Omosessualità
SALVE:
Sono un ragazzo di 20 anni ed ho scoperto di essere omosessuale oppure bisessuale. L'ho scoperto avendo rapporti con un mio amico che gia in precedenza trovavo attraente. Questa attrazione mi dava i primi imput della mia situazione. Io mi vergogno ciò perché quello che voglio è solo una vita normale, ma con questa sessualità che mi ritrovo, mi rendo conto che una famiglia, dei bambini, e una vita normale con una ragazza, non posso averla. Questa circostanza mi porta ad odiarmi e a pensare tantissime volte di abbandonare il gruppo in cui c'è il mio amico con cui ho avuto esperienza. Ciò che non me lo ha ancora fatto fare è proprio il bene che voglio al mio amico che è il mio MIGLIORE amico e non voglio perderlo.Non mi accetto e per quanti sforzi io faccia non riesco ad accettarmi. Per di più subentra anche la gelosia quando lo vedo con altre ragazze. Io penso che copmunque sono io quello sbagliato e che lui deve fare le sue esperienze e che non posso bloccarlo, ma il fatto di dover accettare questa condizione e di vederlo abbracciato con altre ragazze mi fa star male.Mi sento un mostro e non degno di avere un amico fidato e caro come lui. Quando gli esposi il problema mi disse "TRA DI NOI NON CAMBIA NIENTE, 6 LA STESSA PERSONA CHE CONOSCEVO, SOLO CHE ADESSO TI CONOSCO DI PIù DI PRIMA E SONO ONORATO CHE TU ABBIA VOLUTO CONFESSARMI QUESTA TUA REALTà". Per la prima volta mi sono sentito ACCETTATO. Comunque vorrei precisare che il mio amico non è né Gay e nemmeno Bisessuale, è Eterosessuale.
Per favore datemi un consiglio su come accettarmi e soprattutto su come dimenticarmi di lui senza abbandonarlo .
GRAZIE in anticipo
Sono un ragazzo di 20 anni ed ho scoperto di essere omosessuale oppure bisessuale. L'ho scoperto avendo rapporti con un mio amico che gia in precedenza trovavo attraente. Questa attrazione mi dava i primi imput della mia situazione. Io mi vergogno ciò perché quello che voglio è solo una vita normale, ma con questa sessualità che mi ritrovo, mi rendo conto che una famiglia, dei bambini, e una vita normale con una ragazza, non posso averla. Questa circostanza mi porta ad odiarmi e a pensare tantissime volte di abbandonare il gruppo in cui c'è il mio amico con cui ho avuto esperienza. Ciò che non me lo ha ancora fatto fare è proprio il bene che voglio al mio amico che è il mio MIGLIORE amico e non voglio perderlo.Non mi accetto e per quanti sforzi io faccia non riesco ad accettarmi. Per di più subentra anche la gelosia quando lo vedo con altre ragazze. Io penso che copmunque sono io quello sbagliato e che lui deve fare le sue esperienze e che non posso bloccarlo, ma il fatto di dover accettare questa condizione e di vederlo abbracciato con altre ragazze mi fa star male.Mi sento un mostro e non degno di avere un amico fidato e caro come lui. Quando gli esposi il problema mi disse "TRA DI NOI NON CAMBIA NIENTE, 6 LA STESSA PERSONA CHE CONOSCEVO, SOLO CHE ADESSO TI CONOSCO DI PIù DI PRIMA E SONO ONORATO CHE TU ABBIA VOLUTO CONFESSARMI QUESTA TUA REALTà". Per la prima volta mi sono sentito ACCETTATO. Comunque vorrei precisare che il mio amico non è né Gay e nemmeno Bisessuale, è Eterosessuale.
Per favore datemi un consiglio su come accettarmi e soprattutto su come dimenticarmi di lui senza abbandonarlo .
GRAZIE in anticipo
[#1]
Gentile utente,
mi sembra però che si esprima in modo confuso. Etero significa etero e bi- significa bi-. Quindi il suo amico non è etero.
Detto questo, se il suo disagio non è legato alla sessualità ma a come fare a regolarsi con il modo rispetto a questa realtà. che è felice si sia definita, allora deve consultare uno psicologo.
mi sembra però che si esprima in modo confuso. Etero significa etero e bi- significa bi-. Quindi il suo amico non è etero.
Detto questo, se il suo disagio non è legato alla sessualità ma a come fare a regolarsi con il modo rispetto a questa realtà. che è felice si sia definita, allora deve consultare uno psicologo.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Gentile ragazzo,
da quello che scritto nella sua richiesta non mi sembra molto chiaro il percorso attraverso il quale lei è arrivato a pensare di "essere omosessuale oppure bisessuale".
