Partner narcisista
Buonasera, avrei bisogno di un parere che so può essere superficiale.
Convivo da quasi tre anni con il mio compagno, conosciuto alla fine della sua ex relazione di oltre 4 anni.
Ho sempre avuto consapevolezza del suo "caratteraccio", delle sue reazioni verbalmente esagerate, della sua mancanza di empatia (autodichiarata) e della sua poca transigenza nei confronti dell'opinione dell'altro, della diversità e soprattutto del No.
E' sempre molto attento e premuroso, molto presente, molto affidabile, un grandissimo lavoratore, non ha manie di grandezza ma a volte ho trovato alcuni suoi racconti e imprese alquanto esagerati, ha sicuramente un atteggiamento che ostenta molta sicurezza (che di fondo non nutre in se stesso) e pessimi rapporti di freddezza con la madre, il fratello per non parlare del rapporto conflittuale con la sorella (a suo dire causa di tutti i suoi mali).
Molto spesso, sia nei nostri litigi che nelle discussioni con amici e parenti, ho trovato che le reazioni fossero platealmente esagerate e che allo sbattere un pugno sul tavolo e all'andarsene magari da una cena, seguissero commenti verbalmente volgari ed eccessivi (vale anche con me)
Ultimamente è peggiorato nel suo essere lunatico e taciturno (apparentemente tutto va bene, lavoro incluso), insoddisfatto della sua pigrizia e delle poche cose che riusciamo a fare insieme.
Per mia natura sono sempre stata un soggetto molto attivo (attività e rapporti ridotti anche per il covid nell'ultimo anno e mezzo).
In ogni lite sostenuta ha sempre minacciato che dopo di me subito un'altra ("come ho sempre fatto chiodo schiaccia chiodo, non vedo perchè dovrei soffrire").
Da quello che ho letto il soggetto affetto da narcisismo non capisce l'emozione altrui (sei paranoica, sei nevrotica, diventerai ipocondriaca come tua madre, i tuoi ex fanno schifo, frequenti solo sciacqualattughe, tu nella vita sai solo lavorare).
In passato accadeva di rado e, forse sbagliando, ho lasciato scorrere, ora accade molto più spesso assistere a liti senza senso per non essere fraintesa, ma proprio non ascoltata.
So bene che non si può dare una diagnosi di un problema comportamentale con una descrizione in poche righe, vorrei solo sapere se è il caso, vista la confusione dell'ultimo periodo, di rivolgermi ad uno specialista per avere una più chiara visione di insieme
Grazie
Convivo da quasi tre anni con il mio compagno, conosciuto alla fine della sua ex relazione di oltre 4 anni.
Ho sempre avuto consapevolezza del suo "caratteraccio", delle sue reazioni verbalmente esagerate, della sua mancanza di empatia (autodichiarata) e della sua poca transigenza nei confronti dell'opinione dell'altro, della diversità e soprattutto del No.
E' sempre molto attento e premuroso, molto presente, molto affidabile, un grandissimo lavoratore, non ha manie di grandezza ma a volte ho trovato alcuni suoi racconti e imprese alquanto esagerati, ha sicuramente un atteggiamento che ostenta molta sicurezza (che di fondo non nutre in se stesso) e pessimi rapporti di freddezza con la madre, il fratello per non parlare del rapporto conflittuale con la sorella (a suo dire causa di tutti i suoi mali).
Molto spesso, sia nei nostri litigi che nelle discussioni con amici e parenti, ho trovato che le reazioni fossero platealmente esagerate e che allo sbattere un pugno sul tavolo e all'andarsene magari da una cena, seguissero commenti verbalmente volgari ed eccessivi (vale anche con me)
Ultimamente è peggiorato nel suo essere lunatico e taciturno (apparentemente tutto va bene, lavoro incluso), insoddisfatto della sua pigrizia e delle poche cose che riusciamo a fare insieme.
Per mia natura sono sempre stata un soggetto molto attivo (attività e rapporti ridotti anche per il covid nell'ultimo anno e mezzo).
In ogni lite sostenuta ha sempre minacciato che dopo di me subito un'altra ("come ho sempre fatto chiodo schiaccia chiodo, non vedo perchè dovrei soffrire").
Da quello che ho letto il soggetto affetto da narcisismo non capisce l'emozione altrui (sei paranoica, sei nevrotica, diventerai ipocondriaca come tua madre, i tuoi ex fanno schifo, frequenti solo sciacqualattughe, tu nella vita sai solo lavorare).
In passato accadeva di rado e, forse sbagliando, ho lasciato scorrere, ora accade molto più spesso assistere a liti senza senso per non essere fraintesa, ma proprio non ascoltata.
So bene che non si può dare una diagnosi di un problema comportamentale con una descrizione in poche righe, vorrei solo sapere se è il caso, vista la confusione dell'ultimo periodo, di rivolgermi ad uno specialista per avere una più chiara visione di insieme
Grazie
[#1]
Gentile Utente,
la risposta al suo quesito finale è senza dubbio affermativa: richieda una consulenza psicologica concentrandosi in particolar modo su di sé e sul suo modo di "stare" all'interno di questa e delle sue precedenti relazioni.
Sarà importante per Lei individuare le dinamiche ricorrenti tra di voi, tenendo presente il fatto che molto spesso gli altri ci trattano come noi ci lasciamo trattare. Pertanto, senza andare alla ricerca di "colpevoli" e senza la pretesa che sia chi ci sta intorno a cambiare, se desideriamo che le cose si modifichino, è importante domandarsi quali cambiamenti noi per primi siamo disposti a mettere in atto.
