Ipersessualità in una relazione
Egregi dottori,
non so se sia questa la sezione giusta per porre il mio quesito.
Da diverso tempo sto portando avanti una relazione.
Entrambi ci piacciano molto sul lato emotivo, attitudinale, caratteriale e anche fisico.
Solitamente trascorriamo il nostro tempo assieme facendo le cose più disparate: parliamo di tutto, senza filtri e senza inibizioni, facciamo attività fisica insieme ed anche passeggiate.
Andiamo al cinema e a teatro.
Ci piace anche ascoltare la musica e guardare film, viaggiare, cucinare insieme ed assaggiare cibi nuovi.
L'unico problema riguarda la sfera sessuale.
Crediamo di essere entrambi ipersessuali: solitamente lo facciamo diverse volte in una stessa giornata (dalle 3 alle 5 volte al giorno) e, per quanto ci siamo più volte imposti di fare dei giorni di astinenza totale, alla fine cediamo alle nostre voglie ugualmente.
Lui preferisce non usare il profilattico: quindi finora non l'abbiamo mai fatto con protezioni, né io prendo la pillola per paura dei suoi effetti collaterali.
Non utilizziamo nessun metodo contraccettivo e ci affidiamo solamente alla comunissima pratica del coito interrotto.
Né io né lui siamo portatori di malattie sessualmente trasmissibili e, anche se non vorremmo incorrere in una gravidanza, il rischio non ci fa abbastanza paura da imporci di usare il profilattico.
A volte sia io che lui ci sentiamo in colpa per come stiamo vivendo la nostra sessualità.
Lo facciamo troppe volte, rispetto alle coppie standard, ed entrambi temiamo che questa impulsività nei rapporti possa a lungo andare rovinare la nostra relazione, privarla di quel trasporto emotivo che per ora sentiamo entrambi di avere.
Temiamo anche che a lungo andare anche il sesso possa diventare per noi qualcosa di noioso, forzato e puramente costruito.
Non so che cosa fare.
Non so come dovremmo gestire questa nostra impulsività sessuale.
Facendo delle ricerche ho saputo che le coppie standard lo fanno in media una o due volte a settimana.
Sarebbe forse il caso di uniformarsi a questa normalità?
Come può una coppia ipersessuale gestirsi e "frenarsi" sulla sfera intima senza che questo freno possa anch'esso, di parte sua, andare a deteriorare nel lungo andare la relazione stessa?
Ringrazio in anticipo chiunque mi risponderà.
Arrivederci.
non so se sia questa la sezione giusta per porre il mio quesito.
Da diverso tempo sto portando avanti una relazione.
Entrambi ci piacciano molto sul lato emotivo, attitudinale, caratteriale e anche fisico.
Solitamente trascorriamo il nostro tempo assieme facendo le cose più disparate: parliamo di tutto, senza filtri e senza inibizioni, facciamo attività fisica insieme ed anche passeggiate.
Andiamo al cinema e a teatro.
Ci piace anche ascoltare la musica e guardare film, viaggiare, cucinare insieme ed assaggiare cibi nuovi.
L'unico problema riguarda la sfera sessuale.
Crediamo di essere entrambi ipersessuali: solitamente lo facciamo diverse volte in una stessa giornata (dalle 3 alle 5 volte al giorno) e, per quanto ci siamo più volte imposti di fare dei giorni di astinenza totale, alla fine cediamo alle nostre voglie ugualmente.
Lui preferisce non usare il profilattico: quindi finora non l'abbiamo mai fatto con protezioni, né io prendo la pillola per paura dei suoi effetti collaterali.
Non utilizziamo nessun metodo contraccettivo e ci affidiamo solamente alla comunissima pratica del coito interrotto.
Né io né lui siamo portatori di malattie sessualmente trasmissibili e, anche se non vorremmo incorrere in una gravidanza, il rischio non ci fa abbastanza paura da imporci di usare il profilattico.
A volte sia io che lui ci sentiamo in colpa per come stiamo vivendo la nostra sessualità.
Lo facciamo troppe volte, rispetto alle coppie standard, ed entrambi temiamo che questa impulsività nei rapporti possa a lungo andare rovinare la nostra relazione, privarla di quel trasporto emotivo che per ora sentiamo entrambi di avere.
Temiamo anche che a lungo andare anche il sesso possa diventare per noi qualcosa di noioso, forzato e puramente costruito.
Non so che cosa fare.
Non so come dovremmo gestire questa nostra impulsività sessuale.
Facendo delle ricerche ho saputo che le coppie standard lo fanno in media una o due volte a settimana.
Sarebbe forse il caso di uniformarsi a questa normalità?
Come può una coppia ipersessuale gestirsi e "frenarsi" sulla sfera intima senza che questo freno possa anch'esso, di parte sua, andare a deteriorare nel lungo andare la relazione stessa?
Ringrazio in anticipo chiunque mi risponderà.
Arrivederci.
[#1]
Gentile utente D,
si tratta di una sana (per quanto elevata) propensione per il sesso, oppure di una dipendenza? attraverso un consulto è impossibile capirlo.
E, altrettanto, se si tratta di un desiderio, oppure di un bisogno; e in questo secondo caso, di quale?
