato utili spunti di riflessione
Cordialmente

Dr.ssa Valeria Mazzilli
Psicologa Clinica
Via San Giacomo, 15 Napoli
cel. 3895404108

[#2]
Utente
Utente
Gentilissima Dr.ssa

Grazie per la risposta e grazie per avermi posto queste domande: mi hanno fatto riflettere.

Cosa rappresenta per me questo ragazzo? Devo dire che questa domanda mi ha spiazzata perché lì per lì non sapevo cosa rispondere. E fatico anche a trovare una risposta perché, di certo, non posso dire di esserne innamorata, avendolo visto poche volte nella mia vita. Posso dire quello che penso di lui (è un ragazzo dolcissimo, tenero e delicato) ma effettivamente cosa rappresenta per me, non riesco a trovare una risposta se non che è un ragazzo che mi piace e che, non fosse per la sua scelta di vita, sicuramente tenterei un passo successivo (uscire insieme per conoscersi e provare a stare insieme).

Penso che ci sia un interesse reciproco? No, non lo penso: ne sono sicura al 100% perché lui più volte mi ha confessato, in passato, in modo esplicito i suoi sentimenti verso di me.
Adesso è da un po' che non mi parla apertamente dai suoi sentimenti ma da certe sue parole, e da come si pone, capisco che ancora mi pensa.

Penso che potranno esserci le condizioni per costruire qualcosa? No, onestamente non credo perché lui si dice convinto della sua scelta (e non è mia intenzione interferire minimamente) ma che, in quanto umano, può capitare di provare sentimenti per una donna. Forse sì è solo un pensiero felice per sfuggire alla solitudine ma non perché a me lui non piaccia, ma delle circostanze esterne (appunto, la sua scelta di vita) mi impediscono di tentare qualcosa di più e di non rispondere allo stesso modo quando si rivolge a me in un certo modo, anche se mi sento scogliere dentro.

Come mi sentirei se sparisse? Penso che...mi sentirei in pace. Sarebbe una tentazione che non avrei più...
[#3]
Dr.ssa Valeria Mazzilli Psicologo 286 13
Gentile Utente,
Sono contenta che le abbia dato modo di guardare la questione che ci ha posto da un'altra prospettiva

La lascio con un'ultima riflessione a proposito di quello che ha scritto: "come mi sentirei se sparisse? Penso che...mi sentirei in pace."
Perché aspettare che sia lui a fare questo invece di prendere una decisione che possa farla stare bene, anzi, "in pace"? Perché non scegliere?


Le faccio un in bocca al lupo per tutto
Cordialmente
[#4]
Utente
Utente
Dottoressa,

ha ragione, ci ho pensato. Quello che mi fa esitare è che lui non ha mai conosciuto la madre. Penso che questo lo abbia condizionato moltissimo. Ho paura che una mia "partenza" gli causerebbe un grande dolore...
[#5]
Dr.ssa Valeria Mazzilli Psicologo 286 13
Gentile Utente,
la possibilità di scegliere rimane sempre però, questo fa la differenza

Le rinnovo l'in bocca al lupo
Un caro saluto
[#6]
Dr.ssa Donatella Chessa Psicologo 9
Buongiorno,
a seguito dello scambio avuto con la collega le suggerisco anche di interrogarsi se davvero la sua scelta di non sparire sia solo legata alla paura di fare soffrire lui o se teme di stare male anche lei, come ad aver perso un'occasione.
In tal caso si ricordi che quando le proprie emozioni e pensieri non vengono condivise con il diretto interessato tendono inevitabilmente ad ingigantirsi.
In bocca al lupo

Dr.ssa Donatella Chessa

[#7]
Utente
Utente
gentile Dr.ssa

grazie anche a lei per la risposta. Ci ho pensato anche io: da un lato, sicuramente mi dispiacerebbe allontanarmi da lui ma non mi sento di usare il termine "soffrire", che mi sembra eccessivo nel mio caso. E non sento di "aver perso" un'occasione, dato che con lui, in questo momento, è una situazione a vicolo cieco, dato il suo impegno di vita di cui si sente convinto.
Io in realtà gli ho condiviso i miei emozioni e pensieri... che spesso vengono scatenati da certi suoi modi di porsi e di parlarmi, e che rappresentano una tentazione per me. Per ragioni sempre legate alla situazione, ovviamente, quando sento la sua mancanza o voglia di sentirlo, mi trattengo...
[#8]
Dr.ssa Donatella Chessa Psicologo 9
Credo intento che avergli condiviso i suoi sentimenti sia stato sicuramente una buona cosa. Starà poi solo a lei a un certo punto decidere se continuare a portare avanti questa relazione oppure chiudere se le sembra che le porti via troppa energia inutilmente.
Saluti