Situazione famigliare grave, madre che vuole suicidarsi?
Salve.
Scrivo qui perché ormai non ho più nessun'altra possibilità per sfogarmi.
La mia età la sapete, è possibile vederla nei dati utente.
Il problema è molto grave.
Mia madre è sempre stata senza pazienza, è una persona che grida anche quando le parli normalmente, e si sente sempre vittima di tutto.
Ad esempio se qualcuno dovesse dire qualcosa che non la riguarda in ALCUN modo, lei comunque si sentirebbe presa in causa e aggredirebbe la persona.
Diciamo che in famiglia, sin da quando ho ricordi, mia madre ha sempre avuto problemi con mio fratello maggiore, il quale era un po' "ribelle", es.
Tornava mezz'ora dopo il coprifuoco imposto da mamma, o usciva a giocare vicino casa senza chiedere.
Questo è solo un esempio, ma in generale è sempre stata così, ha sempre ingigantito tutto ed è sempre stata molto aggressiva, infatti sbraita, si dà schiaffi e botte da sola e grida di volersi suicidare.
Per la situazione ingestibile, mio fratello ha deciso di trasferirsi dopo aver raggiunto la maggiore età.
Premetto che non abbiamo problemi economici, entrambi i miei genitori lavorano, stiamo bene e non ci sono gravi problemi di salute o altro.
Ciò che mi ha portato al consulto è il fatto che lei oggi, abbia iniziato a sbraitarmi contro dicendo che era stanca di fare servizi in casa e che vorrebbe uscire ecc.
Al che io le ho consigliato di farsi seguire da uno psicologo in modo da potersi sfogare.
E lei inizia a gridare, si tira i capelli, grida di non toccarla o consolarla, si lancia a terra e inizia a sbattersi e a dire che vuole suicidarsi e che noi figli siamo la causa di questo (io studio, aiuto in tutta la casa faccio tutte le faccende anche pesanti, e rispetto tutte le regole e quindi mi sento frustrata per questo).
Dice che si andrà a suicidare e che non ha bisogno di uno psicologo perché lì ci vanno i "pazzi". Inoltre ci insulta sempre, ad esempio mi ha sempre chiamata "pu***na, tr***" ecc, perché il sabato sera esco fino alle 23. 30, e mi metto una gonna o un vestito (non vado a ballare perché non vuole, quindi esco solo in giro con amici) .
Non è la prima volta che fa questo, ogni giorno gira dicendo che nessuno le vuole bene, che vogliono tutti che lei muoia ecc.
Nonostante io le sia sempre accanto, la consoli, le doni affetto, e così anche mio fratello piccolino e mio padre, il quale cerca sempre di calmarla.
Ora io non ho la possibilità economica di andare a vivere da sola, altrimenti lo farei il prima possibile, perché questa situazione sta diventando pesante per me, in quanto io devo gestire studio, servizi e anche cucinare per tutti perché lei non lo fa.
Cosa posso fare?
Mi scuso per lo sfogo e la lunghezza del testo, ma come si potrebbe curare una persona così?
Scrivo qui perché ormai non ho più nessun'altra possibilità per sfogarmi.
La mia età la sapete, è possibile vederla nei dati utente.
Il problema è molto grave.
Mia madre è sempre stata senza pazienza, è una persona che grida anche quando le parli normalmente, e si sente sempre vittima di tutto.
Ad esempio se qualcuno dovesse dire qualcosa che non la riguarda in ALCUN modo, lei comunque si sentirebbe presa in causa e aggredirebbe la persona.
Diciamo che in famiglia, sin da quando ho ricordi, mia madre ha sempre avuto problemi con mio fratello maggiore, il quale era un po' "ribelle", es.
Tornava mezz'ora dopo il coprifuoco imposto da mamma, o usciva a giocare vicino casa senza chiedere.
Questo è solo un esempio, ma in generale è sempre stata così, ha sempre ingigantito tutto ed è sempre stata molto aggressiva, infatti sbraita, si dà schiaffi e botte da sola e grida di volersi suicidare.
Per la situazione ingestibile, mio fratello ha deciso di trasferirsi dopo aver raggiunto la maggiore età.
Premetto che non abbiamo problemi economici, entrambi i miei genitori lavorano, stiamo bene e non ci sono gravi problemi di salute o altro.
