Convivenza e distacco dai genitori
Buonasera dottori, sono una ragazza di 25 anni.
Da qualche mese sono andata a convivere con il mio ragazzo nella seconda casa dei suoi genitori, a pochi km dalla casa dei miei genitori.
Premetto che sono figlia unica, molto legata ai miei genitori con i quali ho sempre avuto un bellissimo rapporto.
Quando con il mio ragazzo abbiamo preso la decisione di andare a vivere insieme ero convinta del passo che stavo facendo e anche piuttosto euforica, tuttavia la prima settimana che ho passato lontana da casa non ho fatto che piangere per la mancanza dei miei genitori e della mia casa.
Il mio ragazzo in tutto questo è stato molto comprensivo anche se lui non ha provato le mie stesse emozioni in quanto ha vissuto il distacco in maniera meno devastante.
Dopo qualche settimana ho iniziato ad ambientarmi e a sentire meno la mancanza di casa e così per tutta l'estate, ma adesso mi ritrovo a provare le stesse emozioni della prima settimana di convivenza.
Mi manca tanto condividere la quotidianità con i miei genitori e mi chiedo se, quando un giorno loro saranno anziani, non rimpiangerò i momenti che non ho trascorso con loro.
Mi rendo conto che mi sto fasciando la testa prima di romperla, però provo questi momenti di estrema nostalgia che si ripercuotono anche sul mio umore.
Mi chiedo quindi se questi miei sentimenti sono "normali" o se dovrei parlarne con uno specialista.
Vi ringrazio in anticipo per la cortese attenzione
Da qualche mese sono andata a convivere con il mio ragazzo nella seconda casa dei suoi genitori, a pochi km dalla casa dei miei genitori.
Premetto che sono figlia unica, molto legata ai miei genitori con i quali ho sempre avuto un bellissimo rapporto.
Quando con il mio ragazzo abbiamo preso la decisione di andare a vivere insieme ero convinta del passo che stavo facendo e anche piuttosto euforica, tuttavia la prima settimana che ho passato lontana da casa non ho fatto che piangere per la mancanza dei miei genitori e della mia casa.
Il mio ragazzo in tutto questo è stato molto comprensivo anche se lui non ha provato le mie stesse emozioni in quanto ha vissuto il distacco in maniera meno devastante.
Dopo qualche settimana ho iniziato ad ambientarmi e a sentire meno la mancanza di casa e così per tutta l'estate, ma adesso mi ritrovo a provare le stesse emozioni della prima settimana di convivenza.
Mi manca tanto condividere la quotidianità con i miei genitori e mi chiedo se, quando un giorno loro saranno anziani, non rimpiangerò i momenti che non ho trascorso con loro.
Mi rendo conto che mi sto fasciando la testa prima di romperla, però provo questi momenti di estrema nostalgia che si ripercuotono anche sul mio umore.
Mi chiedo quindi se questi miei sentimenti sono "normali" o se dovrei parlarne con uno specialista.
Vi ringrazio in anticipo per la cortese attenzione
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Gentile Ragazza,
ciascuno reagisce soggettivamente agli eventi della propria esistenza, perciò ciò che conta non è tanto la definizione o meno di normalità di quanto le sta accadendo, quanto piuttosto il suo disagio e la sua difficoltà ad adattarsi a questa nuova situazione e a questa nuova fase della sua vita, nonostante sia già trascorso un po' di tempo.
Il suggerimento è senz'altro quello di richiedere una consulenza psicologica di persona ad uno psicologo psicoterapeuta della sua zona per farsi accompagnare in questo "salto" evolutivo e farsi aiutare a "disinnescare" pensieri ed emozioni che, se trascurati, potrebbero complicare ulteriormente la situazione e procurarle maggiore sofferenza.
Cordialità.
ciascuno reagisce soggettivamente agli eventi della propria esistenza, perciò ciò che conta non è tanto la definizione o meno di normalità di quanto le sta accadendo, quanto piuttosto il suo disagio e la sua difficoltà ad adattarsi a questa nuova situazione e a questa nuova fase della sua vita, nonostante sia già trascorso un po' di tempo.
Il suggerimento è senz'altro quello di richiedere una consulenza psicologica di persona ad uno psicologo psicoterapeuta della sua zona per farsi accompagnare in questo "salto" evolutivo e farsi aiutare a "disinnescare" pensieri ed emozioni che, se trascurati, potrebbero complicare ulteriormente la situazione e procurarle maggiore sofferenza.
Cordialità.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 4.7k visite dal 07/10/2021.
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