Quesito sociale

Buonasera, sono padre di una bimba di 3 anni che frequenta regolarmente l'asilo.
Nella sua stessa classe ci sono due bimbe gemelle...Queste due bimbe, sin da subito, hanno manifestato nei miei confronti un eccessivo entusiasmo ovvero una eccessiva simpatia che in termini concreti si è tradotta in sorridermi insistentemente, avvicinarsi ed addirittura abbracciarmi, stringendosi attorno alla mia gamba... tutto questo ha generato come ultima conseguenza un completo e totale cambiamento di comportamento della madre e verosimilmente ben presto anche del padre (meno presente di quest'ultima) nei miei confronti... In altre parole, da che si chiacchierava amabilmente... adesso neanche mi guarda più...!!
Sicuramente le attenzioni delle bimbe mi hanno messo un po' in imbarazzo (perché effettivamente sono uno sconosciuto e perché la madre non ha nascosto il suo disappunto) e senz'altro capisco anche il risentimento della madre che vede le sue figlie provare più emozioni per me che per se stessa o il marito ma io...
che colpa ne ho??

Posso dunque fare qualcosa per risolvere questa questione decisamente antipatica che si è venuta a creare?

Mi secca tanto che una situazione di leggerezza si sia trasformata di tensione... Anche perché mia figlia gioca molto con queste 2 bimbe ed inoltre nel gruppo degli adulti ci sono chiaramente pure altre persone che invece mi salutano... tutto ciò rende ancora più penoso e pesante da gestire il problema...
Francamente non so neanche come comportarmi con queste 2 Bimbe che attualmente sto cercando di ignorare con il "drammatico" aiuto della madre che cerca "disperatamente" di non farle stare dove ci sono io...
Grazie
Cordiali Saluti
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.4k 193
Gentile utente,
o qualcosa è sfuggito alla sua attenzione , o il suo racconto manca di qualche passaggio.
Se così non fosse, lei si trova nella condizione di dover tutelare con fermezza la sua immagine.
Da quel che ho capito, due bambine di tre anni, nell'asilo frequentato da sua figlia, le hanno manifestato simpatia con sorrisi e abbracci, ossia con l'ingenua ricerca di contatti anche fisici tipica di quell'età.
Presumo che lei abbia risposto col sorriso e con carezze sulle testine - lo stesso atteggiamento che si aspetterebbe da un estraneo al quale sua figlia mostrasse simpatia. Spingerle via sgarbatamente e fulminarle con lo sguardo sarebbe stato assurdo.
In pratica -è sempre la mia ipotesi- lei ha risposto all'entusiasmo delle due con l'indulgente tenerezza che si mostra usualmente ai piccolini, certo minore di quella riservata a sua figlia, che forse prende in braccio e bacia sulle guance quando va a prenderla all'asilo.
Da questo entusiasmo delle due bambine sarebbe scaturita l'ostilità dei genitori, fino alla marcata scortesia di toglierle il saluto e al "drammatico" tentativo della madre di allontanarle "disperatamente" da lei?
E lei cerca di giustificare il comportamento di questi genitori con parole più adatte a descrivere la gelosia di un bambino: "capisco anche il risentimento della madre che vede le sue figlie provare più emozioni per me che per se stessa o il marito ma io... che colpa ne ho??"
Appunto. Se ci avesse scritto che sua figlia strilla, piange, batte i piedi e tira i capelli alle due piccole "rivali", avrei capito, pur considerando questo comportamento poco equilibrato.
Ma due adulti, a che gioco stanno giocando? Non si accorgono di far credere a tutti gli altri genitori e agli insegnanti che lei è un pericolo per i bambini, che ha fatto o tentato qualcosa di riprovevole?
Se lei è perfettamente sicuro che il suo modo di accogliere sorrisi e abbracci delle due piccole non può aver dato adito a nessuna interpretazione negativa, direi che deve parlare di questo atteggiamento dei genitori alla psicologa della scuola, alle insegnanti o alla direttrice, meglio se assieme a sua moglie.
Si può ledere la reputazione di qualcuno anche mostrando di averne paura e allontanandolo, perciò questi comportamenti vanno rintuzzati con fermezza.
