Coppia: lui a disagio a conoscere e farsi conoscere dai miei
Buongiorno dottori, scrivo qui perché forse ho bisogno di aprire di più gli occhi, forse qualcosa mi sfugge.
Sto con il mio ragazzo da ormai 4 anni.
Per 2 anni la nostra relazione è stata a distanza, poi con il Covid ci siamo riuniti e ora da 2 anni viviamo praticamente insieme.
In 4 anni, la mia famiglia ha visto il mio ragazzo solo 4 volte.
Questo perché viviamo in regioni diverse, ma anche per un altro motivo: lui dice di sentirsi a disagio con la mia famiglia, perché sono molto diversi da lui.
I miei sono persone molto semplici, campagnoli, ma si impegnano molto per avvicinarsi al mondo del mio ragazzo quando lo vedono, lui invece è sempre minimale, distaccato, quasi timido.
Di suo invece è molto socievole ed estroverso e mi fa strano vederlo chiuso quando ci sono i miei affetti vicino: nelle poche volte che si sono visti c'era un'aria di profondo disagio.
Io però ho un legame molto forte con la mia famiglia e credo che sia importante che lui la conosca, anche per conoscere meglio me.
Lo stesso disagio si presente anche con i miei amici, motivo per cui ho rinunciato a farglieli conoscere meglio.
Dal mio canto, io ho un bellissimo rapporto con la sua famiglia e con i suoi amici ci esco volentieri.
Ho cercato di spiegargli che è normale essere a disagio le prime volte (lo ero anch'io, a conoscere il suo mondo, all'inizio), ma che dovremmo affrontare la cosa insieme.
Da persona aperta e abituata a unire amore, amici e famiglia, ora mi ritrovo a vivere praticamente due vite separate: una in cui sono figlia, sorella e amica (in un posto) e una in cui sono fidanzata e amica dei suoi amici (in un altro).
La cosa mi crea un grande sconforto.
Io ci provo a comprendere il suo disagio, ci provo a capire i suoi limiti.
Dal canto suo, non ha un bel rapporto con la sua famiglia e forse è a disagio con la mia per questo, ma è solo una mia supposizione.
In una coppia però credo sia importante anche affrontare insieme queste cose.
Lui invece è arrivato a dirmi che piuttosto di affrontare questo disagio preferisce non frequentarmi più.
E non perché non sia innamorato di me, ma perché ha un blocco che forse è troppo grande per lui.
Solo che io non so come aiutarlo: lo amo moltissimo, abbiamo superato tantissime cose insieme, parliamo e discutiamo molto per risolvere le cose quando non vanno, ma questa sembra insormontabile.
L'unica cosa che posso fare per andargli incontro è evitare di fargli incontrare una parte della mia vita, i miei affetti.
Ma questo mi provoca un dolore enorme.
Ho bisogno di un vostro consiglio: forse c'è qualcosa che non sto considerando, qualcosa che potrei fare e che non faccio, una domanda che non mi sto ponendo.
Non lo so...
Vi ringrazio già da ora per il supporto.
Sto con il mio ragazzo da ormai 4 anni.
Per 2 anni la nostra relazione è stata a distanza, poi con il Covid ci siamo riuniti e ora da 2 anni viviamo praticamente insieme.
In 4 anni, la mia famiglia ha visto il mio ragazzo solo 4 volte.
Questo perché viviamo in regioni diverse, ma anche per un altro motivo: lui dice di sentirsi a disagio con la mia famiglia, perché sono molto diversi da lui.
I miei sono persone molto semplici, campagnoli, ma si impegnano molto per avvicinarsi al mondo del mio ragazzo quando lo vedono, lui invece è sempre minimale, distaccato, quasi timido.
Di suo invece è molto socievole ed estroverso e mi fa strano vederlo chiuso quando ci sono i miei affetti vicino: nelle poche volte che si sono visti c'era un'aria di profondo disagio.
Io però ho un legame molto forte con la mia famiglia e credo che sia importante che lui la conosca, anche per conoscere meglio me.
Lo stesso disagio si presente anche con i miei amici, motivo per cui ho rinunciato a farglieli conoscere meglio.