Alla sua età possono capitare delle singole esperienze omosessuali, che se rimangono come episodi isolati non si possono considerare come "prove" del proprio orientamento sessuale.
Lei ha mai provato attrazione per una ragazza? o avuto esperienze di qualche tipo? L'amico di cui scrive è il primo ragazzo da cui si sente attratto, o è il primo con cui ha avuto un'esperienza concreta?
Il suo disorientamento è comprensibile, ma credo che in questo momento lei debba ancora darsi del tempo sia per guardarsi dentro, sia per sperimentarsi nel mondo esterno. Spesso arrivare a capire che si è omosessuali comporta un tragitto lungo e naturalmente conflittuale. Le assicuro però che, se dovese un giorno sentire fino in fondo che quella sarà la sua strada, non prevarrà la mancanza della presunta "normalità" data dai canoni sociali a cui siamo più facilmente abituati, ma sarà molto più intenso il desiderio di vivere una dimensione di coppia completa e appagante.
20 anni possono essere ancora pochi per aver risolto determinate questioni riguardanti la sessualità, il rapporto con se stessi e con il mondo esterno.
Le posso consigliare però di rivolgersi a uno psicologo che possa aiutarla ad approfondire determinati aspetti legati alla sua maturazione interiore e al suo processo di individuazione.
Cordialmente,
da quello che scritto nella sua richiesta non mi sembra molto chiaro il percorso attraverso il quale lei è arrivato a pensare di "essere omosessuale oppure bisessuale".
Alla sua età possono capitare delle singole esperienze omosessuali, che se rimangono come episodi isolati non si possono considerare come "prove" del proprio orientamento sessuale.
Lei ha mai provato attrazione per una ragazza? o avuto esperienze di qualche tipo? L'amico di cui scrive è il primo ragazzo da cui si sente attratto, o è il primo con cui ha avuto un'esperienza concreta?
Il suo disorientamento è comprensibile, ma credo che in questo momento lei debba ancora darsi del tempo sia per guardarsi dentro, sia per sperimentarsi nel mondo esterno. Spesso arrivare a capire che si è omosessuali comporta un tragitto lungo e naturalmente conflittuale. Le assicuro però che, se dovese un giorno sentire fino in fondo che quella sarà la sua strada, non prevarrà la mancanza della presunta "normalità" data dai canoni sociali a cui siamo più facilmente abituati, ma sarà molto più intenso il desiderio di vivere una dimensione di coppia completa e appagante.
20 anni possono essere ancora pochi per aver risolto determinate questioni riguardanti la sessualità, il rapporto con se stessi e con il mondo esterno.
Le posso consigliare però di rivolgersi a uno psicologo che possa aiutarla ad approfondire determinati aspetti legati alla sua maturazione interiore e al suo processo di individuazione.
Cordialmente,
Roberta Cacioppo - Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa clinica -
www.psicoterapia-milano.it
www.sessuologia-milano.it
[#3]
Gentile Utente,
effettivamente anche io mi aggiungo alla schiera di chi pensa che la tua richiesta sia un po' confusa. E probabilmente questa rispecchia quello che tu hai dentro: tantissima confusione.
Se ci pensi continui a parlare di "amicizia" riferendoti ad una persona con la quale (sembra) hai avuto un'esperienza sessuale.
Il primo passo per capire chi sei dal punto di vista sessuale è quello di iniziare a chiederti seriamente: cosa mi eccita? quali sono le fantasie sessuali che preferisco, al di là che siano accettabili o meno?
Ecco allora che, nel caso tu risponda "mi piacciono i maschi", il fatto di avere figli è l'ultimo dei tuoi problemi, laddove il primo è quello di accettarti e di essere felice.
Se tu fossi omosessuale potresti anche sforzarti di avere una famiglia, ma ti converrebbe? Saresti felice? Renderesti felici gli altri?
Le mie, come vedi, sono solo elucubrazioni filosofiche. Se accetti il mio consiglio (anzi, il nostro) intraprendi un percorso psicoterapeutico, che ti aiuti a capire chi sei e ad essere una persona felice.
Molte persone come te hanno chiesto un supporto psicologico dopo anni, magari profondamente depresse.
Forse anche questo non ti conviene
effettivamente anche io mi aggiungo alla schiera di chi pensa che la tua richiesta sia un po' confusa. E probabilmente questa rispecchia quello che tu hai dentro: tantissima confusione.
Se ci pensi continui a parlare di "amicizia" riferendoti ad una persona con la quale (sembra) hai avuto un'esperienza sessuale.