A cui aggiunga anche il ruolo che può rivestire il disturbo che sta curando con gli psicofarmaci (quale è la diagnosi?); ed inoltre i farmaci stessi, molti dei quali incidono sulla libido in un senso o nell'altro (v. precedente consulto).
E ancora: un campanello d'allarme può essere rappresentato dal "farlo" senza protezione, ben consapevoli che nemmeno "..il rischio non ci fa abbastanza paura da imporci di usare il profilattico."
Altro punto: non sappiamo da quanto perdura la Vostra relazione ("diverso tempo" è troppo vago).
Come vede sono più le domande che le risposte, soprattutto da parte di chi, come me, si occupa di queste specifiche tematiche sessuologiche ogni giorno, e che dunque rifugge da qualsiasi risposta semplificata o semplificatoria.
A questo punto Vi consiglio di chiedere un appuntamento al* Psicolog* del Consultorio (gratis o solo ticket), per porre di persona gli interrogativi che qui non possono trovare risposta adeguata, anche quelli riguardanti il ruolo del comportamento sessuale descritto all'interno della Vostra relazione e nel tempo.
Allego un articolo sulla dipendenza sessuale, nel quale potete trovare gli indicatori della dipendenza stessa:
https://www.medicitalia.it/news/psicologia/7732-il-sesso-compulsivo-e-un-disordine-mentale-o-m-s.html .
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
si tratta di una sana (per quanto elevata) propensione per il sesso, oppure di una dipendenza? attraverso un consulto è impossibile capirlo.
E, altrettanto, se si tratta di un desiderio, oppure di un bisogno; e in questo secondo caso, di quale?
A cui aggiunga anche il ruolo che può rivestire il disturbo che sta curando con gli psicofarmaci (quale è la diagnosi?); ed inoltre i farmaci stessi, molti dei quali incidono sulla libido in un senso o nell'altro (v. precedente consulto).
E ancora: un campanello d'allarme può essere rappresentato dal "farlo" senza protezione, ben consapevoli che nemmeno "..il rischio non ci fa abbastanza paura da imporci di usare il profilattico."
Altro punto: non sappiamo da quanto perdura la Vostra relazione ("diverso tempo" è troppo vago).
Come vede sono più le domande che le risposte, soprattutto da parte di chi, come me, si occupa di queste specifiche tematiche sessuologiche ogni giorno, e che dunque rifugge da qualsiasi risposta semplificata o semplificatoria.
A questo punto Vi consiglio di chiedere un appuntamento al* Psicolog* del Consultorio (gratis o solo ticket), per porre di persona gli interrogativi che qui non possono trovare risposta adeguata, anche quelli riguardanti il ruolo del comportamento sessuale descritto all'interno della Vostra relazione e nel tempo.
Allego un articolo sulla dipendenza sessuale, nel quale potete trovare gli indicatori della dipendenza stessa:
https://www.medicitalia.it/news/psicologia/7732-il-sesso-compulsivo-e-un-disordine-mentale-o-m-s.html .
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Utente
Gentile Dottoressa,
anzitutto la ringrazio per la celere risposta.
La nostra relazione perdura da quasi sei mesi.
Ho omesso inoltre di specificare che abbiamo 23 anni di differenza (lui è molto più grande di me).
Ci siamo conosciuti e ci siamo trovati subito l'uno con l'altra perché abbiamo scoperto di soffrire entrambi degli stessi disturbi ed entrambi siamo in cura con psicofarmaci per trattare gli stessi.
Ad entrambi piace la nostra quotidianità sessuale e credo che sia motivata da entrambe le parti dal desiderio piuttosto che da un bisogno. Tuttavia non riusciamo a capire fino a che punto è normale questo modo di vivere la sessualità.
anzitutto la ringrazio per la celere risposta.
La nostra relazione perdura da quasi sei mesi.
Ho omesso inoltre di specificare che abbiamo 23 anni di differenza (lui è molto più grande di me).
Ci siamo conosciuti e ci siamo trovati subito l'uno con l'altra perché abbiamo scoperto di soffrire entrambi degli stessi disturbi ed entrambi siamo in cura con psicofarmaci per trattare gli stessi.
Ad entrambi piace la nostra quotidianità sessuale e credo che sia motivata da entrambe le parti dal desiderio piuttosto che da un bisogno. Tuttavia non riusciamo a capire fino a che punto è normale questo modo di vivere la sessualità.
[#3]
Nella sessualità non è necessario porsi troppi problemi di "normalità" nella frequenza (eventualmente qualche indicatore lo trovate nell'articolo linkato), frequentemente sono stereotipi sociali.
Però uno dei Vostri problemi aperti, oggi, dal mio punto di vista, riguarda la contraccezione; di cui forse dovrebbe occuparsi Lei, considerato che è proprio Lei eventualmente a rimanere incinta. Ci pensi seriamente: spirale? anello? contraccettivo sottocutaneo? sono metodi sicuri e non troppo .. ingombranti.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Però uno dei Vostri problemi aperti, oggi, dal mio punto di vista, riguarda la contraccezione; di cui forse dovrebbe occuparsi Lei, considerato che è proprio Lei eventualmente a rimanere incinta. Ci pensi seriamente: spirale? anello? contraccettivo sottocutaneo? sono metodi sicuri e non troppo .. ingombranti.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.7k visite dal 04/12/2021.
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