Paura per il futuro e indecisione

ho 23 anni, studio psicologia e farò laurea triennale a luglio.ho 1fidanzato da 6anni con cui sto bene,delle amiche che mi vogliono bene e con cui non ho mai problemi a parlare.in famiglia siamo in4,mio fratello è più piccolo di me di6 anni.apparentemente va tutto bene,ma in questi ultimi mesi mi sento inconcludente,incapace di andare avanti e di fare piani.se penso a quello che mi è successo da1anno a questa parte la prima cosa che mi ha toccata è stata la scoperta della dipendenza dalla droga(prima che io nascessi)di entrambi i miei genitori.sono venuta a sapere questa cosa da mio padre che in tutta onestà e molto toccato una sera a cena fuori si è aperto con me su questo argomento.ho saputo che sia lui che mia mamma hanno frequentato per anni comunità differenti,e che quando ne sono usciti hanno avuto me e si sono sposati.la mia reazione non c'è stata.ho fatto finta di capire,e in realtà la situazione l'ho capita anche perchè non sono una persona che giudica.ma la cosa che mi ha fatto male è stata non averlo saputo da mia mamma.io e lei abbiamo sempre avuto un rapporto bellissimo,mi confido con lei come con le amiche e l'ho visto come un tradimento,una mancanza di fiducia.ma di questo non ho detto niente per paura che nascessero problemi tra lei e mio padre.poi il clima a casa non era dei più felici perchè per natale mio padre è stato in ospedale e dalle analisi era emersa una macchia al polmone,che per fortuna si è risolta in un niente di grave,ma la paura è stata tanta e gli accertamenti sono andati avanti per un mese in cui sono stata solo di conforto a mia mamma.a febbraio è morto mio nonno,è stato improvviso ma anche li non ho avuto reazioni.l'ho vestito,ho scelto la bara,ho dato la notizia a mia cugina(ha 16 anni e siamo molto legate)e non ho versato nemmeno una lacrima,due giorni dopo il funerale ero a fare il mio ultimo esame.il mio ragazzo parla di futuro insieme,ma mi sento come se parlassimo 2lingue diverse,perchè io metto al primo posto la mia realizzazione e so che questo lo fa stare male.ultimamente ho dei problemi con il cibo,non sono ossessionata dal peso,ma quando vedo il piatto pieno mi viene l'ansia,non ce la faccio mai a finire e a volte mi provoco il vomito se sto male.le mie amiche sono preoccupate per me,ma non riesco a dire perchè sto così perchè sono così cupa rispetto a prima.loro poi hanno tanti problemi,seri tangibili e non voglio ossessionarle con i miei che alla fine non si basano su nulla di concreto.vorrei andare a parlare con uno psicologo,ma ho paura perchè non avendo una causa scatenante non vorrei che sembrasse che vado li solo per conoscere qualcuno del settore visto che studio psicologia.o forse questa è solo una copertura perchè ho paura ad andarci.non so cosa fare,perchè le persone che mi sono vicine iniziano a vedere un cambiamento in me,non so come spiegarlo ne a me ne a chi mi vuole bene.
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Dr.ssa Marisa Nicolini Psicologo, Psicoterapeuta 132 6
Gentile utente,
c'è sempre un momento nella vita di ognuno in cui sembra squarciarsi il velo che fino ad allora ci aveva separato dalla vita reale. E' quando apprediamo qualcosa che non avremmo mai pensato potesse riguardare noi, qualcosa che ci turba, su cui dobbiamo riflettere a lungo, per diventare grandi, indipendentemente dall'età che abbiamo!
E' doloroso, ma è così.
Spesso è una rivelazione (come è capitato a Lei), a volte una scoperta "casuale", e lì sembra finire la nostra infanzia, la nostra ingenuità.
Non serve a nulla negare o colpevolizzare: la realtà è una cosa con cui si devono fare i conti, e dal bilancio finale usciremo con una vittoria (saremo più forti e maturi) o con una sconfitta (resteremo delusi e diffidenti).
Credo che Lei debba iniziare ad imparare ad entrare in contatto con le sue emozioni più vere, e ad esprimerle in modo autentico, senza aver paura del suo "buco nero" interiore che, pure, va affrontato... con sofferenza, è vero, ma con la certezza che questo è l'unico modo per evolvere verso una identità più adulta e matura.
Se il costo di questa sofferenza è troppo alto per lei da sola, si faccia aiutare da un professionista: ancora, con coraggio e realismo.
E allora, forse, il futuro sarà migliore del passato o del presente! Vale la pena, no?
Cordialmente,