Il primo passo per capire chi sei dal punto di vista sessuale è quello di iniziare a chiederti seriamente: cosa mi eccita? quali sono le fantasie sessuali che preferisco, al di là che siano accettabili o meno?
Ecco allora che, nel caso tu risponda "mi piacciono i maschi", il fatto di avere figli è l'ultimo dei tuoi problemi, laddove il primo è quello di accettarti e di essere felice.
Se tu fossi omosessuale potresti anche sforzarti di avere una famiglia, ma ti converrebbe? Saresti felice? Renderesti felici gli altri?
Le mie, come vedi, sono solo elucubrazioni filosofiche. Se accetti il mio consiglio (anzi, il nostro) intraprendi un percorso psicoterapeutico, che ti aiuti a capire chi sei e ad essere una persona felice.
Molte persone come te hanno chiesto un supporto psicologico dopo anni, magari profondamente depresse.
Forse anche questo non ti conviene
Cordialmente
Daniel Bulla
dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_
[#4]
Utente
Mi disappiace di non essere stato abbastanza chiaro. Adesso mi spiego meglio.Il mio amico NON è né GAY e nemmeno BISESSUALE. Lui è ETEROSESSUALE. Con lui non ho avuto rapporti veri e propri ma ho fatto solo SESSO ORALE. Non ho voluto chiedere di più. Lui è stato il primo con cui ho avuto una esperienza, prima di lui ho avuto solo esperienze femminili. Prima di lui però, devo aggiungere, ho provato attrazione per altri ragazzi, devo ammetterlo.
[#5]
Gentile ragazzo, se una definizione deve avere qualche valore, allora tanto vale che si riferisca a ciò che accade piuttosto a ciò che noi vorremmo che accadesse. Pertanto, se il suo amico ha fatto sesso con lei, ed entrambi siete uomini, il suo amico è bisessuale (se ha rapporti anche con ragazze). Non può definirsi eterosessuale perché in tal caso dovrebbe avere rapporti ESCLUSIVAMENTE con donne.
Ma non sono sicuro che questa distinzione per lei sia veramente importante, anche se in ogni caso le cose stanno così.
Cordiali saluti
Ma non sono sicuro che questa distinzione per lei sia veramente importante, anche se in ogni caso le cose stanno così.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#6]
Utente
Gentile dottore
credo che adesso si stia perdendo di vista il reale problema ovvero IO. Non importa se il mio amico è o non è Gay o Bisessuale. La cosa più importante è sapere come posso io fare a cambiare il mio stato sessuale e qualora non fosse possibile, come fare ad accettarmi. Ci stiamo impelagando in DEFINIZIONI. Il mio amico non ha fatto SESSO con me sono io che ho fatto SESSO-ORALE con lui e se questo è avvenuto è stato solo per fare un favore a me. Infatti non lo abbiamo più fatto e lui non mi richiede mai di farlo perché è stato solo un "SACRIFICIO", un FAVORE che lui ha voluto farmi per capire il mio stato.
credo che adesso si stia perdendo di vista il reale problema ovvero IO. Non importa se il mio amico è o non è Gay o Bisessuale. La cosa più importante è sapere come posso io fare a cambiare il mio stato sessuale e qualora non fosse possibile, come fare ad accettarmi. Ci stiamo impelagando in DEFINIZIONI. Il mio amico non ha fatto SESSO con me sono io che ho fatto SESSO-ORALE con lui e se questo è avvenuto è stato solo per fare un favore a me. Infatti non lo abbiamo più fatto e lui non mi richiede mai di farlo perché è stato solo un "SACRIFICIO", un FAVORE che lui ha voluto farmi per capire il mio stato.
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Ma infatti io le ho premesso: "se una definizione deve avere qualche valore". Se non deve averne, allora ha ragione lei: è inutile stare a discuterne. Se invece vogliamo essere precisi dobbiamo dire: anche se è stato lei a fare sesso orale al suo amico, il suo amico non può dirsi etero per il SEMPLICE fatto che ha fatto sesso con un altro uomo. Quindi per ora è un "bi". Ma a lei, appunto, questo non deve preoccupare perché la definizione riguarda il suo amico, non lei. Non stiamo parlando di giudizi morali, ma semplicemente del significato attribuito ad alcune parole.
Per trattare il problema di come cambiare il suo stato attuale oppure accettarlo, deve necessariamente effettuare dei colloqui psicologici di persona. Non è possibile né opportuno trattare problemi così delicati via chat.
Cordiali saluti
Per trattare il problema di come cambiare il suo stato attuale oppure accettarlo, deve necessariamente effettuare dei colloqui psicologici di persona. Non è possibile né opportuno trattare problemi così delicati via chat.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 4.7k visite dal 05/06/2009.
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