Seri problemi di ipocondria verso i miei figli
Buona sera.
Ho 31 anni e 2 bambini, uno di 5 anni e uno di 20 mesi.
Quando rimasi incinta del primo bambino iniziai ad avere problemi perché non cresceva; fu una gravidanza a rischio e vissuta con ansia.
Fino all'anno del bimbo era tutto ok ma poi mi accorsi delle difficoltà motorie.
Le tappe le raggiungeva tardi.
Lo portai da un NPI.
Per la prima volta sentii:"dobbiamo escludere distrofie e/o problemi neurologici".
Caddi in un baratro, mai avrei pensato a malattie simili; non le conoscevo né pensavo cose così gravi.
Escluse la distrofia in base a vecchi esami.
Gli anni passavano ma lui era sempre indietro.
Un'altra volta iniziò a camminare in modo scoordinato e dovetti correre in ps.
Un'altra ancora cadde all'indietro a terra senza un motivo e tante altre cose; mi ha sempre dato molte preoccupazioni a livello di salute.
Ha fatto ecg, 2 o 3 eeg, test genetici, test psicodiagnostici, visite ortopediche; in 5 anni ha fatto valanghe di esami ed ho una cartella piena.
La logopedista mi disse di riportarlo dal NPI perche notava questo impaccio e a maggio si ripresentò il dilemma della distrofia perché per questa NPI senza CPK non si poteva escludere.
Ripiombai nello sconforto e paura.
Risultò ok e lo diagnosticarono come disprassico e ipotonico.
Nasce il secondo, ad aprile ebbe una convulsione e ad agosto, d'improvviso, non si alzava da terra e camminava male.
Il pediatra mi disse di correre in ps per fare il CPK.
Questa malattia che tornava di continuo.
Sono 5 anni che vivo nell'ossessione delle malattie gravissime, soprattutto dei tumori (leucemie, linfomi, tumori al cervello, tumori alle ossa ecc).
Ogni piccolo problema per me nasconde un tumore.
Se si grattano o un livido è una leucemia; gli tocco collo ascelle ed inguine per vedere se sento linfonodi e se li sento è un linfoma; guardo come camminano, se cadono o inciampano ho paura di un tumore al cervello.
Un'otite o minimo problema entro nel panico più totale e inizio a leggere su internet.
Con gli esami del sangue nonostante lì vedano più medici non mi fido e leggo su internet.
Non riesco a fidarmi perché mi convinco che prendano sottogamba e non riconoscano qualcosa di grave.
Una febbre mi manda in crisi perché temo sia causata da una leucemia.
Sono così solo con i miei figli; penso costantemente a tumori, malattie e sono perennemente in ansia e angosciata.
Non vivo più da 5 anni ma ora la situazione mi sta sfuggendo di mano, davvero la mia mente ci pensa h24.Non riesco a sviare il pensiero mai, non rido, non mi diverto.
Non conosco spensieratezza, tranquillità o felicità.
Mi chiedo come facciano gli altri a vivere sereni sapendo che esistono queste cose terrificanti e non riesco a godermi la vita.
Non se la gode nemmeno chi mi ama perché sono musona, sgarbata, assente perché assorta nei miei pensieri distruttivi.
So di infastidire i bambini guardandoli con occhio clinico e facendo milioni di domande su come stanno e a controllare sempre il loro corpo nel terrore di trovare qualcosa.
Non so come uscirne, non so più cosa fare, sono stanca
Ho 31 anni e 2 bambini, uno di 5 anni e uno di 20 mesi.
Quando rimasi incinta del primo bambino iniziai ad avere problemi perché non cresceva; fu una gravidanza a rischio e vissuta con ansia.
Fino all'anno del bimbo era tutto ok ma poi mi accorsi delle difficoltà motorie.
Le tappe le raggiungeva tardi.
Lo portai da un NPI.
Per la prima volta sentii:"dobbiamo escludere distrofie e/o problemi neurologici".
Caddi in un baratro, mai avrei pensato a malattie simili; non le conoscevo né pensavo cose così gravi.
Escluse la distrofia in base a vecchi esami.
Gli anni passavano ma lui era sempre indietro.
Un'altra volta iniziò a camminare in modo scoordinato e dovetti correre in ps.
Un'altra ancora cadde all'indietro a terra senza un motivo e tante altre cose; mi ha sempre dato molte preoccupazioni a livello di salute.
Ha fatto ecg, 2 o 3 eeg, test genetici, test psicodiagnostici, visite ortopediche; in 5 anni ha fatto valanghe di esami ed ho una cartella piena.
La logopedista mi disse di riportarlo dal NPI perche notava questo impaccio e a maggio si ripresentò il dilemma della distrofia perché per questa NPI senza CPK non si poteva escludere.