Ciò che mi ha portato al consulto è il fatto che lei oggi, abbia iniziato a sbraitarmi contro dicendo che era stanca di fare servizi in casa e che vorrebbe uscire ecc.
Al che io le ho consigliato di farsi seguire da uno psicologo in modo da potersi sfogare.
E lei inizia a gridare, si tira i capelli, grida di non toccarla o consolarla, si lancia a terra e inizia a sbattersi e a dire che vuole suicidarsi e che noi figli siamo la causa di questo (io studio, aiuto in tutta la casa faccio tutte le faccende anche pesanti, e rispetto tutte le regole e quindi mi sento frustrata per questo).
Dice che si andrà a suicidare e che non ha bisogno di uno psicologo perché lì ci vanno i "pazzi". Inoltre ci insulta sempre, ad esempio mi ha sempre chiamata "pu***na, tr***" ecc, perché il sabato sera esco fino alle 23. 30, e mi metto una gonna o un vestito (non vado a ballare perché non vuole, quindi esco solo in giro con amici) .
Non è la prima volta che fa questo, ogni giorno gira dicendo che nessuno le vuole bene, che vogliono tutti che lei muoia ecc.
Nonostante io le sia sempre accanto, la consoli, le doni affetto, e così anche mio fratello piccolino e mio padre, il quale cerca sempre di calmarla.
Ora io non ho la possibilità economica di andare a vivere da sola, altrimenti lo farei il prima possibile, perché questa situazione sta diventando pesante per me, in quanto io devo gestire studio, servizi e anche cucinare per tutti perché lei non lo fa.
Cosa posso fare?
Mi scuso per lo sfogo e la lunghezza del testo, ma come si potrebbe curare una persona così?
[#1]
Gentile utente,
la prima cosa sarebbe parlarne al medico di famiglia, per procedere cercando col suo aiuto uno psichiatra, meglio se del Servizio Sanitario Nazionale.
Se sua madre accettasse di curarsi, infatti, lo specialista d'elezione sarebbe lo psicoterapeuta (laureato in Psicologia o in Medicina). Dal momento però che non accetta di curarsi, e tuttavia manifesta propositi suicidi, si prende in considerazione un Trattamento Sanitario Obbligatorio.
Non lasciate passare troppo tempo prima di intervenire.
Auguri.
la prima cosa sarebbe parlarne al medico di famiglia, per procedere cercando col suo aiuto uno psichiatra, meglio se del Servizio Sanitario Nazionale.
Se sua madre accettasse di curarsi, infatti, lo specialista d'elezione sarebbe lo psicoterapeuta (laureato in Psicologia o in Medicina). Dal momento però che non accetta di curarsi, e tuttavia manifesta propositi suicidi, si prende in considerazione un Trattamento Sanitario Obbligatorio.
Non lasciate passare troppo tempo prima di intervenire.
Auguri.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
[#2]
Utente
Salve, innanzitutto la ringrazio per la risposta e la disponibilità.
Mia madre si era rivolta al suo medico, lamentando Forti dolori cervicali ecc, che portavano vertigini e quant'altro, e il suo medico le ha prescritto, in quella occasione, un farmaco per l'ansia, di cui prendeva 10 gocce la sera, e un farmaco antidolorifico e antinfiammatorio. Lei ha iniziato questa terapia, e l'ha interrotta qualche giorno fa dicendo ""non ho risultati, e mi fa venire solo sonno, poi io sono normale, quindi è inutile"". (Dopo nemmeno 15 giorni dalla terapia).
Oltre a questo, non vuole fare più nulla. Dice che lei non è pazza e quindi non vuole nessun supporto. Ma come ho spiegato prima, in realtà il supporto servirebbe. Purtroppo nella mia famiglia, anche papà (che è un uomo d'oro che non ci fa mancare assolutamente nulla, e che ci tratta MOLTO meglio) e i famigliari, hanno la mentalità un po' chiusa su questo, infatti dicono che non ha bisogno di uno psicologo e che lì ci vanno i matti, lei è solo ""stressata"" e che non si suiciderebbe mai e che lo dice per scherzare (a me però, sembra una situazione molto seria e da non sottovalutare, visto che fa del male anche a se stessa prendendosi a botte da sola e buttandosi a terra e gridando) . E continuano a farmi sentire in colpa dicendo che la colpa è la nostra, di noi figli, perché usciamo con gli amici ecc. Mentre alla loro età si stava sempre in casa con i genitori, e quindi per questo la causa dei problemi di mia madre siamo noi...
