Come dimenticare la mia ex moglie
Buonasera.
lo scorso mese di luglio mi sono lasciato dalla mia compagna dopo 10 anni di convivenza spesi con tanta gioia e qualche dissapore.
lei all improvviso ha decisione che non stiamo piu bene insieme e che vuole stare sola.
io l amo molto e penso a lei constantemente durante 24 ore anche quando dormo.
vorrei dimenticarla togliermi il tormento dalla testa.
come posso fare??
ci sono tecniche di psicologia specifiche?
rivolgermi ad uno psicologo mi aiuterebbe??
grazie antonello
lo scorso mese di luglio mi sono lasciato dalla mia compagna dopo 10 anni di convivenza spesi con tanta gioia e qualche dissapore.
lei all improvviso ha decisione che non stiamo piu bene insieme e che vuole stare sola.
io l amo molto e penso a lei constantemente durante 24 ore anche quando dormo.
vorrei dimenticarla togliermi il tormento dalla testa.
come posso fare??
ci sono tecniche di psicologia specifiche?
rivolgermi ad uno psicologo mi aiuterebbe??
grazie antonello
[#1]
Gentile utente,
per poterle rispondere occorrerebbe conoscere il genere di relazione che aveva con la donna di cui ci parla.
A quel che dice in questa email, si tratta di una compagna con la quale ha convissuto per dieci anni, però lei titola il suo quesito: "Come dimenticare la mia ex moglie?".
Dalle sue precedenti domande al nostro blog apprendiamo che una moglie esisteva veramente, almeno fino a pochi mesi fa, e si era ammalata. Con la moglie giuridica lei forse non conviveva, anche se nella email che ci ha inviato l'ha definita "la mia amatissima moglie"?
Infine, con la convivente un anno fa ebbe problemi di disfunzione erettile che cercò di superare praticando rapporti sessuali con "ragazze disponibili". Può essere la scoperta di questo fatto che ha allontanato la sua convivente?
Queste vicende vanno spiegate perché possiamo aiutarla; in caso contrario, ignorando la sua situazione sessual/sentimentale, non possiamo capire perché una compagna amata ha preferito allontanarsi da lei, e di conseguenza non sappiamo cosa lei può fare e dire a sé stesso per elaborare il distacco e vincere la sofferenza.
Ci scriva ancora e cercheremo di esserle utili.
per poterle rispondere occorrerebbe conoscere il genere di relazione che aveva con la donna di cui ci parla.
A quel che dice in questa email, si tratta di una compagna con la quale ha convissuto per dieci anni, però lei titola il suo quesito: "Come dimenticare la mia ex moglie?".
Dalle sue precedenti domande al nostro blog apprendiamo che una moglie esisteva veramente, almeno fino a pochi mesi fa, e si era ammalata. Con la moglie giuridica lei forse non conviveva, anche se nella email che ci ha inviato l'ha definita "la mia amatissima moglie"?
Infine, con la convivente un anno fa ebbe problemi di disfunzione erettile che cercò di superare praticando rapporti sessuali con "ragazze disponibili". Può essere la scoperta di questo fatto che ha allontanato la sua convivente?
Queste vicende vanno spiegate perché possiamo aiutarla; in caso contrario, ignorando la sua situazione sessual/sentimentale, non possiamo capire perché una compagna amata ha preferito allontanarsi da lei, e di conseguenza non sappiamo cosa lei può fare e dire a sé stesso per elaborare il distacco e vincere la sofferenza.
