Non riesco a liberarmi

Gentili dottori,
Mi trovo in una situazione che mi genera grande tristezza e imbarazzo.

Alcuni mesi fa ho chiesto proprio qui un consulto nel quale raccontavo di essermi innamorata di un uomo di 30 anni più grande di me, conosciuto sul lavoro, impegnato in una relazione a distanza.

Questa persona non ha mai avuto atteggiamenti chiari nei miei confronti e in sintesi, si è limitata ad avere nei miei confronti delle piccole attenzioni e a mantenere i rapporti con me con dei pretesti di natura lavorativa e un costante contatto via social media.

Ad un certo punto ho deciso di dichiarargli i miei sentimenti, ma lui si è sottratto a darmi una risposta, continuando a mantenere lo stesso identico atteggiamento di prima.

Io ho interpretato questa situazione come una sua indecisione e dopo alcuni mesi, anche grazie ai consigli ricevuti qui, gli ho chiesto di prendere una decisione netta.

Lui ha risposto di volere solo una relazione di tipo professionale e io ho interrotto totalmente i contatti, ma dopo qualche settimana lui mi ha fatto capire di provare dei sentimenti per me, ma di non volersi assolutamente imbarcare in una relazione.

Risultato, anche questa volta tutto è tornato come prima.

Io mi sento una vera stupida perché mi sento veramente legata a lui e nonostante lui mi abbia detto che non ci sarà mai altro tra di noi, non riesco a lasciarmi alle spalle i sentimenti che provo verso di lui.

Da una parte mi rendo conto che è assolutamente ridicolo che io continui a mantenere un contatto con lui solamente via sociale e lui è stato chiaro nel dirmi che non possiamo incontrarci da soli, pur avendo proposto degli incontri in compagnia di altre persone.

D'altra parte se sa bene io che cosa provo per lui e dato che la situazione si protrae da oltre un anno, perché non mi lascia stare, smette di guardare le maledette storie e mi ignora del tutto?

Non riesco in nessun modo a chiudere i contatti e sto sempre male perché penso che sto costruendo castelli in aria per una persona che per me non prova niente, per di più sulla base di semplici contatti via social media.
No riesco però più a reagire anche perché tutte le volte che ho tentato di chiudere tutto non ci sono riuscita.
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Gentile utente,

sono trascori due mesi dal consulto al quale fa riferimento.
Per come ce la racconta, Lei sembra essere in una situazione stagnante dato che scrive: ".. mi sento veramente legata a lui e nonostante lui mi abbia detto che non ci sarà mai altro tra di noi..", un lui con trent'anni più di Lei - e dunque potenzialmente saggio - ma con nessuna intenzione, come da Lei riportato.
Tutto ciò caratterizza certe forme di dipendenza affettiva (mi riferisco a Lei che ci scrive).

Dato che "non riesco a lasciarmi alle spalle i sentimenti che provo verso di lui..", scrive Lei.
cioè - come dice nel titolo - "non riesco a liberarmi",
Le suggeriamo caldamente di chiedere aiuto ad una Psicologa meglio se Psicoterapeuta.
Perchè perdere inutilmente tempo di vita prezioso, quando magari qualche altra situazione più interessante La attende?

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Utente
Utente
Buongiorno Dottoressa,
La ringrazio per la sua risposta.
Mi fa un poco paura intraprendere una psicoterapia anche perché la percepisco come qualcosa di molto faticoso a livello emotivo, ma a questo punto ammetto di non avere altre alternative perché la mia vita quotidiana risulta proprio monopolizzata dal pensiero di lui.
Purtroppo non riesco a farmi una ragione del perché una persona adulta e abituata a prendere decisioni di responsabilità che riguardano la vita degli altri pur sapendo perché gliel'ho ripetutamente detto che provo dei sentimenti per lui, continui a mantenere un atteggiamento di continuo contatto. Io gli dico che mi infastidiscono i suoi messaggi e lui molto razionalmente la smette, ma poi trova un altro canale di comunicazione e così via. Io così mi convinco che lui ci tiene a me e non riesco a distaccarmi.
L'ho persino invitato a vederci in maniera semplicemente amichevole e mi ha risposto di no, però subito aggiungendo che gli faceva piacere vederci per celebrare un evento lavorativo positivo che mi riguardava (sottintendendo, immagino, che ci dovessero essere altre persone).
La mia testa si trova a ondeggiare tra due estremi: o ammettere che lui comunque ci tenga a mantenere a tutti i costi un contatto oppure che sta solo cercando di essere gentile e di mantenere un rapporto amichevole mentre io sto gravemente travisando la realtà, circostanza che mi fa molta paura.
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Sembrerebbe che lui ci tenga a Lei. ma senza assumersene le responsabilità:
rapporto di *potere* di lui che si incastra con un rapporto di *dipendenza* da parte di Lei?

