Finalmente ho il coraggio di guardarmi dentro e vedere quanto irrisolto ho. cosa posso fare?

Gentili Psicologi,
Sono una ragazza di quasi 26 anni, sono iscritta alla facoltà di Scienze motorie e sono rimasta leggermente indietro con il programma (anche se sono materie importanti come biochimica e anatomia posso darle tranquillamente, rispettando i miei tempi e impegnandomi, non mi fa paura il fatto di restare un po' indietro rispetto ai miei colleghi).

Quello che mi rende un po`irrequieta è la sensazione di essere nel posto sbagliato.
Come se avessi sbagliato università, come se avessi sbagliato anche la scelta di frequentare l`università, come se la relazione che ho con il ragazzo con cui condivido le mie giornate non sia ciò che davvero desidero, come il fatto di dover studiare e non lavorare (anche se ultimamente sto lavoricchiando 3 giorni a settimana, paga misera 35 per 8 ore di lavoro, senza contratto, senza niente).
Vorrei essere altrove, vorrei lavorare in un posto che abbia rispetto di me come lavoratrice (in passato ho lavorato appena concluso il liceo e così per circa 4 anni di fila, ma in quel periodo mi mancava molto lo studio), vorrei una vita diverso rispetto a quella che sto conducendo.
Mi spiego meglio.
Mi sono iscritta in Scienze motorie perché amo loi sport, mi piace molto l`acrobatica e sentirmi forte e sciolta, ma ho avuto delle difficoltà economiche e con la palestra in cui frequentavo prima ho chiuso in brutti rapporti e sono rimasta davvero delusa dal loro atteggiamento.
Io vorrei svolgere questa attività, cioè la pole dance, m'importa molto di altro, ma questa disciplina mi ha conquistata, è uno di quei percorsi che ho iniziato e che mi ha dato tante soddisfazioni.
Qui dove abito io non ci sono altri corsi, oltre la palestra sopracitata.
Inoltre ho una relazione con un ragazzo, ma sento che voglio chiuderla.
Ho bisogno di aprire un nuovo capitolo della mia vita, un capitolo in ui ci sia solo io e basta.
Ho sempre dato priorità ad altro (famiglia, ragazzi, amici, studio... ) .
Ad esempio ho iniziato l`università per are felici un po`anche i miei e ho cercato di conciliare pure la mia passione, ho chiestoaiuto a mio padre per certificarmi come istruttrice della disciplina sopra citata, ma con esito negativo, che io ho compreso, trattandosi di soldi e non essendo figlia unica.

Ho bisogno di ricominciare, di camminare in una nuova città per conto mio, ho bisogno di ritrovare me stessa e sento che il luogo in cui vivo mi è ostile (sia a causa di stipendi bassi 4/h, sia a causa di interessi che non riesco a soddisfare.

Cosa mi consigliereste di fare?

Come sciogliere questo nodo in cui tutti i fili sembrano intrecciarsi?

Grazie anticipatamente,
un caro saluto
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Dr. Andres Rivera Garcia Psicologo, Psicoterapeuta 173 5
Salve, grazie per aver scritto.
Aver riconosciuto che ''è in un posto sbagliato'' non è cosa da poco, anzi.
Il posto, per essere preciso, è quel luogo non geografico ma simbolico che ognuno di noi occupa nei confronti dell'altro: il ragazzo, i genitori, il lavoro, la vita.
Tralasciando magari la realtà oggettiva di un paese che non offre possibilità lavorative o non garantisce la soddisfazione del singolo, quel che più è importante qui è riconoscere che quel ''posto sbagliato'' di cui parla, non lo cambierà cambiando città.
Lei ha bisogno proprio di smarcarsi, simbolicamente, da quel posto nei confronti dell'altro e vedrà che potrà stare bene anche nel suo paese qualora intenda rimanerci o tornarci in futuro.

Un caro saluto,

Dr Rivera Garcia Andrès,
San Benedetto del Tronto
Psicologo clinico, Psicoterapeuta