Vita di coppia
Buongiorno,
Io e il mio ragazzo (italiano come me) viviamo in Francia da 3 anni, e lavoriamo entrambi.
Ci siamo conosciuti qua e le cose vanno piuttosto bene, sia sul piano lavorativo che affettivo.
Da qualche mese abbiamo cominciato a progettare il nostro rientro in Italia.
Ci piacerebbe per diverse ragioni: essere più vicini alle nostre rispettive famiglie, vivere nel nostro paese che è il più bello al mondo e poter finalmente lavorare nella nostra lingua madre.
Al momento lui lavora per una multinazionale, mentre io sono insegnante nella scuola pubblica.
In questi mesi ci siamo attivati concretamente per raggiungere il nostro obiettivo: lui ha fatto colloqui lunghi e faticosi, e io mi sono impegnata per ottenere il riconoscimento della mia esperienza lavorativa in Francia e per conseguire altri certificati che in Italia possono dare punteggio in graduatoria docenti.
Considerando che è lui ad avere lo stipendio più alto e il posto fisso, sarei io a seguire lui, e qualunque città italiana ci andrebbe bene.
Tuttavia, benché il costo della vita sia più basso in Italia che in Francia, sappiamo già che dovremmo accettare uno stipendio inferiore (questa è l'Italia!) , ma ok siamo disposti a farlo.
Avevamo imposto però, giustamente, una soglia minima sotto il quale non accettare.
Tuttavia vedo che lui comincia a fare qualche passo indietro.
Insomma, dopo tutti questi mesi spesi in trafile in ambasciata, corsi di formazione e colloqui, lui mi chiede "e se andassimo in Germania?
" "E se andassimo in Svezia?
".
Tutti paesi in cui non potrei mai insegnare, per mancanza di titoli adeguati (ogni paese ha le sue specificità in questo campo) e di cui non conosco nemmeno la lingua.
È evidente quindi che non possa fare niente, ma io non voglio assolutamente rinunciare al mio lavoro che mi piace, e nemmeno alle miei ambizioni di carriera.
Mi ha fatto veramente infuriare questo discorso, sembra che stia pensando solo a sé stesso e alle sue ambizioni.
Lui dice che questi spostamenti sarebbero necessari per lui per migliorare la sua posizione lavorativa.
Io non sono assolutamente d'accordo con questa visione, ma siccome lo reputo un ragazzo intelligente e credo ci tenga a me, vorrei trovare il modo giusto per fargli capire la mia visione, perché secondo me non riesce proprio a mettersi nei miei panni.
Grazie a chi mi risponderà e avrà voglia di arrivare a leggere tutto questo mio papiro! : -)
Io e il mio ragazzo (italiano come me) viviamo in Francia da 3 anni, e lavoriamo entrambi.
Ci siamo conosciuti qua e le cose vanno piuttosto bene, sia sul piano lavorativo che affettivo.
Da qualche mese abbiamo cominciato a progettare il nostro rientro in Italia.
Ci piacerebbe per diverse ragioni: essere più vicini alle nostre rispettive famiglie, vivere nel nostro paese che è il più bello al mondo e poter finalmente lavorare nella nostra lingua madre.
Al momento lui lavora per una multinazionale, mentre io sono insegnante nella scuola pubblica.
In questi mesi ci siamo attivati concretamente per raggiungere il nostro obiettivo: lui ha fatto colloqui lunghi e faticosi, e io mi sono impegnata per ottenere il riconoscimento della mia esperienza lavorativa in Francia e per conseguire altri certificati che in Italia possono dare punteggio in graduatoria docenti.
Considerando che è lui ad avere lo stipendio più alto e il posto fisso, sarei io a seguire lui, e qualunque città italiana ci andrebbe bene.
Tuttavia, benché il costo della vita sia più basso in Italia che in Francia, sappiamo già che dovremmo accettare uno stipendio inferiore (questa è l'Italia!) , ma ok siamo disposti a farlo.
Avevamo imposto però, giustamente, una soglia minima sotto il quale non accettare.
Tuttavia vedo che lui comincia a fare qualche passo indietro.
Insomma, dopo tutti questi mesi spesi in trafile in ambasciata, corsi di formazione e colloqui, lui mi chiede "e se andassimo in Germania?
" "E se andassimo in Svezia?
".
Tutti paesi in cui non potrei mai insegnare, per mancanza di titoli adeguati (ogni paese ha le sue specificità in questo campo) e di cui non conosco nemmeno la lingua.
