Ansia per il futuro e l'università e senso di smarrimento
Buongiorno, sono una ragazza al primo anno di ingegneria informatica.
Non ero completamente sicura quando ho scelto la facoltà; penso di essermi fatta influenzare molto da mio padre.
L'altra mia alternativa era psicologia a cui mi sono interessata molto negli ultimi anni.
Comunque alla fine ho deciso di scegliere ingegneria sia per la maggior possibilità di trovare lavoro, ma anche perchè non ero sicura di voler diventare psicologa o comunque psicoterapeuta e avevo paura che con il tempo mi sarei stancata di ascoltare i problemi dei pazienti e, essendo una persona sensibile, forse avrei assorbito le loro emozioni e sarei stata male anch'io.
Ma adesso non so più cosa voglio.
La matematica e la logica mi piacciono, ma comunque dopo la pandemia mi sono impigrita molto, e ho perso interesse.
Invece sempre durante la quarantena, ho iniziato a focalizzarmi di più sui miei sentimenti, su quelli degli altri e più in generale al campo della psicologia.
Adesso proprio per questa confusione, non riesco a concentrarmi e faccio molta fatica a studiare e sento la pressione dei miei genitori che mi dicono di studiare e pensare solo a quello.
Ho parlato a mio padre di tutto questo, e lui mi ha detto che in realtà ciò che conta di più e raggiungere l'indipendenza e la sicurezza economica e che è molto difficile trovare un lavoro che ti soddisfi completamente.
E penso che abbia ragione, infatti so che se facessi psicologia, il percorso di studi sarebbe molto più lungo e pesante anche dal punto di visto economico.
Ma allo stesso tempo continuo a pensare a come sarebbe studiare psicologia e sento che forse lì troverei davvero il mio ambiente e persone simili a me ed empatiche, e che per una volta non mi sentirei come un pesce fuor d'acqua.
Comunque per ora ad ingegneria, non va troppo male, ma neanche bene.
Soffro da un sacco di tempo di un po' di ansia sociale, credo almeno, quindi diciamo che mi sono isolata abbastanza dagli altri compagni.
All'inizio sono riuscita ad entrare in un gruppo, ma poi ho iniziato ad evitare di andare ad alcune lezioni per l'ansia.
Invece, per quanto riguarda i corsi che sto seguendo, sono abbastanza difficili, ma comunque quando riesco a capire le cose mi sento fiera di me stessa.
Comunque allo stesso tempo non riesco a dare il meglio di me.
È da tanto tempo ormai che mi sento demotivata; già al liceo dopo la quarantena l'avevo notato, ma lì comunque l'idea di deludere i professori e i miei genitori e la voglia di prendere un bel voto, mi dava la forza per studiare anche se procrastinavo molto e finivo per studiare fino allo sfinimento all'ultimo minuto.
Invece ora che nessuno mi controlla e non ho risultati immediati, ma devo aspettare gli esami, non trovo la motivazione giusta per andare avanti.
Non penso di essermi mai sentita così smarrita.
Ci sono certi momenti in cui davvero vorrei solo che tutto si fermasse.
È come se non volessi morire, ma non volessi nemmeno vivere.
Vorrei solo rimanere a letto e basta.
Grazie in anticipo.
Non ero completamente sicura quando ho scelto la facoltà; penso di essermi fatta influenzare molto da mio padre.
L'altra mia alternativa era psicologia a cui mi sono interessata molto negli ultimi anni.
Comunque alla fine ho deciso di scegliere ingegneria sia per la maggior possibilità di trovare lavoro, ma anche perchè non ero sicura di voler diventare psicologa o comunque psicoterapeuta e avevo paura che con il tempo mi sarei stancata di ascoltare i problemi dei pazienti e, essendo una persona sensibile, forse avrei assorbito le loro emozioni e sarei stata male anch'io.
Ma adesso non so più cosa voglio.
La matematica e la logica mi piacciono, ma comunque dopo la pandemia mi sono impigrita molto, e ho perso interesse.
Invece sempre durante la quarantena, ho iniziato a focalizzarmi di più sui miei sentimenti, su quelli degli altri e più in generale al campo della psicologia.
Adesso proprio per questa confusione, non riesco a concentrarmi e faccio molta fatica a studiare e sento la pressione dei miei genitori che mi dicono di studiare e pensare solo a quello.
Ho parlato a mio padre di tutto questo, e lui mi ha detto che in realtà ciò che conta di più e raggiungere l'indipendenza e la sicurezza economica e che è molto difficile trovare un lavoro che ti soddisfi completamente.
E penso che abbia ragione, infatti so che se facessi psicologia, il percorso di studi sarebbe molto più lungo e pesante anche dal punto di visto economico.
Ma allo stesso tempo continuo a pensare a come sarebbe studiare psicologia e sento che forse lì troverei davvero il mio ambiente e persone simili a me ed empatiche, e che per una volta non mi sentirei come un pesce fuor d'acqua.
Comunque per ora ad ingegneria, non va troppo male, ma neanche bene.
Soffro da un sacco di tempo di un po' di ansia sociale, credo almeno, quindi diciamo che mi sono isolata abbastanza dagli altri compagni.
All'inizio sono riuscita ad entrare in un gruppo, ma poi ho iniziato ad evitare di andare ad alcune lezioni per l'ansia.
Invece, per quanto riguarda i corsi che sto seguendo, sono abbastanza difficili, ma comunque quando riesco a capire le cose mi sento fiera di me stessa.
Comunque allo stesso tempo non riesco a dare il meglio di me.
È da tanto tempo ormai che mi sento demotivata; già al liceo dopo la quarantena l'avevo notato, ma lì comunque l'idea di deludere i professori e i miei genitori e la voglia di prendere un bel voto, mi dava la forza per studiare anche se procrastinavo molto e finivo per studiare fino allo sfinimento all'ultimo minuto.
Invece ora che nessuno mi controlla e non ho risultati immediati, ma devo aspettare gli esami, non trovo la motivazione giusta per andare avanti.
Non penso di essermi mai sentita così smarrita.
Ci sono certi momenti in cui davvero vorrei solo che tutto si fermasse.
È come se non volessi morire, ma non volessi nemmeno vivere.
Vorrei solo rimanere a letto e basta.
Grazie in anticipo.
[#1]
Gentile,
Ritengo che data la sua età un po' di incertezza circa il proprio futuro sia lavorativo che universitario sia normale, quello che mi preme dirle è lei sta seguendo il suo desiderio oppure sta assecondando le aspettative che provengono dall'esterno? Qualsiasi sia il percorso che sceglierà è importante che provenga dal suo interno. Per quanto riguarda le ansie e i momenti di umore down le consiglio di rivolgersi da un professionista per effettuare un percorso di sostegno, percorso che potrebbe aiutarla a capire cosa desidera veramente, e così facendo magari le turbe affettive possono ridursi o affrontate nel modo migliore
Ritengo che data la sua età un po' di incertezza circa il proprio futuro sia lavorativo che universitario sia normale, quello che mi preme dirle è lei sta seguendo il suo desiderio oppure sta assecondando le aspettative che provengono dall'esterno? Qualsiasi sia il percorso che sceglierà è importante che provenga dal suo interno. Per quanto riguarda le ansie e i momenti di umore down le consiglio di rivolgersi da un professionista per effettuare un percorso di sostegno, percorso che potrebbe aiutarla a capire cosa desidera veramente, e così facendo magari le turbe affettive possono ridursi o affrontate nel modo migliore
Dr. Salvatore Dicostanzo
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2k visite dal 01/12/2021.
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