Ruminazione, è possibile evitarla o ridurla al minimo?

Buongiorno, vorrei chiedere se sono documentati casi di persone che sono riuscite a ridurre drasticamente la ruminazione, a fare in modo cioè che non interferisca significativamente con la vita quotidiana.
Io mi accorgo di essere poco attento e di avere difficoltà a concentrarmi in generale, spesso s'intrufolano pensieri ansiosi e ossessivi.
Personalmente credo di aver sperimentato una riduzione di questi sintomi per via farmacologica, ma ricordo che anche la combinazione migliore di farmaci mi faceva sentire sempre un po' strano: persistenza di pensieri intrusivi e di ansia mattutina, stato leggermente depresso.
Si può, migliorando il dialogo interno, con attività fisica e meditazione, ridurre drasticamente la ruminazione e rendere sopportabili gli stati d'ansia?


Avendo bisogno di un momento di stacco dal lavoro e di ricarica di energie psichiche mi sono rivolto ad una casa di cura psichiatrica dove effettuano ricoveri in day hospital di una decina di giorni, perché non esiste una struttura che faccia un lavoro analogo nell'ambito del sostegno psicologico.
Loro mi propongono una terapia farmacologica perché mi dicono "lei sta male" e perché dicono che loro sono una struttura psichiatrica.
Tuttavia io sono terrorizzato per via delle esperienze passate, anni a passare da una cura all'altra senza successo.
Vorrei trovare un'altra soluzione, avendo fatto psicoterapia per tanti tanti anni ho delle risorse da mettere in campo, ho paura del malessere psichico e voglio cercare di starne alla larga e non mi va di affidarmi a soluzioni che poi diventino esse stesse un problema: effetti collaterali, inefficacia o poca efficacia, servizio pubblico carente (il privato non mi ha dato così tanto in più rispetto al pubblico).
In più avendo l'obiettivo di cambiare lavoro penso che mi presenterei meglio ad un'eventuale visita medico lavorativa senza la gravosità di una cura psichiatrica (riuscendo però a controllare i sintomi in maniera autonoma).
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Dr. Paolo Fratagnoli Psicologo, Psicoterapeuta 28
Gentile utente,

certo che è possibile! Il ricorso alla chimica in questi casi può aiutare ma non certo risolvere. Posso sedarmi e così pensare meno ma poi, nel momento in cui tornano certi pensieri mi ritrovo nella stessa difficoltà. In realtà la chimica non agisce a livello di "come io percepisco" uno stimolo, ma solo sulle reazioni. Posso essere sedato ma se io ho paura dei cani, la vista del cane o anche solo il pensiero, attiverà in me la percezione della paura, perciò uno stato di allerta e pensieri fobici....anche se alleviati dalla sedazione.
Non tutte le psicoterapie sono uguali e in questi casi la Terapia Breve Strategica funziona molto bene (alti livelli di efficacia), in tempi brevi (efficienza) e con risultati permanenti.
Si informi su qualche terapeuta con questo orientamento e vedrà che risolverà. Più che sedati, i pensieri vanno gestiti, perché se io imparo con le giuste tecniche a gestirli, non rappresenteranno più un problema...La mente è libera e se io mi impongo di non pensare ad una cosa......finirò col pensarci maggiormente, proprio perché mi sforzo...
Spero di essere stato d'aiuto.
Paolo.

Dr. Paolo Fratagnoli psicologo-psicoterapeuta