4 anni di fidanzamento ma non riusciamo quasi mai a avere rapporti sessuali

La nostra storia chiaramente non si è mai riuscita a basare su una buona intimità.
All’inizio non gli piacevo ma nemmeno come una botta e via.
La prima volta (che era anche la mia prima volta sul serio) è stata bruttissima.
Lui non è riuscito a venire e per migliorare la situazione mi ha detto di girarmi sdraiata su una scomodissima auto, e niente nemmeno lì riuscì.
Da lì in poi è andata più o meno sempre così, sono 4 anni che stiamo insieme e mi sono sentita rifiutata talmente tante volte che ormai non le conto nemmeno più.
Nonostante io fossi sempre lì ad aspettarlo, lo baciai un giorno che aveva sul telefono e sul suo pc più si 2000 foto di ragazze della mia città semi nude che mettevano sui social.
A me quando aveva e ha problemi nell’irrigidirsi mi dice sempre che è stanco o troppo pensieroso.
Quando scoprii delle foto lo lasciai perché me la presi molto ovviamente.
Con me non funzionava ma con tutte le altre a quanto pare si.
Dopo un po’ di mesi di esserci sentiti si e no, decidiamo di riprovarci... ancora stiamo insieme ma quel problema c’è sempre, a lui non piaccio proprio sotto quel punto di vista.
Per il resto la nostra relazione va bene, anzi forse lui sembra addirittura più innamorato di me con il passare del tempo.
Per me è stato il contrario, ero molto presa all’inizio ma ora sta scemando tutto... forse anche per colpa di questo problema?
Ho iniziato a guardare porno e troppe volte ormai ripenso e sogno di farlo con altri ragazzi tra cui un mio ex con cui sotto quel punto di vista non c’erano mai problemi.
A volte mi chiedo come sia possibile che il mio ragazzo mi ami se quello che facciamo alla fine è tenerci compagnia e essere amici.
Io non vorrei un giorno sposare una persona con cui sarei riuscita a esserci solo amica.
Per questo non riesco a smettere di pensare al mio ex.
Con lui tutto il resto andava male ma, anche se non abbiamo avuto un rapporto completo, ci stuzzicavamo sempre e facevamo tantissimi preliminari... era tutto molto più eccitante.
Ora la sessualità mi sta quasi iniziando a mettere ansia o comunque non mi piace con il mio ragazzo.
Se non ho ansia mi eccito tantissimo anche pensando al mio ragazzo ma so che non sono ricambiata quindi cerco di pensare ad altro e mi immagino di essere con i suoi amici o con delle ragazze o più ragazzi insieme.
Pratico tantissimo autoerotismo per sopprimere le mie voglie che tanto so che all’interno della mia relazione sono solo un peso.
Grazie per chi mi aiuterà.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.2k 193
Gentile utente,
lei chiede di essere aiutata, ma non ci dice precisamente in cosa.
Tutta la sua email è poco chiara e ha delle parti incomprensibili. Per esempio cosa vuol dire: "Nonostante io fossi sempre lì ad aspettarlo, lo baciai un giorno che aveva sul telefono e sul suo pc più si 2000 foto di ragazze della mia città semi nude che mettevano sui social"? Frase contraddetta poche righe dopo dalle parole: "Quando scoprii delle foto lo lasciai perché me la presi molto ovviamente".
Ma insomma, lo baciò o lo lasciò? Non ritiene opportuno, chiedendo un consulto a degli specialisti, rileggere e correggere il suo scritto? Se pretende di essere compresa da estranei anche non esprimendosi chiaramente, non le sorge il dubbio di fare lo stesso errore anche con il suo ragazzo?
Addirittura, nella scheda identificativa lei si dichiara maschio, ma poi parla di sé al femminile.
Come risponderle, se non sappiamo nemmeno se lei è un uomo gay, un trans, o una donna eterosessuale che però sbaglia nel compilare una scheda e ha sbagliato ancora di più nel creare un legame di coppia?
Infatti risulta incomprensibile cosa lei si aspetti dalla relazione di cui scrive.
In base alle sue parole, da anni lei sta con un ragazzo che fin dal primo rapporto le ha offerto un'esperienza "bruttissima". Inoltre "All’inizio non gli piacevo ma nemmeno come una botta e via". E questo non era solo l'inizio, ma l'intera relazione: "Da lì in poi è andata più o meno sempre così, sono 4 anni che stiamo insieme e mi sono sentita rifiutata talmente tante volte che ormai non le conto nemmeno più". E poco dopo: "a lui non piaccio proprio sotto quel punto di vista".
Allora ci si chiede se lei sia innamoratissima, per giustificare la tortura che si autoinfligge.
Non sembra, infatti scrive: "ero molto presa all’inizio ma ora sta scemando tutto"; "Ora la sessualità mi sta quasi iniziando a mettere ansia o comunque non mi piace con il mio ragazzo"; "Pratico tantissimo autoerotismo per sopprimere le mie voglie che tanto so che all’interno della mia relazione sono solo un peso".
Ed eccoci alle frasi più significative: "A volte mi chiedo come sia possibile che il mio ragazzo mi ami se quello che facciamo alla fine è tenerci compagnia e essere amici. Io non vorrei un giorno sposare una persona con cui sarei riuscita a esserci solo amica".
