Individualista o sociopatica?
Buonasera, sono una ragazza di quasi 27 anni e sto scoprendo lati di me stessa sui quali chi mi sta intorno mi da un po' da pensare.
Sono figlia di una donna che purtroppo è stata malata da che ne ho memoria, si è sempre presa cura di me con immenso amore, amore che tranne da piccolissima sento di non essere riuscita a dimostrarle e forse a ricambiare, quando la malattia si è aggravata la paura di perderla mi ha completamente anestetizzato i sentimenti fino a non farmi sentire quasi più nulla, verso tutti.
Ora mia madre non c'è più ed io dopo la sua morte sono diventata egoista, individualista e mi pesa qualsiasi gesto verso gli altri.
Ho vissuto tutta la vita con la paura che potesse capitare qualcosa, ho messo sempre me stessa per seconda e ora sento che l'amore per me stessa non deve essere messo mai più al secondo posto, non ho più la forza per questo.
Ma veniamo a oggi, mi sono resa conto di fregarmene veramente poco delle altre persone, ho degli amici ma per me sono amici in modo relativo, sento che loro a me ci tengono e io ci passo qualche volta del tempo insieme (se non stanno ai miei orari già mi passa la voglia di vederli) ma comunque di loro alla fine poco mi interessa.
Sono fidanzata da 5 anni, e sto molto bene con il mio ragazzo ma odio essere scomodata, se devo fargli un favore mi pesa tantissimo, non amo esserci per gli altri.
Ho un padre che tollero a pena, so che lui mi ama ma mi dà fastidio quando cerca di prendersi cura di me, voglio semplicemente essere lasciata in pace, non avere responsabilità verso gli altri e impicci, come se non facessi parte di questa società, che vedo finta, costruita e penso che nessuno faccia veramente del bene per il piacere di farlo.
Per gli animali ho tantissima empatia, li amo e mi piace prendermene cura.
Il problema sono gli umani.
Cosa sta succedendo?
A me vado bene così ma sembra che gli altri mi vedano in difetto, forse perché non sono una lecchina che fa gesti finti per essere lodata?
In passato sono stata in terapia per doc, ora mi ritengo guarita.
Cosa ne pensate?
Grazie
Sono figlia di una donna che purtroppo è stata malata da che ne ho memoria, si è sempre presa cura di me con immenso amore, amore che tranne da piccolissima sento di non essere riuscita a dimostrarle e forse a ricambiare, quando la malattia si è aggravata la paura di perderla mi ha completamente anestetizzato i sentimenti fino a non farmi sentire quasi più nulla, verso tutti.
Ora mia madre non c'è più ed io dopo la sua morte sono diventata egoista, individualista e mi pesa qualsiasi gesto verso gli altri.
Ho vissuto tutta la vita con la paura che potesse capitare qualcosa, ho messo sempre me stessa per seconda e ora sento che l'amore per me stessa non deve essere messo mai più al secondo posto, non ho più la forza per questo.
Ma veniamo a oggi, mi sono resa conto di fregarmene veramente poco delle altre persone, ho degli amici ma per me sono amici in modo relativo, sento che loro a me ci tengono e io ci passo qualche volta del tempo insieme (se non stanno ai miei orari già mi passa la voglia di vederli) ma comunque di loro alla fine poco mi interessa.
Sono fidanzata da 5 anni, e sto molto bene con il mio ragazzo ma odio essere scomodata, se devo fargli un favore mi pesa tantissimo, non amo esserci per gli altri.
Ho un padre che tollero a pena, so che lui mi ama ma mi dà fastidio quando cerca di prendersi cura di me, voglio semplicemente essere lasciata in pace, non avere responsabilità verso gli altri e impicci, come se non facessi parte di questa società, che vedo finta, costruita e penso che nessuno faccia veramente del bene per il piacere di farlo.
Per gli animali ho tantissima empatia, li amo e mi piace prendermene cura.
Il problema sono gli umani.
Cosa sta succedendo?
A me vado bene così ma sembra che gli altri mi vedano in difetto, forse perché non sono una lecchina che fa gesti finti per essere lodata?
In passato sono stata in terapia per doc, ora mi ritengo guarita.
Cosa ne pensate?
Grazie
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Dr. Salvatore Di Costanzo
Psicologo
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Gentile,
Da quanto lei scrive non mi sembra proprio una sociopatica, credo solo che la sua vita l'abbia messa a dura prova in certe occasioni e questo ha fatto in modo che lei iniziasse a essere fortemente individualista, a contare molto su di sé. Se da un lato questa le crea problemi forse è il caso di chiedere un consulto specifico, per approfondire il senso di questa sua difficoltà nel incontrare l'altro.
Resto a sua disposizione
Da quanto lei scrive non mi sembra proprio una sociopatica, credo solo che la sua vita l'abbia messa a dura prova in certe occasioni e questo ha fatto in modo che lei iniziasse a essere fortemente individualista, a contare molto su di sé. Se da un lato questa le crea problemi forse è il caso di chiedere un consulto specifico, per approfondire il senso di questa sua difficoltà nel incontrare l'altro.
Resto a sua disposizione
Dr. Salvatore Dicostanzo
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.1k visite dal 27/11/2021.
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