Emozioni
Buonasera gentili dottoresse/dottori
Avrei un paio di domande.
Quando si tratta di emozioni si può parlare di intensità di queste ultime.
E anche degli stimoli.
Faccio un esempio
Noi abbiamo dei recettori termici che al di sopra e al di sotto di una certa soglia di intensità ricevuta ci fanno sentire dolore invece che caldo e freddo.
Quello che mi chiedo è: si sa (sapete) perché gli stimoli più forti ci danno dolore e non piacere.
Se mi messaggio aumentando l’intensità dello stimolo poi sentì dolore.
È vero che la sensazione si trasforma in dolora per avvisare del danno.
Ma in fondo non è vero all’inizio.
Perché se premo sulla pianta del piede fa molto male ma non fa danno.
C’è una sofferenza minima della struttura ma non si danneggia.
E quindi perché le più alte intensità che riguardano anche le nostre emozioni portano al dolore?
Come mai non sopportiamo emozioni forti?
Come chi muore (o piange) per avere ricevuto una notizia incredibilmente bella.
E perché (veramente) si erotizza il dolore?
Davvero come dicono gli psicologi perché si inverte il senso del piacere?
Ma alla fine una parte del cervello razionale sa che rimane il dolore.
E l’intensità che ci porta il dolore non è invertita ma aumenta.
Anzi se si invetrisse ci porterebbe via la sensazione
Avrei un paio di domande.
Quando si tratta di emozioni si può parlare di intensità di queste ultime.
E anche degli stimoli.
Faccio un esempio
Noi abbiamo dei recettori termici che al di sopra e al di sotto di una certa soglia di intensità ricevuta ci fanno sentire dolore invece che caldo e freddo.
Quello che mi chiedo è: si sa (sapete) perché gli stimoli più forti ci danno dolore e non piacere.
Se mi messaggio aumentando l’intensità dello stimolo poi sentì dolore.
È vero che la sensazione si trasforma in dolora per avvisare del danno.
Ma in fondo non è vero all’inizio.
Perché se premo sulla pianta del piede fa molto male ma non fa danno.
C’è una sofferenza minima della struttura ma non si danneggia.
E quindi perché le più alte intensità che riguardano anche le nostre emozioni portano al dolore?
Come mai non sopportiamo emozioni forti?
Come chi muore (o piange) per avere ricevuto una notizia incredibilmente bella.
E perché (veramente) si erotizza il dolore?
Davvero come dicono gli psicologi perché si inverte il senso del piacere?
Ma alla fine una parte del cervello razionale sa che rimane il dolore.
E l’intensità che ci porta il dolore non è invertita ma aumenta.
Anzi se si invetrisse ci porterebbe via la sensazione
[#1]
Gentile utente,
come vedrà dalle nostre linee-guida noi non siamo qui per improvvisare lezioni di neuropsicologia, che oltretutto sarebbero ben poco comprese da non addetti ai lavori, ma per trattare i problemi del singolo.
Se lei ha dei problemi con le sue emozioni ce li dettagli e saremo lieti di aiutarla.
come vedrà dalle nostre linee-guida noi non siamo qui per improvvisare lezioni di neuropsicologia, che oltretutto sarebbero ben poco comprese da non addetti ai lavori, ma per trattare i problemi del singolo.