Ci scriva ancora e cercheremo di esserle utili.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
[#2]
Utente
Dottoressa, la ringrazio per la risposta.
quando parlo di moglie e di compagna parlo della stessa persone. noi non siamo sposati,ma a volte ci indicavamo come moglie e come marito in quanto di fatto la nostra era una unione identica a quella matrimoniale.
il problema di salute di mia moglie é in fase di soluzione si tratta di una forte irritazione del colon che sta curando con ottimi risultati.mentre le formazioni al fegato non sono nulla di preoccupante.
anche la mia disfunzione erettile é stata risolta semplicemente parlandone con la mia compagna. entrambi eravamo preoccupatissimi per i suoi problemi di salute e lei non era piu passionale come un tempo ed io notando questa cosa mi ero raffreddato, ma poi piano piano abbiamo iniziato a ristabilire i nostri rapporti sessuali.
riguardo la pornografia e le ragazze disponibili é stato un modo mio isterico di monitorare il problema che non aveva fatto altro che aggravare la cosa.
adesso il problema é diverso, la mia compagna dice che ci sono tantissime piccole incomprensioni fra noi che non riguarda la sfera sessuale ma la vita di tutti i giorni che l hanno portata a stancarsi di me e che vuole stare sola. alcune delle incomprensioni sono: il mio lavoro che mi porta a passare periodi di 1 mese in africa e poi un mese di vacanza a casa-il mio non digerire la costante presenza in casa dei suoi genitori-il fatto delego a lei la gestione di tutti gli impegni famigliari- il non poter fare vacanze in posti lontani a causa del mio lavoro-) sta di fatto che lei non vuole stare piu con me.
io l amo e tantissimo e non faccio che pensare a lei. essendo che lei rifiuta ogni mio approccio, (non risponde ai miei msg, non risponde al telefono,se mi incontra cambia strada ,non vuole piu vedermi) non mi resta che accettare lo stato di fatto e togliermela dalla testa. esiste una terapia o un metodo nella psicologia che possa aiutarmi a fare questo??
quando parlo di moglie e di compagna parlo della stessa persone. noi non siamo sposati,ma a volte ci indicavamo come moglie e come marito in quanto di fatto la nostra era una unione identica a quella matrimoniale.
il problema di salute di mia moglie é in fase di soluzione si tratta di una forte irritazione del colon che sta curando con ottimi risultati.mentre le formazioni al fegato non sono nulla di preoccupante.
anche la mia disfunzione erettile é stata risolta semplicemente parlandone con la mia compagna. entrambi eravamo preoccupatissimi per i suoi problemi di salute e lei non era piu passionale come un tempo ed io notando questa cosa mi ero raffreddato, ma poi piano piano abbiamo iniziato a ristabilire i nostri rapporti sessuali.
riguardo la pornografia e le ragazze disponibili é stato un modo mio isterico di monitorare il problema che non aveva fatto altro che aggravare la cosa.
adesso il problema é diverso, la mia compagna dice che ci sono tantissime piccole incomprensioni fra noi che non riguarda la sfera sessuale ma la vita di tutti i giorni che l hanno portata a stancarsi di me e che vuole stare sola. alcune delle incomprensioni sono: il mio lavoro che mi porta a passare periodi di 1 mese in africa e poi un mese di vacanza a casa-il mio non digerire la costante presenza in casa dei suoi genitori-il fatto delego a lei la gestione di tutti gli impegni famigliari- il non poter fare vacanze in posti lontani a causa del mio lavoro-) sta di fatto che lei non vuole stare piu con me.
io l amo e tantissimo e non faccio che pensare a lei. essendo che lei rifiuta ogni mio approccio, (non risponde ai miei msg, non risponde al telefono,se mi incontra cambia strada ,non vuole piu vedermi) non mi resta che accettare lo stato di fatto e togliermela dalla testa. esiste una terapia o un metodo nella psicologia che possa aiutarmi a fare questo??
[#3]
Gentile utente,
una volta chiariti i rapporti con la sua partner, e soprattutto accertati i motivi di disagio che si erano creati tra voi, è il momento di concedere a tutti e due quella tregua che la sua ex le ha chiesto.
Se lei continua a cercarla, a telefonarle, a inviarle messaggi, toglie la pace a tutti e due, e a sé stesso anche la dignità, che da un uomo ampiamente adulto è naturale attendersi.