È evidente quindi che non possa fare niente, ma io non voglio assolutamente rinunciare al mio lavoro che mi piace, e nemmeno alle miei ambizioni di carriera.
Mi ha fatto veramente infuriare questo discorso, sembra che stia pensando solo a sé stesso e alle sue ambizioni.
Lui dice che questi spostamenti sarebbero necessari per lui per migliorare la sua posizione lavorativa.
Io non sono assolutamente d'accordo con questa visione, ma siccome lo reputo un ragazzo intelligente e credo ci tenga a me, vorrei trovare il modo giusto per fargli capire la mia visione, perché secondo me non riesce proprio a mettersi nei miei panni.
Grazie a chi mi risponderà e avrà voglia di arrivare a leggere tutto questo mio papiro! : -)
[#1]
Gentile Utente,
comprenderà che non avendo dati a disposizione è difficile in questa sede poterLe fornire le indicazioni che chiede "...vorrei trovare il modo giusto per fargli capire la mia visione...", posso dirLe invece che certe volte capita, soprattutto quando vengono frustrate le proprie aspettative, di saltare immediatamente a conclusioni negative sulle condizioni di spirito del partner "...sembra che stia pensando solo a sé stesso...".
Per effetto di queste spiegazioni, il coniuge offeso può attaccare o ritirarsi, e il partner, sentendosi con ogni probabilità punito ingiustamente, ricambia, nella maggior parte dei casi, con la stessa moneta. Ha così inizio un circolo vizioso di attacco e ritorsione che può estendersi facilmente ad altri ambiti della relazione.
Interpretare in questo modo le motivazioni del partner può rivelarsi controproducente, semplicemente perché é impossibile leggere nel pensiero degli altri.
Pertanto, perché la comunicazione sia ritenuta buona non basta rendere comprensibili le proprie idee, ma occorre anche capire ciò che sta dicendo l'interlocutore.
Nella speranza di averLe fornito qualche utile spunto di riflessione
saluto cordialmente.
comprenderà che non avendo dati a disposizione è difficile in questa sede poterLe fornire le indicazioni che chiede "...vorrei trovare il modo giusto per fargli capire la mia visione...", posso dirLe invece che certe volte capita, soprattutto quando vengono frustrate le proprie aspettative, di saltare immediatamente a conclusioni negative sulle condizioni di spirito del partner "...sembra che stia pensando solo a sé stesso...".
Per effetto di queste spiegazioni, il coniuge offeso può attaccare o ritirarsi, e il partner, sentendosi con ogni probabilità punito ingiustamente, ricambia, nella maggior parte dei casi, con la stessa moneta. Ha così inizio un circolo vizioso di attacco e ritorsione che può estendersi facilmente ad altri ambiti della relazione.
Interpretare in questo modo le motivazioni del partner può rivelarsi controproducente, semplicemente perché é impossibile leggere nel pensiero degli altri.
Pertanto, perché la comunicazione sia ritenuta buona non basta rendere comprensibili le proprie idee, ma occorre anche capire ciò che sta dicendo l'interlocutore.
Nella speranza di averLe fornito qualche utile spunto di riflessione
saluto cordialmente.
Dr. Massimo Oliva
Psicologo - Psicoterapeuta
www.centrodipsicologiaclinica.com
T 099 4001472 - Taranto
[#2]
Utente
Grazie Dottore,
Effettivamente ne abbiamo riparlato e forse sono saltata a conclusioni troppo in fretta. Abbiamo discusso dei nostri progetti, e siamo sempre concordi sul voler ritornare in Italia. Lui si guarda attorno per le altre offerte, ma non mi imporrebbe mai una scelta.
In ogni caso la ringrazio tanto per il suo tempo. È sempre un piacere sfogarsi su questo portale e ricevere dei consulti di professionisti. Anche se è difficile spiegare tutto con un post, ci sono spesso degli spunti di riflessione importanti da porta vostra.
Effettivamente ne abbiamo riparlato e forse sono saltata a conclusioni troppo in fretta. Abbiamo discusso dei nostri progetti, e siamo sempre concordi sul voler ritornare in Italia. Lui si guarda attorno per le altre offerte, ma non mi imporrebbe mai una scelta.
In ogni caso la ringrazio tanto per il suo tempo. È sempre un piacere sfogarsi su questo portale e ricevere dei consulti di professionisti. Anche se è difficile spiegare tutto con un post, ci sono spesso degli spunti di riflessione importanti da porta vostra.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 705 visite dal 14/10/2021.
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