Strane dinamiche relazionali. Forse un rapporto malato? Scissione tra sesso e affetto?
Buongiorno, volevo chiedervi un vostro parere e consiglio riguardo la mia relazione di coppia.
Sono una donna di 46 anni e sto insieme al mio compagno e padre di mia figlia da 12 anni.
La nostra relazione è stata sempre caratterizzata da alti e bassi, Dopo un anno di relazione a distanza siamo andati a convivere... Il primo anno è stato molto difficile per le continue tensioni dovute in parte ai problemi di lavoro.
Il discorso lavorativo poi si è risolto, ma ne è uscita sconfitta la nostra relazione.
Lui mi ha lasciato poi è tornato sui suoi passi.
Per un periodo piuttosto lungo siamo stati molto bene, abbiamo deciso di mettere su famiglia e dopo è nata nostra figlia.
In seguito alla nascita di nostra figlia però l’equilibrio si è frantumato.
Da che condividevamo tutto ci siamo ritrovati a fare solo la madre ed il padre con sesso sporadico.
Successivamente sono subentrate altre dinamiche nella coppia che appunto trovo poco funzionali: discussioni accese, attacchi di rabbia e di aggressività.
Siamo andati in terapia e lui ha lavorato molto su se stesso, Dopo 6 mesi abbiamo dovuto interrompere la terapia per motivi familiari e da allora la situazione è peggiorata quando litiga mette tutto in discussione, poi il giorno successivo torna carino e fa finta di nulla.
A livello sessuale la situazione è peggiorata, non per la qualità quanto per la quantità: circa una decina di rapporti all'anno.
L'ultima goccia è stato poi il ritrovamento di una chat erotica/ tradimento solo bacio con una sua ex che risale al periodo in cui nostra figlia aveva un anno.
Mi è crollato un mondo addosso.
Lui mi ha raccontato tutto, ma io comincio a dubitare di tutto.
E qui un’altra parentesi.
In passato, prima di me ricorreva spesso alle chat e anche nella fase iniziale del nostro rapporto.
Sempre il primo anno ci sono stati anche due tradimenti che ho perdonato perché in quel periodo io ero molto demoralizzata per la morte improvvisa dei miei genitori e quindi forse inconsciamente ero più distaccata, Ora, nonostante abbiamo deciso insieme di rifare la terapia di coppia, mi sento sfiduciata.
Secondo voi quale sarebbe la terapia di coppia più idonea per noi?
Sono una donna di 46 anni e sto insieme al mio compagno e padre di mia figlia da 12 anni.
La nostra relazione è stata sempre caratterizzata da alti e bassi, Dopo un anno di relazione a distanza siamo andati a convivere... Il primo anno è stato molto difficile per le continue tensioni dovute in parte ai problemi di lavoro.
Il discorso lavorativo poi si è risolto, ma ne è uscita sconfitta la nostra relazione.
Lui mi ha lasciato poi è tornato sui suoi passi.
Per un periodo piuttosto lungo siamo stati molto bene, abbiamo deciso di mettere su famiglia e dopo è nata nostra figlia.
In seguito alla nascita di nostra figlia però l’equilibrio si è frantumato.
Da che condividevamo tutto ci siamo ritrovati a fare solo la madre ed il padre con sesso sporadico.
Successivamente sono subentrate altre dinamiche nella coppia che appunto trovo poco funzionali: discussioni accese, attacchi di rabbia e di aggressività.
Siamo andati in terapia e lui ha lavorato molto su se stesso, Dopo 6 mesi abbiamo dovuto interrompere la terapia per motivi familiari e da allora la situazione è peggiorata quando litiga mette tutto in discussione, poi il giorno successivo torna carino e fa finta di nulla.
A livello sessuale la situazione è peggiorata, non per la qualità quanto per la quantità: circa una decina di rapporti all'anno.