Cordialità.
la risposta al suo quesito finale è senza dubbio affermativa: richieda una consulenza psicologica concentrandosi in particolar modo su di sé e sul suo modo di "stare" all'interno di questa e delle sue precedenti relazioni.
Sarà importante per Lei individuare le dinamiche ricorrenti tra di voi, tenendo presente il fatto che molto spesso gli altri ci trattano come noi ci lasciamo trattare. Pertanto, senza andare alla ricerca di "colpevoli" e senza la pretesa che sia chi ci sta intorno a cambiare, se desideriamo che le cose si modifichino, è importante domandarsi quali cambiamenti noi per primi siamo disposti a mettere in atto.
Cordialità.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
[#2]
Utente
Gentile dottoressa, che io abbia concesso sfuriate agghiaccianti ne sono consapevole, come che sia stato un mio errore accettare certi comportamenti... Le mie precedenti relazioni sono state completamente diverse, dalla a alla zeta e le dinamiche non sono le stesse.. Ho già fatto terapia e non esiterei a tornarci per lavorare su me stessa... Il quesito era un altro, perché da molti amici, da parenti miei e altrui mi viene fatto costantemente notare l`eccesso di alcune reazioni che vengono scatenate da un no o da uno scambio di opinioni qualunque. Questo lo chiedo e per lavorare su me stessa in un modo o in un altro ma anche per capire quale sia la comunicazione migliore da usare con una persona...
Grazie
Grazie
[#3]
Gentile Signora,
la ricerca di un modo di comunicare più efficace con quest'uomo può forse essere tradotta nella volontà di scoprire un modo atto a non suscitare in lui certe reazioni?
Indipendentemente dal fatto che il suo partner abbia o meno un disturbo narcisistico di personalità, mi pare già alquanto significativo che "da molti amici, da parenti miei e altrui mi viene fatto costantemente notare l`eccesso di alcune reazioni che vengono scatenate da un no o da uno scambio di opinioni qualunque".
Ciò che intendevo nel mio precedente post è che ritengo possa essere importante iniziare dal focalizzarsi su di sé e cercare di capire per quale motivo si tolleri di stare in una relazione in cui si subiscono "sfuriate agghiaccianti", minacce e una costante svalutazione. A maggior ragione se Lei ha sperimentato altri tipi di relazione donna/uomo.
In questo senso scrivevo che, in generale, se l'altro non ha intenzione di modificare il proprio comportamento e i propri atteggiamenti o non ne riconosce la gravità, sta a noi prendere le decisioni che maggiormente si basino sul rispetto per noi stessi.
Non vale l'alibi della mancanza di empatia: non è una dote che si ha, o non si ha in assoluto, ma una capacità che può essere allenata.
Non so se sia il suo caso, ma per aiutarla a comprendere la invito ad ascoltate le varie puntate del podcast "Proprio a me".
Le rinnovo i miei saluti.
la ricerca di un modo di comunicare più efficace con quest'uomo può forse essere tradotta nella volontà di scoprire un modo atto a non suscitare in lui certe reazioni?
Indipendentemente dal fatto che il suo partner abbia o meno un disturbo narcisistico di personalità, mi pare già alquanto significativo che "da molti amici, da parenti miei e altrui mi viene fatto costantemente notare l`eccesso di alcune reazioni che vengono scatenate da un no o da uno scambio di opinioni qualunque".
Ciò che intendevo nel mio precedente post è che ritengo possa essere importante iniziare dal focalizzarsi su di sé e cercare di capire per quale motivo si tolleri di stare in una relazione in cui si subiscono "sfuriate agghiaccianti", minacce e una costante svalutazione. A maggior ragione se Lei ha sperimentato altri tipi di relazione donna/uomo.
In questo senso scrivevo che, in generale, se l'altro non ha intenzione di modificare il proprio comportamento e i propri atteggiamenti o non ne riconosce la gravità, sta a noi prendere le decisioni che maggiormente si basino sul rispetto per noi stessi.
Non vale l'alibi della mancanza di empatia: non è una dote che si ha, o non si ha in assoluto, ma una capacità che può essere allenata.
Non so se sia il suo caso, ma per aiutarla a comprendere la invito ad ascoltate le varie puntate del podcast "Proprio a me".
Le rinnovo i miei saluti.
[#4]
Utente
Ascolterò assolutamente...
Il quesito era proprio questo infatti... Io ero felice, seppur appesantita, dalla terapia e il mio ex, con il quale siamo riusciti a rendere il lutto un futuro inclusa la sua nuova famiglia, mi ha sempre sostenuta... A questo sono stata sempre abituata...
Non è facile invece comunicare questa volta... E capisco che la violenza è l'abuso psicologico sono una violenza al pari del cwffome
Tengo la sua risposta incisa nella mente e la ringrazio
Il quesito era proprio questo infatti... Io ero felice, seppur appesantita, dalla terapia e il mio ex, con il quale siamo riusciti a rendere il lutto un futuro inclusa la sua nuova famiglia, mi ha sempre sostenuta... A questo sono stata sempre abituata...
Non è facile invece comunicare questa volta... E capisco che la violenza è l'abuso psicologico sono una violenza al pari del cwffome
Tengo la sua risposta incisa nella mente e la ringrazio
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.7k visite dal 18/10/2021.
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