Inutile dire che questo sentimento di colpa, sentirmi causa e soprattutto vittima di questa situazione, mi demoralizzata molto, e mi ha creato molti problemi di ansia e attacchi di panico... A tal punto da pensare di voler andare via, ma essendo studente non ho la possibilità economica.
Mi scusi se mi sono dilungata, per altro senza una richiesta da parte sua. Ma avevo bisogno di un piccolo sfogo.
Ora come si fa? Cioè, se lei non vuole un supporto, e nessuno della mia famiglia si muove per aiutarla, cosa si può fare? Cosa potrei fare io?
Mia madre si era rivolta al suo medico, lamentando Forti dolori cervicali ecc, che portavano vertigini e quant'altro, e il suo medico le ha prescritto, in quella occasione, un farmaco per l'ansia, di cui prendeva 10 gocce la sera, e un farmaco antidolorifico e antinfiammatorio. Lei ha iniziato questa terapia, e l'ha interrotta qualche giorno fa dicendo ""non ho risultati, e mi fa venire solo sonno, poi io sono normale, quindi è inutile"". (Dopo nemmeno 15 giorni dalla terapia).
Oltre a questo, non vuole fare più nulla. Dice che lei non è pazza e quindi non vuole nessun supporto. Ma come ho spiegato prima, in realtà il supporto servirebbe. Purtroppo nella mia famiglia, anche papà (che è un uomo d'oro che non ci fa mancare assolutamente nulla, e che ci tratta MOLTO meglio) e i famigliari, hanno la mentalità un po' chiusa su questo, infatti dicono che non ha bisogno di uno psicologo e che lì ci vanno i matti, lei è solo ""stressata"" e che non si suiciderebbe mai e che lo dice per scherzare (a me però, sembra una situazione molto seria e da non sottovalutare, visto che fa del male anche a se stessa prendendosi a botte da sola e buttandosi a terra e gridando) . E continuano a farmi sentire in colpa dicendo che la colpa è la nostra, di noi figli, perché usciamo con gli amici ecc. Mentre alla loro età si stava sempre in casa con i genitori, e quindi per questo la causa dei problemi di mia madre siamo noi...
Inutile dire che questo sentimento di colpa, sentirmi causa e soprattutto vittima di questa situazione, mi demoralizzata molto, e mi ha creato molti problemi di ansia e attacchi di panico... A tal punto da pensare di voler andare via, ma essendo studente non ho la possibilità economica.
Mi scusi se mi sono dilungata, per altro senza una richiesta da parte sua. Ma avevo bisogno di un piccolo sfogo.
Ora come si fa? Cioè, se lei non vuole un supporto, e nessuno della mia famiglia si muove per aiutarla, cosa si può fare? Cosa potrei fare io?
[#3]
Gentile utente,
le ripeto di riferire al medico di sua madre tutto quello che ha detto qui.
Ignorare la condizione di stress di una persona è già grave; ignorare la sua espressa volontà di suicidarsi può configurarsi anche come responsabilità penale, e un medico non può sottovalutare questi segnali, per cui durante una delle crisi di sua madre potreste chiamare l'ambulanza e disporre senz'altro il ricovero forzato.
Lei parla di "mentalità un po' chiusa", ma quella dei suoi familiari sembra una cecità volontaria. Oltretutto immagino che sua madre sia sui cinquanta/sessant'anni: quando mai si stava chiusi in casa coi genitori quando era giovane, ossia 30/40 anni fa? Sembra plausibile che allo stress si associ un carattere autoritario, prepotente e vessatorio, ma queste sono cose che per il bene del paziente vengono corrette tramite la psicoterapia.
Provveda a sua madre nei termini che le ho detto, e anche a sé stessa. Ammalarvi tutti non mi sembra un modo di tutelare la famiglia.
Le faccio molti auguri.
le ripeto di riferire al medico di sua madre tutto quello che ha detto qui.
Ignorare la condizione di stress di una persona è già grave; ignorare la sua espressa volontà di suicidarsi può configurarsi anche come responsabilità penale, e un medico non può sottovalutare questi segnali, per cui durante una delle crisi di sua madre potreste chiamare l'ambulanza e disporre senz'altro il ricovero forzato.