L'ultima goccia è stato poi il ritrovamento di una chat erotica/ tradimento solo bacio con una sua ex che risale al periodo in cui nostra figlia aveva un anno.
Mi è crollato un mondo addosso.
Lui mi ha raccontato tutto, ma io comincio a dubitare di tutto.
E qui un’altra parentesi.
In passato, prima di me ricorreva spesso alle chat e anche nella fase iniziale del nostro rapporto.
Sempre il primo anno ci sono stati anche due tradimenti che ho perdonato perché in quel periodo io ero molto demoralizzata per la morte improvvisa dei miei genitori e quindi forse inconsciamente ero più distaccata, Ora, nonostante abbiamo deciso insieme di rifare la terapia di coppia, mi sento sfiduciata.
Secondo voi quale sarebbe la terapia di coppia più idonea per noi?
[#1]
Buongiorno, la storia che racconta sembra fatta da allontanamenti e riavvicinamenti(sia fisici che emotivi) per diversi motivi : lavoro, tradimenti, lutti ecc.
Sembra che questa sia una modalità sua e del suo compagno di re-stare insieme e immagino che questo non renda il rapporto facile.
Per rispondere alla sua domanda la terapia idonea è indipendente dall’approccio terapeutico purché sostenga la coppia nel portare a consapevolezza SE desiderano continuare a stare insieme in prima battuta e , successivamente, come possono trovare nuovi modi di comunicare per vivere la relazione di coppia in un modo nuovo.
Un lavoro che dovrebbe comprendere anche il fare chiarezza sui propri vissuti reciproci e lampa sibilo t’andò vedersi reciprocamente in modo diverso. Sopratutto se si tratta di una relazione di lunga durata.
Un’alternativa che può considerare è anche un percorso individuale , come ha fatto il suo compagno, che possa aiutarla a capire cosa è meglio per lei in questa fase delicata della sua vita. Il cambiamento di uno incide indirettamente anche sulla relazione di coppia.
Spero di averle, almeno in parte, risposto.
Un saluto
Sembra che questa sia una modalità sua e del suo compagno di re-stare insieme e immagino che questo non renda il rapporto facile.
Per rispondere alla sua domanda la terapia idonea è indipendente dall’approccio terapeutico purché sostenga la coppia nel portare a consapevolezza SE desiderano continuare a stare insieme in prima battuta e , successivamente, come possono trovare nuovi modi di comunicare per vivere la relazione di coppia in un modo nuovo.
Un lavoro che dovrebbe comprendere anche il fare chiarezza sui propri vissuti reciproci e lampa sibilo t’andò vedersi reciprocamente in modo diverso. Sopratutto se si tratta di una relazione di lunga durata.
Un’alternativa che può considerare è anche un percorso individuale , come ha fatto il suo compagno, che possa aiutarla a capire cosa è meglio per lei in questa fase delicata della sua vita. Il cambiamento di uno incide indirettamente anche sulla relazione di coppia.
Spero di averle, almeno in parte, risposto.