Online non è possibile fare di più per Lei, se non ipotesi basate unicamente sulle Sue parole e un orientamento ben preciso, quello già fornitoLe.

Ma poi, perchè avere paura dell'impatto emotivo di una psicoterapia?
.. paura .. maggiore dell'impatto emotivo datoLe da questa pseudo-storia che La tiene incatenata inutilmente mentre gli anni passano?
Le opportunità del Suo 'oggi' non torneranno più.
Ci pensi.

Decida di farsi aiutare, per liberarsi dall'incantesimo della bella addormentata (ricorda le fiabe classiche?).

Dott. Brunialti
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Utente
Utente
Gentile Dottoressa,
Lei pensa che il fatto che lui ci tenga senza prendersene la responsabilità denoti un sentimento di serie b o comunque non realmente forte?

Ad ogni modo, la ringrazio molto delle sue risposte comprensive ed incoraggianti. Ho seguito il suo consiglio e mi sono decisa a telefonare ad una psicoterapeuta di cui avevo il numero da qualche settimana ma che "facevo finta" di non avere tempo di contattare.
Mi è stato fissato un appuntamento questo venerdì e mi sento soddisfatta di averlo fatto e anche qualora dovesse trattarsi di dipendenza affettiva, starei comunque facendo qualcosa per migliorare.
La ringrazio ancora.
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Gentile utente,

sono molo contenta che, dopo aver scritto qui, abbia deciso di prendersi cura di sè in presenza.
Le auguro un buon percorso!
Esso rappresenterà il luogo e tempo giusti per porre anche ulteriori interrogativi.