Lei parla di "mentalità un po' chiusa", ma quella dei suoi familiari sembra una cecità volontaria. Oltretutto immagino che sua madre sia sui cinquanta/sessant'anni: quando mai si stava chiusi in casa coi genitori quando era giovane, ossia 30/40 anni fa? Sembra plausibile che allo stress si associ un carattere autoritario, prepotente e vessatorio, ma queste sono cose che per il bene del paziente vengono corrette tramite la psicoterapia.
Provveda a sua madre nei termini che le ho detto, e anche a sé stessa. Ammalarvi tutti non mi sembra un modo di tutelare la famiglia.
Le faccio molti auguri.
[#4]
Utente
La ringrazio davvero. Anch'io ho sempre pensato che questa "mentalità chiusa" sia una scusa per scappare dai problemi che realmente ci sono, penso che la mia famiglia abbia paura di affrontarli. Mia madre ha 40 anni...
Dal suo medico posso andarci io? Nonostante non sia il mio? A questo punto agirò da sola, dato che i famigliari ignorano il problema
Dal suo medico posso andarci io? Nonostante non sia il mio? A questo punto agirò da sola, dato che i famigliari ignorano il problema
[#5]
Gentile utente,
lei andrebbe dal medico per comunicare notizie, non per chiederne, per cui non c'è violazione di privacy, bensì tutela del malato.
Dice bene: "ho sempre pensato che questa "mentalità chiusa" sia una scusa per scappare dai problemi che realmente ci sono, penso che la mia famiglia abbia paura di affrontarli".
Paura, pigrizia, egoismo oppure errata valutazione del proprio tornaconto, rimane il fatto che permettere ad una donna -giovane, oltretutto- che ha delle responsabilità di madre di indulgere in questo comportamento, non è opportuno, per lei stessa e per il resto della famiglia.
Dica a suo padre di leggere questo nostro scambio e di intervenire, se vuole delucidazioni.
Lascio ancora aperto il consulto per dargliene la possibilità.
lei andrebbe dal medico per comunicare notizie, non per chiederne, per cui non c'è violazione di privacy, bensì tutela del malato.
Dice bene: "ho sempre pensato che questa "mentalità chiusa" sia una scusa per scappare dai problemi che realmente ci sono, penso che la mia famiglia abbia paura di affrontarli".
Paura, pigrizia, egoismo oppure errata valutazione del proprio tornaconto, rimane il fatto che permettere ad una donna -giovane, oltretutto- che ha delle responsabilità di madre di indulgere in questo comportamento, non è opportuno, per lei stessa e per il resto della famiglia.
Dica a suo padre di leggere questo nostro scambio e di intervenire, se vuole delucidazioni.
Lascio ancora aperto il consulto per dargliene la possibilità.
[#6]
Utente
Grazie davvero. Procederò da sola, se lo dicessi a mio padre sono sicura che si arrabbierebbe e continuerebbe a dire che non dovevo consultarmi con nessuno e che mia madre non si suiciderebbe mai, ma che è solo stanca e stressata e che la pazza sono io perché le consiglio lo psicologo.
Ma io a mia madre ci tengo, mi faccio forza, e dal suo medico ci vado io. Oggi frugando nei cassetti ho trovato il nome del suo medico, che io non ricordavo, e ci andrò assolutamente entro domani o al massimo dopodomani. La ringrazio davvero, in questo momento i vostri messaggi, e il nostro consulto, è stato utile e soprattutto mi sono sentita rassicurata e capita, dato che tutti i parenti mi fanno sentire in colpa e sbagliata per aver detto a mia madre "dovresti farti aiutare da uno specialista, perché non stai bene"..., La ringrazio davvero. Buona serata.
Ammiro chi fa questo lavoro, e ringrazio sempre davvero.
Ma io a mia madre ci tengo, mi faccio forza, e dal suo medico ci vado io. Oggi frugando nei cassetti ho trovato il nome del suo medico, che io non ricordavo, e ci andrò assolutamente entro domani o al massimo dopodomani. La ringrazio davvero, in questo momento i vostri messaggi, e il nostro consulto, è stato utile e soprattutto mi sono sentita rassicurata e capita, dato che tutti i parenti mi fanno sentire in colpa e sbagliata per aver detto a mia madre "dovresti farti aiutare da uno specialista, perché non stai bene"..., La ringrazio davvero. Buona serata.
Ammiro chi fa questo lavoro, e ringrazio sempre davvero.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 2.5k visite dal 21/11/2021.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.