Ripiombai nello sconforto e paura.
Risultò ok e lo diagnosticarono come disprassico e ipotonico.
Nasce il secondo, ad aprile ebbe una convulsione e ad agosto, d'improvviso, non si alzava da terra e camminava male.
Il pediatra mi disse di correre in ps per fare il CPK.
Questa malattia che tornava di continuo.
Sono 5 anni che vivo nell'ossessione delle malattie gravissime, soprattutto dei tumori (leucemie, linfomi, tumori al cervello, tumori alle ossa ecc).
Ogni piccolo problema per me nasconde un tumore.
Se si grattano o un livido è una leucemia; gli tocco collo ascelle ed inguine per vedere se sento linfonodi e se li sento è un linfoma; guardo come camminano, se cadono o inciampano ho paura di un tumore al cervello.
Un'otite o minimo problema entro nel panico più totale e inizio a leggere su internet.
Con gli esami del sangue nonostante lì vedano più medici non mi fido e leggo su internet.
Non riesco a fidarmi perché mi convinco che prendano sottogamba e non riconoscano qualcosa di grave.
Una febbre mi manda in crisi perché temo sia causata da una leucemia.
Sono così solo con i miei figli; penso costantemente a tumori, malattie e sono perennemente in ansia e angosciata.
Non vivo più da 5 anni ma ora la situazione mi sta sfuggendo di mano, davvero la mia mente ci pensa h24.Non riesco a sviare il pensiero mai, non rido, non mi diverto.
Non conosco spensieratezza, tranquillità o felicità.
Mi chiedo come facciano gli altri a vivere sereni sapendo che esistono queste cose terrificanti e non riesco a godermi la vita.
Non se la gode nemmeno chi mi ama perché sono musona, sgarbata, assente perché assorta nei miei pensieri distruttivi.
So di infastidire i bambini guardandoli con occhio clinico e facendo milioni di domande su come stanno e a controllare sempre il loro corpo nel terrore di trovare qualcosa.
Non so come uscirne, non so più cosa fare, sono stanca
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Capisco le sue preoccupazioni, è normale. Generalmente, purtroppo, non si può escludere la probabilità che queste problematiche si presentino, però il pensare costantemente a ciò oppure il controllo non evita che questa probabilità si possa presentare, ma conduce esclusivamente a vivere in modalità disfunzionale. Pertanto è importante essere attenti su ciascun segnale, ma non in modo ossessivo. Se tali pensieri distruttivi persistono richiedere un colloquio con uno psicoterapeuta
Dr.ssa Nicoletta Brisacani
Psicologa - Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale - Psicologa EMDR - Esperta in Psicodiagnosi e valutazioni Psicologic
[#2]
Utente
Buongiorno dottoressa, la ringrazio moltissimo per avermi letto e risposto. Purtroppo sono perfettamente cosciente di essere arrivata ad un punto talmente grave da essere, ormai, diventato ossessivo. Non c"è un secondo della giornata (anche quando esco) che non pensi a cose simili. Non mi godo alcun momento in serenità coi miei figli. Questa estate, dopo molti sacrifici, eravamo riusciti ad organizzare 1 settimana al mare ma alla fine ho obbligato tutti. Ad andare via prima per portare il piccolo in ps di un dererminato ospedale che volevo io per fare il CPK. Anche quei giorni furono solo pieni di angoscia e ho trasmesso questa mia ansia a tutti perché per ogni minima cosa inizio ad ossessionata anche gli altri nella ricerca di essere tranquillizzata (anche se poi comunque non serve perché continuo con le mie idee). Mi piacerebbe tanto godermi i momenti con i miei bimbi in modo spensierato ma questi pensieri occupano la mia mente tutto il tempo ed è come se mi ingabbiassero, sono ormai diventati padroni della mia vita, la manovrano e io non riesco a fermarli. Per me la vita e la salute dei miei figli sono la cosa più importante e spesso questi pensieri ossessivi arrivano anche ad isolarmi e a scacciare chiunque perché devo pensare senza essere distratta. Ormai questa fobia ha il pieno controllo della mia vita e sta influenzando ogni suo aspetto. Se venissi seguita da uno psicologo se ne può uscire? Si può smettere e tornare ad una vita normale? Grazie davvero della sua pazienza pazienza e disponibilità.
[#3]
A questo punto ritengo necessario un intervento da parte di un psicoterapeuta che possa aiutarla ad affrontare questi suoi pensieri ossessivi che ormai le occupano buona parte della giornata e la limitano in tante aree della sua vita e quotidianità.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 14.7k visite dal 07/11/2021.
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