Dott.ssa Marisa Nicolini, psicologa-psicoterapeuta
m_nicolini@virgilio.it
riceve a Roma e a Viterbo

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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
(..)o forse questa è solo una copertura perchè ho paura ad andarci.(..)
Gentile ragazza, questa paura è assolutamente ingiustificata poichè, andare dallo psicologo, sarebbe come andare dal dermatologo quando si ha un problema che riguarda la sua materia. Avrebbe paura anche ad andare da quest'ultimo?. Inoltre cerchi di cogliere l'aspetto creativo della situazione poichè avrà la possibilità di vedere all'opera un professionista verso il quale lei aspira a diventare. Inoltre quando lei sarà psicologa cosa penserebbe di qualcuno che ha paura di rivolgersi a lei?
cordialmente

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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Attivo dal 2009 al 2013
Ex utente
vi ringrazio.una delle cose che mi spaventa di più del mio futuro è come posso fare ad aiutare gli altri a guardare a fondo nei loro problemi se non sono in grado di farlo io in prima persona,su me stessa.sono sicura che tutti questi dubbi mi sono venuti perchè mi sono un pò fermata,mentre prima ogni poco c'erano gli esami a tenermi occupata.ma presto dovrò prendere decisioni importanti per il mio futuro e non so se sarò in grado di affrontarle con decisione e serenità come ho fatto fino ad ora.inoltre sto allontanando da me il mio fidanzato, tant'è che non gli ho nemmeno detto quello che ho saputo sui miei genitori. non ho sensi di colpa per questo,ma mi chiedo perchè non sento il bisogno di parlarne con lui visto che per me è stata una cosa tanto importante. non so cosa fare, ed ho paura di sciupare tutto ciò che di buono ho costruito fino a adesso solo per un momento.
poi mi trovo a disagio con il mio modo di reagire perchè non è da me controllarmi provocando il vomito o non mangiando.
la psicologa da cui ho pensato di andare ha lo studio nel poliambulatorio del mio paese e lei è stata in comunità con i miei (oltre che a essere la mamma di un mio caro amico),lei faceva l'operatrice perchè era già uscita dal programma. quindi non capisco se la mia è voglia di sapere cose in più o necessità. non mi riconosco proprio più.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Gentile ragazza, dalle sue parole appare come se il suo mondo interiore, da un po' di tempo a questa parte, sia stato come oppresso da una cappa pesante e cupa, e che lei stia ora concentrandosi sempre di più su pensieri sgradevoli, che le impediscono di andare avanti.

La paura del futuro e l'indecisione fanno parte della condizione odierna dei giovani, ma continuare a tenersela non aiuta.

Può cominciare a leggere quest'articolo, sul vomiting:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/274-il-disturbo-da-vomiting.html

e poi quest'altro articolo, che sta dalla sua parte:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#5]
Attivo dal 2009 al 2013
Ex utente
grazie.
più che del futuro ho paura di me.non mi riconosco nel mio modo di reagire e affrontare i problemi. vorrei dire tutto questo a qualcuno,ma non so da dove iniziare e nemmeno dare un filo logico a tutto quello che provo.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
> non so da dove iniziare e nemmeno dare un filo logico a
> tutto quello che provo.

Beh, ma questo non è compito suo. Anzi, è proprio compito del professionista aiutarla a farlo. Ma naturalmente, se ancora non si sente pronta, è perfettamente "giustificata", come avrà letto nel secondo articolo.

Cordiali saluti
[#7]
Attivo dal 2009 al 2013
Ex utente
grazie. qualcuno di voi sa consigliarmi un consultorio o un centro donna nella zona di montecatini, così se so da dove rifarmi sicuramente deciderò meglio.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Un primo passo può essere telefonare al CUP della sua ASL e chiedere che le fissino un primo colloquio psicologico.

Cordiali saluti
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