Ma cara ragazza (o ragazzo), perché ha iniziato e portato avanti questo rapporto, quando era chiaro da subito che si trattava forse di un'amicizia, ma comunque di una storia senza sesso, ad erotismo zero?
Il primo aiuto deve darselo lei stessa/o, rispondendo a questa domanda.
Se vorrà chiarire tutti questi punti oscuri, forse potremo aiutarla.
Buone cose.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

[#2]
Utente
Utente
Salve dottoressa,
la ringrazio per la risposta al consulto, nonostante il suo tono un po’ provocatorio, spero voluto a fin di bene.
Sono una ragazza, quando nel consulto ho scritto baciai in realtà volevo scrivere lasciai , non mi sono accorta di questo errore.
In ogni caso, sto passando degli anni di relazione belli con il mio ragazzo, purtroppo fin dall’inizio abbiamo avuto problemi nella sfera sessuale. Il resto della nostra storia è bella, è una relazione molto dolce e facciamo progetti per una vita insieme, ci capiamo in tantissime cose e mi regala molte emozioni positive. Il motivo per cui siamo rimasti insieme, per rispondere alla sua domanda finale, è che ci sono più cose positive che negative oltre che un amore sincero. Nonostante ciò, provo una grande frustrazione nell’avere con lui un’intimità così complicata. Vorremmo entrambi che andasse meglio ma appena succede che un rapporto sessuale non va bene, entriamo entrambi in crisi, litighiamo e ci stacchiamo.
Non saprei da dove iniziare per risolvere questa cosa, anche perché non riesco a capire dove sia il problema, se sono io o se è lui o se entrambi non funzioniamo, ma se non funzioniamo poi questa mancata intimità non potrebbe distruggerci come coppia?
Per entrambi è importante questa sfera nella nostra vita individuale.
Grazie, spero di essere stata più chiara dell’ultima volta.
Un saluto,
Giulia
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.2k 193
Gentile utente,
intanto ha fatto bene a correggere la sua scheda personale: ora chi le risponde sa di parlare con una ragazza.
Da parte mia non c'era alcuna intenzione provocatoria. Sottolineavo soltanto la sua confusione tra diversi tipi di relazione, che in questa sua seconda email si accentua.
Infatti lei parla di "relazione bella con il mio ragazzo", scrive: "facciamo progetti per una vita insieme, ci capiamo in tantissime cose e mi regala molte emozioni positive".
Ma che tipo di relazione vivete? Quali emozioni positive vi scambiate?
Inutile ripetere che nella prima email lei ha parlato di un mancato interesse erotico che dura da quattro anni e che almeno da parte del suo ragazzo è così fin dall'inizio: "a lui non piaccio proprio sotto quel punto di vista".
Tale situazione ha coinvolto anche lei, fino a scrivere: "Pratico tantissimo autoerotismo per sopprimere le mie voglie che tanto so che all’interno della mia relazione sono solo un peso".
In che senso, dunque, dice che siete una coppia? Non ci vuole lo psicologo per sapere che una coppia nasce dall'attrazione reciproca, e che quello che chiamiamo "amore", nella coppia, è la sublimazione di una complessa alchimia ormonale.
Lei potrà obiettare che in diversi periodi storici, per esempio nell'Ottocento, o in epoca biblica, quando la condizione femminile era del tutto subordinata, la coppia si formava per interessi economici, ed erano i genitori o gli anziani del villaggio ad unire due persone di sesso diverso perché si riproducessero e dessero continuità alla proprietà delle terre, escludendo dal matrimonio l'amore e concedendo al solo maschio il piacere sessuale, con la pratica del concubinaggio o la frequentazione di prostitute. Sempre nell'Ottocento, le signore borghesi si concedevano anche l'amore, ma esclusivamente con gli amanti.
Oggi però le donne sono libere e ritengono di avere diritti uguali a quelli degli uomini.
Dunque non si capisce perché sceglie proprio un uomo a cui lei non piace, che sul PC e sul telefono ha "2000 foto di ragazze della mia città semi nude" (sono parole sue) mentre con lei "ha problemi nell’irrigidirsi", ossia non arriva nemmeno all'erezione. Scrive: "Con me non funzionava ma con tutte le altre a quanto pare si".
Dunque perché sceglie proprio lui? Tradurre una simile assenza di attrazione in una relazione d'amore, a meno che non ci sia dietro qualche altro interesse (paura fobica della solitudine, per esempio) sembrerebbe impossibile.
Dalla vostra affinità poteva nascere un'amicizia fraterna, tanto più solida perché non rovinata dalla passione e dalla gelosia; ma farne per forza, in maniera innaturale, una storia d'amore, è una continua ferita che infliggete al vostro erotismo e alla vostra autostima.
Per farle un esempio, è come se un adolescente, per provare la propria capacità seduttiva, scrivesse messaggi, dicesse parole d'amore a abbracciasse appassionatamente un albero del parco.
Questi sono i casi in cui non potrebbe essere utile uno psicologo sessuologo. Piuttosto il colloquio con uno specialista delle relazioni potrebbe mettere in chiaro molte cose.
Auguri.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com