Sessualità non vissuta personalmente
Buongiorno,
Scrivo per illustrare brevemente la mia situazione che, come da oggetto, riguarda un rapporto con la sessualità insieme al partner vissuta in modo per me insoddisfacente e frustrante.
Ho 27 anni e conosco da tre anni un uomo più grande di me, sulla quarantina, con il quale avevo avuto un rapporto di natura confidenziale, poi amicale e infine sentimentale, fino a che di recente abbiamo scelto di condividere esperienze sessuali (non ancora concretizzate) svincolate da impegno amoroso.
La cosa che mi turba in questo contesto è che, sebbene questa persona abbia sempre manifestato forte desiderio e attrazione fisica nei miei confronti, non solo li ha espressi in maniera del tutto indelicata (spesso, contro la mia volontà, è arrivato ad offendermi perché non desideravo le stesse cose che voleva lui), ma non ha MAI realizzato concretamente l'atto sessuale con me.
Non solo: il desiderio e l'eccitazione sono ricercati da lui esclusivamente tramite mie fotografie intime, che per un periodo sono risultate per me anche un piacevole mezzo per scoprirsi, ma dopo un po' mi hanno fatta sentire insoddisfatta e "oggettiifcata" (non per altro, ma desidero un rapporto sessuale reale in cui si abbia rispetto anche del mio piacere).
Quest'uomo, inoltre, mi ha sempre richiesto di voler praticare sesso anale, mai quello vaginale, quando io avevo detto più volte che provo molto piacere con il secondo.
Richiede spesso, senza ovviamente che la cosa sia messa in pratica, sesso orale, ma non ha mai manifestato il desiderio di praticarlo a me.
Tutta la sessualità in questo rapporto è autocentrata sui suoi desideri, virtuale, svincolata da ogni reale possibilità di vivere fisicamente la cosa e tutto questo mi ha creato enorme frustrazione e mancanza di autostima.
Da più di 5 mesi questa persona insiste per vederci, ma non è mai accaduto.
Quando ogni tanto uscivamo lo scorso anno, era capitato di avere momenti di intimità, ma senza rapporti sessuali, e la cosa mi crea disagio.
Prima non ci avevo fatto molto caso convinta che fosse una fase e che forse si sentisse in imbarazzo con una donna più giovane, ma ho capito che non è così e che sottostanno altre cause a me ignote.
Ho cercato di affrontare la questione ma non ho ricevuto risposte, se non chiusure e offese relative al fatto che io sono una "seccatura" o un "peso" per voler parlare di queste cose.
Ho il sospetto che questa persona viva la sessualità ad un livello molto influenzato da abuso di pornografia (non lo so per certo, ma certi atteggiamenti o richieste, nonché l'evitamento del sesso reale, mi portano a pensare questo), o comunque di sesso virtuale.
Il problema è che mi sento molto insicura di me stessa a causa di questo rapporto, che non desidero chiudere subito, e mi sento frustrata soprattutto per non avere spiegazioni.
Scrivo per illustrare brevemente la mia situazione che, come da oggetto, riguarda un rapporto con la sessualità insieme al partner vissuta in modo per me insoddisfacente e frustrante.
Ho 27 anni e conosco da tre anni un uomo più grande di me, sulla quarantina, con il quale avevo avuto un rapporto di natura confidenziale, poi amicale e infine sentimentale, fino a che di recente abbiamo scelto di condividere esperienze sessuali (non ancora concretizzate) svincolate da impegno amoroso.
La cosa che mi turba in questo contesto è che, sebbene questa persona abbia sempre manifestato forte desiderio e attrazione fisica nei miei confronti, non solo li ha espressi in maniera del tutto indelicata (spesso, contro la mia volontà, è arrivato ad offendermi perché non desideravo le stesse cose che voleva lui), ma non ha MAI realizzato concretamente l'atto sessuale con me.
Non solo: il desiderio e l'eccitazione sono ricercati da lui esclusivamente tramite mie fotografie intime, che per un periodo sono risultate per me anche un piacevole mezzo per scoprirsi, ma dopo un po' mi hanno fatta sentire insoddisfatta e "oggettiifcata" (non per altro, ma desidero un rapporto sessuale reale in cui si abbia rispetto anche del mio piacere).
Quest'uomo, inoltre, mi ha sempre richiesto di voler praticare sesso anale, mai quello vaginale, quando io avevo detto più volte che provo molto piacere con il secondo.
Richiede spesso, senza ovviamente che la cosa sia messa in pratica, sesso orale, ma non ha mai manifestato il desiderio di praticarlo a me.