Gli elementi di disaccordo che ci ha segnalato e inoltre il modo "isterico" di monitorare il deficit erettile -in pratica mediante tradimenti, virtuali o reali- avrebbero dovuto certamente essere discussi tra di voi, e avreste dovuto maturare entrambi l'intenzione di correre ai ripari.
La malattia della sua ex è una delle più tipiche malattie psicosomatiche, per cui immagino che anche i medici vi abbiano prospettato l'ipotesi che derivi dalla serie di urti che hanno accompagnato la vostra convivenza.
Ora è il momento di restare a riflettere in solitudine, riconoscere il buono di quello che c'è stato e prendere atto anche delle cecità e delle incomprensioni che spesso accompagnano le relazioni più intense. Se i due non maturano, e nel loro rapporto pretendono di trovare la telepatica adesione ai propri desideri che il lattante presuppone nella nutrice, la comprensione non sarà possibile.
Considerare conclusa una fase del rapporto ed elaborarne la fine, per quanto dolorosa -anche con l'aiuto di uno psicologo- non vuol dire tagliar fuori la speranza di potervi di nuovo incontrare in futuro. Ma proprio perché ciò non venga definitivamente precluso è necessario acquisire serenità e gestire con rispetto i sentimenti di tutti e due in questo momento delicato.
Provi a scrivere un diario, non parlando del desiderio isterico di riavere subito quello che non c'è più e che evidentemente presentava delle carenze, ma dei suoi ricordi belli e dei suoi progetti per il futuro.
Auguri.
una volta chiariti i rapporti con la sua partner, e soprattutto accertati i motivi di disagio che si erano creati tra voi, è il momento di concedere a tutti e due quella tregua che la sua ex le ha chiesto.
Se lei continua a cercarla, a telefonarle, a inviarle messaggi, toglie la pace a tutti e due, e a sé stesso anche la dignità, che da un uomo ampiamente adulto è naturale attendersi.
Gli elementi di disaccordo che ci ha segnalato e inoltre il modo "isterico" di monitorare il deficit erettile -in pratica mediante tradimenti, virtuali o reali- avrebbero dovuto certamente essere discussi tra di voi, e avreste dovuto maturare entrambi l'intenzione di correre ai ripari.
La malattia della sua ex è una delle più tipiche malattie psicosomatiche, per cui immagino che anche i medici vi abbiano prospettato l'ipotesi che derivi dalla serie di urti che hanno accompagnato la vostra convivenza.
Ora è il momento di restare a riflettere in solitudine, riconoscere il buono di quello che c'è stato e prendere atto anche delle cecità e delle incomprensioni che spesso accompagnano le relazioni più intense. Se i due non maturano, e nel loro rapporto pretendono di trovare la telepatica adesione ai propri desideri che il lattante presuppone nella nutrice, la comprensione non sarà possibile.
Considerare conclusa una fase del rapporto ed elaborarne la fine, per quanto dolorosa -anche con l'aiuto di uno psicologo- non vuol dire tagliar fuori la speranza di potervi di nuovo incontrare in futuro. Ma proprio perché ciò non venga definitivamente precluso è necessario acquisire serenità e gestire con rispetto i sentimenti di tutti e due in questo momento delicato.
Provi a scrivere un diario, non parlando del desiderio isterico di riavere subito quello che non c'è più e che evidentemente presentava delle carenze, ma dei suoi ricordi belli e dei suoi progetti per il futuro.
