Figlia unica, sposata e con una bambina ma soffro il distacco dai miei genitori...che fare?

Salve sono una ragazza di 26 anni sposata e con una bambina di quasi 9 mesi... Sono figlia unica di genitori separati ma con un ottimo rapporto tra di loro instaurato per il mio bene e sono attaccatissima a mia madre con la quale vivo quasi un rapporto simbiotico, Da 3 anni sto con quello che è diventato mio marito che conosco però da 11 anni perché era statl il mio primo fidanzatino ai tempi del liceo... Noi vivevamo a poco più di 40 km di distanza circa 40 minuti di auto, però era sempre lui a venire da me per stare insieme.
Circa un anno e mezzo fa' scopro di essere incinta inizialmente eravamo sorpresi ma abbiamo deciso subito di tenerla perché abbiamo sempre parlato di avere una famiglia insieme e ci legava un forte sentimento tant'è che dopo poco ci siamo anche sposati nonostante la madre ci ha ostacolati dicendo che non voleva che ci sposavamo ecc, infatti non è venuta nemmeno per la promessa e ha specificato che io non ero nulla nella loro famiglia e che l'eredità spettava solo ai suoi figli infatti ho deciso di fare anche la separazione dei beni senza litigare perché comprendo che lui ha solo la madre e la sorella visto che il padre 3 anni fa' è venuto a mancare... Io ovviamente non volevo separarmi da mia madre e seppur volevo andare a vivere da sola con lui, volevo restare nel mio paese visto che lui in quel momento era pure senza lavoro e siccome il mio paese era più grande e vicinissimo alla città c'era più possibilità di trovare dei lavori opportuni, lui all'inizio sembrava d'accordo poi ha iniziato a dire che non voleva starci e che dovevo trasferirmi io se no non se ne faceva niente... È iniziata una specie di guerra perché lui inizialmente voleva che andassi subito a vivere con lui e la madre, io invece non me la sentivo sia per come si era dimostrata la madre e sia perché volevo mia madre vicina durante la gravidanza quindi sono rimasta a casa e lui a volte per questa mia decisione non veniva nemmeno nei fine settimana facendomi soffrire, lui ha trovato un lavoro nel suo paese e ha iniziato ad aggiustare una casa che era di sua nonna.

La bambina è nata e ho continuato a stare a casa mia avendo tutto l'aiuto del mondo da parte dei miei genitori, che hanno aiutato anche con i mobili della casa che aveva ristrutturato, Un mese fa' la casa è finita del tutto e mi sono trasferita con la bambina, vedendo i miei genitori nei fine settimana in cui a volte vengono loro e a volte vado io e se resto un solo giorno in più mio marito si arrabbia... E in più lui si lamenta che da quando stiamo a casa nuova io non mi vede felice al 100%.

Solo che per me non è facile, in primis i miei genitori mi mancano molto, lui torna la sera e di solito passo le giornate da sola con la bimba in un paese che non è il mio, spesso mia cognata con il suo bimbo viene a farmi un po' compagnia mentre la madre quando viene è solo per litigare e non ho disponibilità di un auto per andare dai miei quando voglio, se lui mi lasciasse la sua poi lo rinfaccerebbe...
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Dr.ssa Alessandra Morosinotto Psicologo 36 3
Gentile utente, da quello che descrive sembra che ci siano confini confusi tra il vostro nucleo famigliare e quello delle vostre famiglie d'origine. Un matrimonio non è mai cosa semplice perché significa integrare abitudini diverse, gestire responsabilità e quotidianità. Inoltre, l'arrivo di un figlio porta inevitabilmente la necessità di ristabilire un equilibrio.
Tutto ciò deve avvenire nella tutela di voi come coppia e come famiglia.
Le consiglio una consulenza psicologica per capire cosa la frena nel "taglio del cordone" con la sua famiglia e che la ossa aiutare a ritrovare la serenità in questo periodo in cui si sente sola.
Un caro saluto

Dott.ssa Alessandra Morosinotto - Psicologa
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