Valuti bene, e se lo desidera ci tenga al corrente.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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Utente
Utente
Buonasera ed innanzitutto grazie per la sua cortese risposta...
Le sue ipotesi relative ai miei comportamenti sono corrette... Tutte.
Effettivamente non è che avrei potuto dimostrare ostilità ad una bambina che mi sorrideva... La madre sarà gelosa della figlia ed umanamente la capisco pure (non la giustifico) perché anche a me darebbe fastidio se mia figlia abbracciasse uno che manco conosce e che tutto sommato non conosco neanche io, aldilà di un mero rapporto formale scaturito fra 2 persone che hanno i figli nella stessa classe...
Per il resto questa donna non mi ha mai detto nulla espressamente... Semplicemente io vedo che cerca di evitarmi e dunque se io andassi a parlare con i referenti scolastici, oltre a farlo diventare "un caso di stato" potrebbe tranquillamente negare e persino (perché no??) denunciarmi per diffamazione...
Per il momento è la madre che fa così... Io ho ipotizzato che prima o poi si aggiungerà anche il padre ma ovviamente non è assolutamente detto...
Ammetto che le sue considerazioni mi mettano un po' di ansia perché adesso ci mancherebbe pure di essere preso per chi non sono....
Tuttavia, vorrei trovare una soluzione più morigerata se è possibile...
Sennò semplicemente continuerò ad ignorarla... Solo che è bruttino ritrovarsi in un luogo comune (parco) e vedere questa persona che fa così.... Ho anche pensato di iniziare a parlarle come se niente fosse (anche perché effettivamente niente è) ma visto che anche io ho i miei limiti mi viene più "facile" ignorarla...
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.4k 193
Gentile utente,
sono lieta di vedere che mette in pratica il mio suggerimento dell'ultima riga: valuti bene.
In effetti nulla sappiamo delle motivazioni degli altri, e la sua idea di parlare serenamente alla signora mi sembra buona, purché lei ne osservi con attenzione, cautela e senza pregiudizi la reazione.
Tendiamo ad attribuire agli altri sentimenti e idee nostri: "La madre sarà gelosa della figlia ed umanamente la capisco pure (non la giustifico) perché anche a me darebbe fastidio se mia figlia abbracciasse uno che manco conosce e che tutto sommato non conosco neanche io".
A me, per esempio, non darebbe nessun fastidio; non siamo tutti uguali.
Altra cosa vera a metà mi sembra: "se io andassi a parlare con i referenti scolastici, oltre a farlo diventare "un caso di stato" potrebbe tranquillamente negare e persino (perché no??) denunciarmi per diffamazione..."
Denunciarla, perché lei avverte un malumore inesplicabile che nuoce alla serena amicizia di tre piccoline, certamente no. Inoltre a scuola c'è una psicologa, tenuta al segreto professionale. Tuttavia continuo ad apprezzare la sua riflessiva cautela.
Ha parlato a sua moglie di queste sue impressioni? Se non lo ha fatto, si chieda il perché.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

[#4]
Utente
Utente
Buonasera, conosco abbastanza bene da paziente (ho fatto terapia per circa 15 anni) il meccanismo proiettivo e ne sono spesso vittima :-) ma del resto... Chi non ne è vittima??
Mia moglie, dopo averla invitata ad osservare l'atteggiamento di questa donna, mi ha riferito che a lei è sembrata non ostile ma bensì a disagio nei miei confronti... A disagio perché penserebbe che a me possa dar fastidio che queste bimbe si comportino con me come se io fossi il padre e non un perfetto sconosciuto...
Ma obbiettivamente anche mia moglie potrebbe beatamente proiettare!
Senza poi considerare il fatto che avevo dimenticato di dire che in una circostanza la madre, mentre la figlia mi abbracciava o comunque mi stava vicino, le diceva: vieni qui... Sono io tua madre!
Con tono pacato ma deciso...
Forse anche per questo (e non solo per motivi proiettivi) potrei aver sposato la tesi della gelosia...
Ad ogni modo, mi piacerebbe parlarle ma non nascondo un certo disagio, perché purtroppo per miei limiti, faccio davvero fatica a confrontarmi con chi mi appare ostile perché tendo subito a farne una questione personale...