Auguri.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
[#4]
Utente
grazie dottoressa,
no io non la cerco piu e lei nemmeno é successo all inizio. ci siamo lasciati gli ultimi giorni di giugno. per le prime settimane di luglio ho cercato di avvicinarla, ma da circa il 20 luglio non so piu nulla di lei. ha anche cambiato citta si é trasferita a Bogliasco (Ge) a casa dei suoi genitori ,mentre io sono rimasto a Camogli e non l ho piú vista. anche perche durante il mio periodo di ferie sono stato richiamato dalla ditta di costruzioni di strade per la quale lavoro a tornare in africa ,costa d avorio dovuto a carenza di personale.
il deficit eretile praticamente non esisteva infatti ne abbiamo parlato come dice lei ed é sparito. era piu dovuto a preoccupazioni di entrambi. cosi come la malattia presunta di mia moglie che é dovuta ad una allergia al lattosio che ci era sconosciuta. adesso evitando latticini e assumendo farmaci sta bene.
saprebbe consigliarmi un suo collega nella zona di genova??
no io non la cerco piu e lei nemmeno é successo all inizio. ci siamo lasciati gli ultimi giorni di giugno. per le prime settimane di luglio ho cercato di avvicinarla, ma da circa il 20 luglio non so piu nulla di lei. ha anche cambiato citta si é trasferita a Bogliasco (Ge) a casa dei suoi genitori ,mentre io sono rimasto a Camogli e non l ho piú vista. anche perche durante il mio periodo di ferie sono stato richiamato dalla ditta di costruzioni di strade per la quale lavoro a tornare in africa ,costa d avorio dovuto a carenza di personale.
il deficit eretile praticamente non esisteva infatti ne abbiamo parlato come dice lei ed é sparito. era piu dovuto a preoccupazioni di entrambi. cosi come la malattia presunta di mia moglie che é dovuta ad una allergia al lattosio che ci era sconosciuta. adesso evitando latticini e assumendo farmaci sta bene.
saprebbe consigliarmi un suo collega nella zona di genova??
[#5]
Gentile utente,
anche qui su Medicitalia trova degli specialisti della sua regione, unisco il link. Abbia cura di sostituire agli asterischi il nome della sua regione, tutto minuscolo, da me omesso per privacy: https://www.medicitalia.it/specialisti/psicologia/***/
Su Internet può cercare "albo psicologi della ***", di nuovo scrivendo il nome della sua regione, poi filtrare per città, quartiere, specializzazione il curante che le occorre. Tenga conto che molti lavorano anche online.
Un altro metodo è cercare uno psicologo nel Servizio Sanitario Nazionale: ASL, Consultorio, Centro di Salute Mentale. Il medico di base può prescriverle fino a sei colloqui psicologici per volta da svolgersi in centri pubblici (ASL, ospedali, etc.); può naturalmente anche consigliarle un professionista privato di sua fiducia.
Abbia cura di scegliere dopo aver parlato almeno telefonicamente con tre o quattro specialisti e avere appurato onorario, regole del setting, orientamento metodologico degli stessi. Molti psicologi -lo vedrà anche dai loro siti internet- effettuano gratuitamente il primo colloquio.
In ogni caso si accerti sempre che si tratta di psicologi regolarmente iscritti all'albo; diffidi dei cosiddetti counselors, coach, maestri di vita e altri fantasiosi "curatori", che non hanno adeguata preparazione e peggio non danno al cliente la minima garanzia. Per farle capire, è come se lei si facesse operare di appendicite dal barbiere: se le va male, qualunque giudice darà torto a lei, non al barbiere.
Auguri; ci tenga al corrente.
anche qui su Medicitalia trova degli specialisti della sua regione, unisco il link. Abbia cura di sostituire agli asterischi il nome della sua regione, tutto minuscolo, da me omesso per privacy: https://www.medicitalia.it/specialisti/psicologia/***/
Su Internet può cercare "albo psicologi della ***", di nuovo scrivendo il nome della sua regione, poi filtrare per città, quartiere, specializzazione il curante che le occorre. Tenga conto che molti lavorano anche online.
Un altro metodo è cercare uno psicologo nel Servizio Sanitario Nazionale: ASL, Consultorio, Centro di Salute Mentale. Il medico di base può prescriverle fino a sei colloqui psicologici per volta da svolgersi in centri pubblici (ASL, ospedali, etc.); può naturalmente anche consigliarle un professionista privato di sua fiducia.
