Masturbazione e religione
Buongiorno dottori, vorrei porvi un quesito sulla masturbazione.
All'età di 14 anni, un po' come tutti, ho iniziato a scoprire la masturbazione e l'ho praticata fin quando non ho scoperto che secondo la Religione cattolica è considerata un peccato grave.
Da lì in poi ho iniziato ad avere sensi di colpa continui e ansia che potessi in qualche modo essere punito.
Ho quindi deciso di interrompere la pratica e di togliermi di dosso questo peso andandomi a confessare.
Per circa un anno non ho più avuto stimoli e non avvertito più il bisogno di masturbami.
Ma un paio di settimane fa, mi è capitato di leggere alcuni studi riguardanti i benefici fisici e psicologici della masturbazione.
Ecco, da qui ho iniziato a riavvertire gli impulsi "sessuali" e quel bisogno di masturbami.
Respingere questi impulsi è veramente difficile e lo è ancora di più sentire che la maggior parte dei miei coetanei, con il quale ci confrontiamo anche su questo alle volte in maniera generale, praticano la masturbazione senza alcun pensiero/problema.
Vorrei sapere come dovrei comportarmi secondo voi.
Perché da un lato riconosco la masturbazione come un atto fisiologico innocente e che praticano tutti, dall'altra il peccato.
All'età di 14 anni, un po' come tutti, ho iniziato a scoprire la masturbazione e l'ho praticata fin quando non ho scoperto che secondo la Religione cattolica è considerata un peccato grave.
Da lì in poi ho iniziato ad avere sensi di colpa continui e ansia che potessi in qualche modo essere punito.
Ho quindi deciso di interrompere la pratica e di togliermi di dosso questo peso andandomi a confessare.
Per circa un anno non ho più avuto stimoli e non avvertito più il bisogno di masturbami.
Ma un paio di settimane fa, mi è capitato di leggere alcuni studi riguardanti i benefici fisici e psicologici della masturbazione.
Ecco, da qui ho iniziato a riavvertire gli impulsi "sessuali" e quel bisogno di masturbami.
Respingere questi impulsi è veramente difficile e lo è ancora di più sentire che la maggior parte dei miei coetanei, con il quale ci confrontiamo anche su questo alle volte in maniera generale, praticano la masturbazione senza alcun pensiero/problema.
Vorrei sapere come dovrei comportarmi secondo voi.
Perché da un lato riconosco la masturbazione come un atto fisiologico innocente e che praticano tutti, dall'altra il peccato.
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Gentile utente,
"..da un lato riconosco la masturbazione come un atto fisiologico innocente e che praticano tutti, dall'altra il peccato.."
Masturbazione atto "fisiologico"? non comprendo in che senso; tenga conto che in assenza di autoerotismo avvengono le polluzioni spontanee.
Se Lei è dibattuto tra le egole della Sua religione e gli impulsi sessuali, provi a interpellare il ministro della Sua religione (o movimento), chiarendosi meglio.
In ogni caso sarà sempre Lei a scegliere quali comportamenti appumere in ambito sessuale.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
"..da un lato riconosco la masturbazione come un atto fisiologico innocente e che praticano tutti, dall'altra il peccato.."
Masturbazione atto "fisiologico"? non comprendo in che senso; tenga conto che in assenza di autoerotismo avvengono le polluzioni spontanee.
Se Lei è dibattuto tra le egole della Sua religione e gli impulsi sessuali, provi a interpellare il ministro della Sua religione (o movimento), chiarendosi meglio.
In ogni caso sarà sempre Lei a scegliere quali comportamenti appumere in ambito sessuale.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 6.7k visite dal 30/11/2021.
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