Cari saluti.
Dott. Brunialti
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Utente
Utente
Gentili Dottori,
Riscrivo su questo consulto perché si sono verificate delle novità che mi hanno un poco turbato.
Innanzitutto, ho iniziato ad andare da circa un mese e mezzo da una psicologa, proprio come mi era stato suggerito. All'inizio e nel giro di poco, gli incontri hanno sortito un buon effetto sul mio umore e ho visto con maggiore chiarezza la mia situazione, per cui sono riuscita a capire che nei momenti di insicurezza ricercavo l'approvazione e la vicinanza dell'uomo di cui si parla in questo consulto per sviarmi in qualche modo dalla responsabilità e alla fatica di attivarmi a superarle in prima persona. Inoltre, mi sono resa conto che anche se si tratta di una persona che ha delle caratteristiche che sono davvero quelle che ho sempre cercato, con lui sarebbe molto difficile coltivare un progetto di vita per questioni legate all'età e perché lui non ha mai tenuto comportamenti realmente adeguati a soddisfare il mio bisogno e il mio concetto di amore. Così, con grande fatica e alcuni (in realtà pochi) risultati ho provato a farlo uscire un poco dai miei pensieri. Circa una settimana fa, però, come mi aveva promesso due mesi fa, mi ha invitato a cena, noi due soli a seguito di una mia promozione. Io non ho mai realmente pensato di non accettare, così Siamo andati a cena e siamo stati benissimo (addirittura fino alla chiusura del ristorante). A cena mi ha chiesto dei miei progetti, mi ha parlato dei suoi (facendo riferimento però anche alla sua compagna) e abbiamo parlato di tutto, compreso il concetto di amore. Abbiamo anche fatto riferimento a successivi incontri tra noi. Quando mi ha riaccompagnato a casa, ho avuto l'impressione che fosse agitato e forse intendesse baciarmi, ma ho evitato che succedesse perché non avevo ben chiare le sue intenzioni. Perciò gli ho chiesto conto di tutti i suoi precedenti rifiuti. Lui mi ha fatto un discorso molto confuso, o che almeno io non ho capito, ma dicendo che per me prova una stima sincera e spontanea e che teme che io sia molto fragile e possa soffrire. Io gli ho detto che non sono così fragile come sembro. Quindi l'ho ringraziato di tutto e gli ho chiesto scusa per la mia insistenza nel voler discutere la questione ma lui mi ha detto che la serata era stata così piacevole da non lasciar spazio a nulla di spiacevole. Dal giorno della cena, però, tutto è rimasto come prima. Non si sono intensificare, né estese le comunicazioni. Nel frattempo la mia psicologa ha dovuto interrompere gli incontri a causa di una gravidanza difficile e io adesso mi sento persa.
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Utente
Utente
In particolare, continua a farmi stare molto male questa differenza tra quello che lui mi dice e quello che fa o comunque la percezione che ho dei suoi comportamenti.
Io penso che se non si ha un sentimento per una persona non si dice che si vuole un rapporto solo professionale per poi invitarla a cena e dopo invitata a cena, non si dice che si prova solo stima, per poi precisare che si è trattato di una serata tanto piacevole da non lasciare spazio ad altro.
Ho provato a dirglielo ma lui mi ha detto che devo mettere da parte le mie interpretazione e quando io ho concluso dicendo che mi era sbagliato e avevo interpretato male i suoi comportamenti mi ha risposto che "tutti interpretiamo" e che i sentimenti come l'amore non hanno una definizione universale. È anche vero che lui mi parlato pure di altre sue amiche con cui esce e che trova essere intelligenti e belle, la cosa mi ha infastidita ma mi ha anche fatto pensare "se hai altre amiche e conosci i miei sentimenti, passa il tempo con loro, non con me!".
Altro fatto è che lui decanta spesso la bellezza di altre donne, fa spesso complimenti, mentre su di me non ha mai fatto alcun riferimento alla bellezza, per cui ho pensato anche che ci sia una carenza di attrazione fisica e che se fossi stata più carina, magari le cose sarebbero andate diversamente.
Anche se so che non ci sono le condizioni di una relazione progettuale, ho comunque una gran voglia di approfondire il rapporto con lui, di conoscerlo meglio, ma mi sento molto ferita da tutta la situazione.
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Gentile utente,

dopo due mesi Lei ci ricontatta per dirci che:
"..Anche se so che non ci sono le condizioni di una relazione progettuale, ho comunque una gran voglia di approfondire il rapporto con lui, di conoscerlo meglio, ma mi sento molto ferita da tutta la situazione."

E' un po' che Lei "sta approfondendo", ma non sembra prendere atto dei comportamenti di lui.
I comportamenti - non solo le parole - parlano. Tenga conto che "..Dal giorno della cena, però, tutto è rimasto come prima.": ripeto, i comportamenti parlano.

Che dirLe di più, rispetto al consulto di parecchi mesi fa, quando ci diceva: "Mi sono dichiarata, ma lui, senza darmi alcuna risposta, continua a tenere un comportamento ambiguo"?
Il problema sembra essere Suo, riassunto nel titolo del consulto: "Non riesco a liberarmi".

Dott. Brunialti
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Utente
Utente
Gentile dottoressa,
La ringrazio ancora per la sua risposta.
Nel suo caso però i comportamenti non sono molto chiari, a differenza delle parole che sembrano nettamente contrarie a una relazione. È stato lui a richiamarmi per invitarmi a cena, peraltro ben due volte, dato che la prima volta, anche grazie alle riflessioni che mi ha fatto fare la psicologa dove stavo andando, avevo tenuto il tutto sul vago ed evitato di accettare, anche un po' pensando che lui me lo avesse proposto solo "per dire". È stato lui a richiamarmi una seconda volta con tanto di proposta del posto dove andare.
Però, se ho ben capito lei intende che il problema è mio perché mi devo distaccare dai comportamenti (e le parole) di lui e prendere atto che qualsiasi cosa faccia i passi avanti sono praticamente inesistenti?