Dal mio canto, io ho un bellissimo rapporto con la sua famiglia e con i suoi amici ci esco volentieri.
Ho cercato di spiegargli che è normale essere a disagio le prime volte (lo ero anch'io, a conoscere il suo mondo, all'inizio), ma che dovremmo affrontare la cosa insieme.
Da persona aperta e abituata a unire amore, amici e famiglia, ora mi ritrovo a vivere praticamente due vite separate: una in cui sono figlia, sorella e amica (in un posto) e una in cui sono fidanzata e amica dei suoi amici (in un altro).
La cosa mi crea un grande sconforto.
Io ci provo a comprendere il suo disagio, ci provo a capire i suoi limiti.
Dal canto suo, non ha un bel rapporto con la sua famiglia e forse è a disagio con la mia per questo, ma è solo una mia supposizione.
In una coppia però credo sia importante anche affrontare insieme queste cose.
Lui invece è arrivato a dirmi che piuttosto di affrontare questo disagio preferisce non frequentarmi più.
E non perché non sia innamorato di me, ma perché ha un blocco che forse è troppo grande per lui.
Solo che io non so come aiutarlo: lo amo moltissimo, abbiamo superato tantissime cose insieme, parliamo e discutiamo molto per risolvere le cose quando non vanno, ma questa sembra insormontabile.
L'unica cosa che posso fare per andargli incontro è evitare di fargli incontrare una parte della mia vita, i miei affetti.
Ma questo mi provoca un dolore enorme.
Ho bisogno di un vostro consiglio: forse c'è qualcosa che non sto considerando, qualcosa che potrei fare e che non faccio, una domanda che non mi sto ponendo.
Non lo so...
Vi ringrazio già da ora per il supporto.
[#1]
La soluzione di evitare non è mai cosa gradita, non giova a nessuno, se non mantenere il problema in essere. La sua famiglia, amici fanno parte della sua vita e di conseguenza anche del suo partner. Le consiglio di approfondire la questione del non frequentarla piuttosto che affrontare il suo disagio.
In una coppia i bisogni di ciascun partner devono avere ugual valore e devono essere rispettati da entrambi, non ci deve essere uno sproporzionamento, perché così facendo la coppia può subire un declino.
In una coppia i bisogni di ciascun partner devono avere ugual valore e devono essere rispettati da entrambi, non ci deve essere uno sproporzionamento, perché così facendo la coppia può subire un declino.
Dr.ssa Nicoletta Brisacani
Psicologa - Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale - Psicologa EMDR - Esperta in Psicodiagnosi e valutazioni Psicologic
[#2]
Utente
Gentile dott.ssa,
le rispondo in ritardo, ma ho voluto riflettere bene su cosa scrivere.
Approfondendo la sua affermazione, siamo arrivati a questo: lui non vuole affrontare questo disagio. Punto.
Ho motivo di credere che alla base di tutto ci sia una grande insicurezza da parte sua che lo mette in questa condizione di disagio.
So bene che evitare non è mai una buona soluzione, ma vivere ogni volta quei momenti di imbarazzo e silenzio e, appunto, disagio tra i miei "due mondi" mi fa stare male e mi provoca continua ansia prima degli incontri tutti insieme e rabbia quando si svolge il tutto. Insomma, mi fa vivere male un momento che vorrei godermi col sorriso.
Non so davvero che fare..
Grazie per l'attenzione.
le rispondo in ritardo, ma ho voluto riflettere bene su cosa scrivere.
Approfondendo la sua affermazione, siamo arrivati a questo: lui non vuole affrontare questo disagio. Punto.
Ho motivo di credere che alla base di tutto ci sia una grande insicurezza da parte sua che lo mette in questa condizione di disagio.
So bene che evitare non è mai una buona soluzione, ma vivere ogni volta quei momenti di imbarazzo e silenzio e, appunto, disagio tra i miei "due mondi" mi fa stare male e mi provoca continua ansia prima degli incontri tutti insieme e rabbia quando si svolge il tutto. Insomma, mi fa vivere male un momento che vorrei godermi col sorriso.
Non so davvero che fare..
Grazie per l'attenzione.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.8k visite dal 21/11/2021.
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