Non so se sono normale, non dico ciò che vorrei dire

Gentile dottore/dottoressa, sono un ragazzo di 21 anni e da qualche anno il mio modo di rapportarmi con la gente fa peggiorare sempre di più la mia condizione.

Premetto che ho sempre fatto fatica a relazionarmi fin da bambino, e dopo vari atti di bullismo ho sempre avuto paura dei gruppi di persone e delle persone che non conosco.
Inoltre ho sofferto di ansia e attacchi di panico per un breve periodo qualche anno fa.
Non curante della situazione ho sempre cercato di relazionarmi lo stesso finché negli anni sono riuscito a farmi alcuni amici.
Tuttavia il problema è rimasto e mi accorgo solo ora, insieme a questo, di non riuscire a impormi con le mie idee con le persone che non conosco ma anche con i miei amici, la stessa cosa accade nel caso degli eventuali atteggiamenti passivo-aggressivi dove mi blocco e non riesco a difendermi.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è arrivata oggi: il mio nuovo vicino blocca spesso il passaggio per andare a casa con la macchina, suono il clacson, lui sposta la macchina e si avvicina per esporre le sue solite scuse ed io istintivamente (a disagio perché lui mi parlasse) sono riuscito a dire soltanto "figurati".
Stavo prendendo in considerazione di andare a visita.
Ma volevo, se possibile, per vostra gentile concessione avere un parere su cosa dovrei fare per dare una svolta e riuscire a vivere con sicurezza.

Grazie
Cordiali saluti
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Dr.ssa Debora Manoni Psicologo, Psicoterapeuta 33 1
Buongiorno, la sua reazione di cercare comunque di relazionarsi nonostante le difficoltà è certamente un'ottima scelta ma per averne benefici duraturi bisognerebbe cercare le cause che le hanno procurato questo ritiro sociale. Episodi di bullismo e attacchi di panico dovrebbero essere presi in considerazione per capire come ad oggi stanno influenzando la sua serenità. Ripeto, la sua reazione di relazionarsi nonostante le sue difficoltà è ammirevole ma dovrebbe essere guidato da un esperto per poter acquisire maggiore sicurezza, autostima e anche tolleranza al rifiuto. Il problema col vicino comunque lo sta affrontando: sta reagendo al disagio facendogli spostare la macchina ma il suo atteggiamento passivo le continua a creare disagio e poca fiducia in se stesso. Si faccia forza e uno psicologo potrà aiutarla ad affrontare i suoi dasagi emotivi.

Dr.ssa Debora Manoni
Psicologa Psicoterapeuta
Specialista in Disturbi Specifici dell'Apprendimento

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Utente
Utente
Le ringrazio molto del suo tempo e del consulto dottoressa
Cordiali saluti
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Dr.ssa Debora Manoni Psicologo, Psicoterapeuta 33 1
Cordiali saluti anche a lei. Spero potrà star meglio.

Dr.ssa Debora Manoni
Psicologa Psicoterapeuta
Specialista in Disturbi Specifici dell'Apprendimento

[#4]
Utente
Utente
Buongiorno/buonasera dottoressa, mi scusi il disturbo. Sono stato in terapia e nonostante le poche ore di seduta, il dottore ha evidenziato uno stile evitante della personalità che mi porta ad un atteggiamento passivo, in quanto tendo a reprimere le mie emozioni in determinati contesti. Siccome è la prima volta che mi guardo effettivamente dentro sono rimasto in dubbio sulla velocità della diagnosi, secondo Lei è possibile che che lo stile evitante della personalità possa portare ad atteggiamenti passivi solo nei casi in cui non mi sento a mio agio (con tutte le persone che non sono nella mia ristretta cerchia abituale)? Nonostante tutto sto continuando ad uscire dalla mia "zona comfort" anche se una sera,
uscendo con un gruppo che non conoscevo, il solito aggressivo mi ha fatto calare di molto l'autostima, nonostante in alcune occasioni abbia risposto in maniera sarcastica avrei voluto dirgli seriamente di smetterla ma li per li non sono riuscito a dirlo, non avevo le parole, che sono arrivate soltanto pensandoci dopo, alla fine ciò che vorrei davvero è imparare a farmi rispettare.
La ringrazio molto del suo tempo Dottoressa.
Cordiali saluti.
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Dr.ssa Debora Manoni Psicologo, Psicoterapeuta 33 1
Buongiorno, se il suo psicologo dopo le sedute ha evidenziato quella tipologia di stile avrà raccolto le informazioni necessarie ... io non ho abbastanza dati per poterle dare un quadro esaustivo della sua personalità. Magari al di là della diagnosi ricevuta cerchi di riflettere lei stesso sui suoi pensieri, sulle sue emozioni e comportamenti che mette in atto nelle situazioni in cui si trova con persone nuove. Lavori su se stesso e ne parli con lo psicologo così capirete insieme le diverse sfumature del suo disagio. Se invece non si sente di far fiducia al suo psicologo le consiglio di parlargliene apertamente esprimendo i suoi dubbi. Porre domande è cosa giusta e saggia e magari, chi può saperlo, con un confronto potrà anche trovare una maggior fiducia su ciò che le dice. Cordialmente Dott.ssa Debora Manoni

Dr.ssa Debora Manoni
Psicologa Psicoterapeuta
Specialista in Disturbi Specifici dell'Apprendimento

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Utente
Utente
Grazie Dottoressa, le auguro una buona giornata.
Cordiali saluti
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Dr.ssa Debora Manoni Psicologo, Psicoterapeuta 33 1
Buona giornata a lei. Cordialmente Dott.ssa Debora Manoni

Dr.ssa Debora Manoni
Psicologa Psicoterapeuta
Specialista in Disturbi Specifici dell'Apprendimento

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