Tutta la sessualità in questo rapporto è autocentrata sui suoi desideri, virtuale, svincolata da ogni reale possibilità di vivere fisicamente la cosa e tutto questo mi ha creato enorme frustrazione e mancanza di autostima.
Da più di 5 mesi questa persona insiste per vederci, ma non è mai accaduto.
Quando ogni tanto uscivamo lo scorso anno, era capitato di avere momenti di intimità, ma senza rapporti sessuali, e la cosa mi crea disagio.
Prima non ci avevo fatto molto caso convinta che fosse una fase e che forse si sentisse in imbarazzo con una donna più giovane, ma ho capito che non è così e che sottostanno altre cause a me ignote.
Ho cercato di affrontare la questione ma non ho ricevuto risposte, se non chiusure e offese relative al fatto che io sono una "seccatura" o un "peso" per voler parlare di queste cose.
Ho il sospetto che questa persona viva la sessualità ad un livello molto influenzato da abuso di pornografia (non lo so per certo, ma certi atteggiamenti o richieste, nonché l'evitamento del sesso reale, mi portano a pensare questo), o comunque di sesso virtuale.
Il problema è che mi sento molto insicura di me stessa a causa di questo rapporto, che non desidero chiudere subito, e mi sento frustrata soprattutto per non avere spiegazioni.
[#1]
Gentile utente,
ci scrive che "..mi sento frustrata soprattutto per non avere spiegazioni."
Rifletta sul fatto che talvolta si temporeggia nell'attesa di ottenere quelle "spiegazioni" che non arriveranno mai.
Le "spiegazioni" stanno nei comportamenti stessi dell'altro, non crede?
Cos'altro aspettare? I comportamenti parlano già di per sè.
Dott. Brunialti
ci scrive che "..mi sento frustrata soprattutto per non avere spiegazioni."
Rifletta sul fatto che talvolta si temporeggia nell'attesa di ottenere quelle "spiegazioni" che non arriveranno mai.
Le "spiegazioni" stanno nei comportamenti stessi dell'altro, non crede?
Cos'altro aspettare? I comportamenti parlano già di per sè.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Utente
Gentile dottoressa,
Grazie per la sua cortese risposta. Concorda con quanto dice, ma non so se sono io ad essere esagerata/sbagliata a pensare che questa persona manifesti dei disturbi e delle difficoltà oggettive, o se in realtà si tratti di un profilo che esibisce una sessualità fortemente, come dire, "egocentrica". Forse sarà un profilo diffuso e comune, ma in tutto ciò sento di essere io quella che è in difetto, e che magari non è capace di accettare una manifestazione del genere della sessualità di coppia.
Grazie per la sua cortese risposta. Concorda con quanto dice, ma non so se sono io ad essere esagerata/sbagliata a pensare che questa persona manifesti dei disturbi e delle difficoltà oggettive, o se in realtà si tratti di un profilo che esibisce una sessualità fortemente, come dire, "egocentrica". Forse sarà un profilo diffuso e comune, ma in tutto ciò sento di essere io quella che è in difetto, e che magari non è capace di accettare una manifestazione del genere della sessualità di coppia.
[#3]
Gentile utente,
Che abbia disturbi oppure tratti egocentrici, questa persona (non questo profilo) - a quanto Lei ci riferisce - non sembra in grado ne’ di dialogare, ne’ di negoziare comportamenti sessuali condivisi in quanti piacevoli per entrambi.
Il Suo attendere spiegazioni è probabilmente da far risalire al Suo sentirsi inadeguata, all’attribuire purtroppo a se stessa le responsabilità in quanto persona in difetto .
Le consiglio vivamente un percorso psicologico individuale che La porti ad una maggiore consapevolezza di se’ come persona, ma anche dei Suoi desideri affettivi e sessuali. Riuscirà così a dribblare il rischio della dipendenza dall’altro.
Dott. Brunialti
Che abbia disturbi oppure tratti egocentrici, questa persona (non questo profilo) - a quanto Lei ci riferisce - non sembra in grado ne’ di dialogare, ne’ di negoziare comportamenti sessuali condivisi in quanti piacevoli per entrambi.
Il Suo attendere spiegazioni è probabilmente da far risalire al Suo sentirsi inadeguata, all’attribuire purtroppo a se stessa le responsabilità in quanto persona in difetto .
Le consiglio vivamente un percorso psicologico individuale che La porti ad una maggiore consapevolezza di se’ come persona, ma anche dei Suoi desideri affettivi e sessuali. Riuscirà così a dribblare il rischio della dipendenza dall’altro.
Dott. Brunialti
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.4k visite dal 03/10/2021.
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