Se lei ha dei problemi con le sue emozioni ce li dettagli e saremo lieti di aiutarla.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
[#2]
Utente
Gentile dottoressa
con la sua risposta mi mette un pochino di difficoltà. Il mio problema comunque si evince da quanto scritto sopra. Se però la mia richiesta non va bene ho bisogno di tempo per eventualmente formularla in modo più accettato da voi che la ricevete. Al momento avrei delle difficoltà a fare un discorso su di me che sia non troppo lungo per voi e davvero preciso per me. La domanda posta non voleva essere una prova d'esame, se è stata intesa un po' così mi scuso dispiaciuto. Al momento per farla breve non capisco perché venga erotizzato il dolore. Dal punto di vista biologico lo capisco ma da quello psicologico un po' meno. È difficile da spiegare. Non so se riuscite a dire qualcosa da quello che ho scritto. Invece ho una seconda domanda molto più breve e chiara. Una persona sadica (sessualmente parlando) può diventare masochista? Detta così sembra una richiesta infantile che non tiene conto delle sfumature di mezzo ma l'ho posta così in modo molto semplice e breve per non appesantirvi la lettura in discorsi lunghi. Non è una questione generica perché anche qui mi riguarda. Preferirei una ragazza/donna dolce e ho trovato ... diciamo l'opposto. Ma se l'ho messa nel messaggio precedente in termini generici sappiate che la mia intenzione era di semplificare i concetti e non di essere maleducato a mo' di sottoporvi ad esame universitario sul tema. Grazie per la gentilezza di avere risposto
con la sua risposta mi mette un pochino di difficoltà. Il mio problema comunque si evince da quanto scritto sopra. Se però la mia richiesta non va bene ho bisogno di tempo per eventualmente formularla in modo più accettato da voi che la ricevete. Al momento avrei delle difficoltà a fare un discorso su di me che sia non troppo lungo per voi e davvero preciso per me. La domanda posta non voleva essere una prova d'esame, se è stata intesa un po' così mi scuso dispiaciuto. Al momento per farla breve non capisco perché venga erotizzato il dolore. Dal punto di vista biologico lo capisco ma da quello psicologico un po' meno. È difficile da spiegare. Non so se riuscite a dire qualcosa da quello che ho scritto. Invece ho una seconda domanda molto più breve e chiara. Una persona sadica (sessualmente parlando) può diventare masochista? Detta così sembra una richiesta infantile che non tiene conto delle sfumature di mezzo ma l'ho posta così in modo molto semplice e breve per non appesantirvi la lettura in discorsi lunghi. Non è una questione generica perché anche qui mi riguarda. Preferirei una ragazza/donna dolce e ho trovato ... diciamo l'opposto. Ma se l'ho messa nel messaggio precedente in termini generici sappiate che la mia intenzione era di semplificare i concetti e non di essere maleducato a mo' di sottoporvi ad esame universitario sul tema. Grazie per la gentilezza di avere risposto
[#3]
Gentile utente,
vedo che non ha compreso la mia risposta.
Nell'interesse anche degli altri che ci leggono, ricordo che questo non è un blog di informazioni generiche ma di consulenze su specifici problemi medici e/o psicologici riguardanti la persona stessa che ci scrive.
Prima di porre la domanda è utile consultare in alto, con la funzione "ricerca sintomo o malattia", le risposte o gli articoli già presenti sull'argomento su cui si desidera un parere.
E' indispensabile leggere le LINEE GUIDA, in basso nella pagina nella zona blu, per non incorrere nell'errore di rivolgerci domande generiche o relative a terze persone.
Nell'interesse del giovane utente che scrive riporto il link:
https://www.medicitalia.it/consulti/linee-guida-consulto-online/
Buona lettura; prego.
vedo che non ha compreso la mia risposta.
Nell'interesse anche degli altri che ci leggono, ricordo che questo non è un blog di informazioni generiche ma di consulenze su specifici problemi medici e/o psicologici riguardanti la persona stessa che ci scrive.
Prima di porre la domanda è utile consultare in alto, con la funzione "ricerca sintomo o malattia", le risposte o gli articoli già presenti sull'argomento su cui si desidera un parere.
E' indispensabile leggere le LINEE GUIDA, in basso nella pagina nella zona blu, per non incorrere nell'errore di rivolgerci domande generiche o relative a terze persone.
Nell'interesse del giovane utente che scrive riporto il link:
https://www.medicitalia.it/consulti/linee-guida-consulto-online/
Buona lettura; prego.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 883 visite dal 28/11/2021.
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