Abbia cura di scegliere dopo aver parlato almeno telefonicamente con tre o quattro specialisti e avere appurato onorario, regole del setting, orientamento metodologico degli stessi. Molti psicologi -lo vedrà anche dai loro siti internet- effettuano gratuitamente il primo colloquio.
In ogni caso si accerti sempre che si tratta di psicologi regolarmente iscritti all'albo; diffidi dei cosiddetti counselors, coach, maestri di vita e altri fantasiosi "curatori", che non hanno adeguata preparazione e peggio non danno al cliente la minima garanzia. Per farle capire, è come se lei si facesse operare di appendicite dal barbiere: se le va male, qualunque giudice darà torto a lei, non al barbiere.
Auguri; ci tenga al corrente.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
[#6]
Utente
Dottoressa,
la ringrazio infinitamente. attualmente sono in africa ad abijan e non potendo contattare uno specialista ,cercheró di seguire i suoi consigli. ho iniziato a pensare a cosa facevo di sbagliato in realta sul fatto che delegavo tutto a mia moglie e vero, avevamo insieme un negozio di suvenir sul quale avevo voluto investire io ,ma che con il mio lavoro non riuscivo a gestire e faceva tutto lei.....anche quando ero a casa ....avevo bisogno di riposare ....e lei poverina???
la ringrazio infinitamente. attualmente sono in africa ad abijan e non potendo contattare uno specialista ,cercheró di seguire i suoi consigli. ho iniziato a pensare a cosa facevo di sbagliato in realta sul fatto che delegavo tutto a mia moglie e vero, avevamo insieme un negozio di suvenir sul quale avevo voluto investire io ,ma che con il mio lavoro non riuscivo a gestire e faceva tutto lei.....anche quando ero a casa ....avevo bisogno di riposare ....e lei poverina???
[#7]
Caro utente,
è un tratto gentile il suo considerare le sue mancanze verso la sua amata compagna.
Cerchi di ricordare anche le cose belle che ha fatto per lei, e quelle che avete fatto insieme.
La tenerezza dei ricordi aiuta ad accettare, molto più che il rimuginare sugli errori.
Pensi con indulgenza a tutti e due voi.
è un tratto gentile il suo considerare le sue mancanze verso la sua amata compagna.
Cerchi di ricordare anche le cose belle che ha fatto per lei, e quelle che avete fatto insieme.
La tenerezza dei ricordi aiuta ad accettare, molto più che il rimuginare sugli errori.
Pensi con indulgenza a tutti e due voi.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
[#8]
Utente
dottorressa,
cose belle ne abbiamo fatte miliardi ...ogni istante vissuto con lei era bello. e solo al pensarci piango. penso quando facevamo l amore con tanta passione a quando bevevamo il caffe insieme la mattina, ai regali, il mare le gite in macchina e i lunghi viaggi. e quando mi veniva a prendere in aereoporto e scoppiavamo di gioia. a me piaceva tanto accarezzarla in inverno nel letto, e lei mi sorrideva e chiudeva gli occhi.
spesso cucinavo per lei e altrettanto spesso lei cucinava per me. io le compravo i fiori e lei era ridente e lei invece mi comprava le birre piu strane del mercato chi sa dove le trovava e tante tante altre piccole gigantesche cose
cose belle ne abbiamo fatte miliardi ...ogni istante vissuto con lei era bello. e solo al pensarci piango. penso quando facevamo l amore con tanta passione a quando bevevamo il caffe insieme la mattina, ai regali, il mare le gite in macchina e i lunghi viaggi. e quando mi veniva a prendere in aereoporto e scoppiavamo di gioia. a me piaceva tanto accarezzarla in inverno nel letto, e lei mi sorrideva e chiudeva gli occhi.
spesso cucinavo per lei e altrettanto spesso lei cucinava per me. io le compravo i fiori e lei era ridente e lei invece mi comprava le birre piu strane del mercato chi sa dove le trovava e tante tante altre piccole gigantesche cose
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 6.7k visite dal 14/11/2021.
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