Un saluto
Dr. Roberto Pugliese
[#2]
Utente
Gentile Dottore, La ringrazio molto per la Sua cortese risposta. Concordo con la Sua osservazione circa gli allontanamenti e riavvicinamenti fisici ed emotivi e aggiungo che è una modalità che non condivido minimamente dal momento che vengo da una famiglia molto unita e serena e nemmeno nei miei rapporti precedenti si sono mai verificate dinamiche del genere. Nel frattempo la situazione si è ulteriormente complicata perché a distanza di due giorni dalla mia richiesta a voi rivolta ho scoperto che il mio compagno ha attivato un abbonamento su un sito di chat (incontri/ amicizie/ business). A questo punto ovviamente gli ho detto che per me era una cosa inammissibile tutt’al più che stavo appunto elaborando anche il famoso bacio e abbiamo appena deciso di ritentare la terapia di coppia. Lui si è scusato per l’ennesima cavolata e mi ha fatto vedere tutto in effetti non ha combinato nulla se non scambiare due righe con una sugli hobby, tuttavia mi domando cosa sarebbe successo se io non l’avessi beccato. Si sarebbe messo a chattare con altre persone alla mia insaputa mentre magari sarebbe venuto con me in terapia? Ad ogni modo dopo un paio di giorni di silenzio assoluto mio ci siamo seduti a parlare e a questo punto gli ho detto che faccio fatica a fidarmi di lui e non so se ci riuscirò mai pur tentando una terapia insieme. Mi ha confessato che circa 3 settimane fa era arrivato ad un punto in cui credeva che la nostra relazione sarebbe finita da lì a poco e si è addirittura rivolto ad un avvocato per chiedere informazioni. Dopodiché si è iscritto a questo sito. Stranamente il discorso dell’avvocato non mi ha sconvolto più di tanto quanto il fatto che non me ne ha parlato proprio, neanche in seguito e ha cercato rimedio su un sito di chat. Sarà che sono straniera ma se io dovessi mai andare da un avvocato vorrebbe dire che sono convinta di farla finita. Non che torno dal legale mi iscrivo su un sito e favvi finta di nulla . Non Le nascondo che a questo punto mi è venuto persino il dubbio se continua a stare con me per convenienza, nel senso che una volta venuto a conoscenza della cifra che dovrebbe dare come mantenimento a nostra figlia magari ha pensato di non volerlo pagare e magari continuare a stare con me, facendo allo stesso tempo gli affari suoi su questo benedetto sito. In genere non sono una che pensa subito male ma oramai nulla mi meraviglierebbe :)
Comunque mi sembra di capire che lui sia pentito di tutte le cose che ha fatto e vorrebbe recuperare il rapporto, il problema è che io non sto affatto bene. Faccio fatica a guardarlo con gli occhi di prima alterno giorni in cui mi tengo impegnata la testa altri in cui faccio fatica persino a concentrarmi sul lavoro e sono nauseata. Non so più chi ho al mio fianco e temo abbia preso dal padre che era un traditore seriale con due matrimoni falliti alle spalle , tra cui il primo appunto con la madre del mio compagno. Certe somiglianze aveva notato anche il terapeuta precedente soprattutto nella gestione della rabbia. Perché se così fosse che me ne faccio di un uomo così ? Non credo si risolva nel giro di un paio sedute, ma magari andrebbe valutata la sua infanzia, il suo modo di attaccamento ect presumo. Ho pensato anche di proporgli una terapia individuale ma non credo che ci andrebbe. Riguardo alla gestione rabbia quando ho scritto che ha lavorato molto su se stesso non intendevo dire che ha seguito una terapia, magari l’avesse fatto.
Comunque mi sembra di capire che lui sia pentito di tutte le cose che ha fatto e vorrebbe recuperare il rapporto, il problema è che io non sto affatto bene. Faccio fatica a guardarlo con gli occhi di prima alterno giorni in cui mi tengo impegnata la testa altri in cui faccio fatica persino a concentrarmi sul lavoro e sono nauseata. Non so più chi ho al mio fianco e temo abbia preso dal padre che era un traditore seriale con due matrimoni falliti alle spalle , tra cui il primo appunto con la madre del mio compagno. Certe somiglianze aveva notato anche il terapeuta precedente soprattutto nella gestione della rabbia. Perché se così fosse che me ne faccio di un uomo così ? Non credo si risolva nel giro di un paio sedute, ma magari andrebbe valutata la sua infanzia, il suo modo di attaccamento ect presumo. Ho pensato anche di proporgli una terapia individuale ma non credo che ci andrebbe. Riguardo alla gestione rabbia quando ho scritto che ha lavorato molto su se stesso non intendevo dire che ha seguito una terapia, magari l’avesse fatto.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.6k visite dal 31/10/2021.
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