Riduzione desiderio sessuale del partner
Buonasera.
Sono un uomo di 46 anni, ho una compagna coetanea da circa 3 anni con la quale convivo da 12 mesi.
Premesso che i rapporti sessuali tra noi pur essendo intensi non sono mai stati molto frequenti (la media di 6 o 7 al mese nei primi 18 mesi) ho notato che negli ultimi 6 mesi la frequenza dei rapporti di coppia è scesa poiché lei spesso non ha molta voglia.
Siamo arrivati a 4 o 5 al mese.
Lei ha un bambino di 10 anni figlio unico che le assorbe molta energia e tempo soprattutto nei mesi non estivi (compiti, attività sportive) ed inoltre lavoriamo tutti e due sui turni notti e fine settimana compresi anche se in ospedali diversi per cui i momenti in cui stiamo soli si riducono notevolmente.
La cosa che mi fa stare male è che spesso devo insistere io o chiedere io di avere momenti di intimità.
Inoltre in almeno la metà dei rapporti non la vedo granché partecipe almeno nei momenti iniziali.
Lei sostiene che il problema non sussiste perché dice che fisiologicamente rispetto ad altre donne il desiderio spontaneo le venga soltanto dopo 10 - 14 giorni e che ognuno ha il suo desiderio fisiologico.
(nel senso che lei da sempre sostiene di non essere mai stata particolarmente passionale) A me sembra strano che una donna ancora giovane non abbia già dopo 4 o 5 giorni di astinenza il desiderio di farlo.
È molto affettuosa nei miei confronti ma quando approccio un contatto sessuale prima dei 7 - 8 giorni di astinenza si esprime con un rifiuto o nella migliore delle ipotesi risulta poco partecipe dicendo di essere stressata per il lavoro e gli impegni di mamma.
Solo se passa un certo tempo mediamente 8 - 10 giorni risulta gradire l'invito.
È una cosa di cui ne soffro perché penso che il calo del desiderio sia verso di me come persona e non ridotto in genere.
anche se lei dice di no; Infatti ricordo che i primi tempi non era così ma molto più entusiasta.
A me 8 giorni mi sembrano un eternità soprattutto quando hai davanti una donna che ti attrae fisicamente.
Come posso fare per risolvere il problema?.
Si può parlare di calo del desiderio?
Si può migliorare la situazione?
È possibile che non sia mai stata attratta abbastanza da me?
È verosimile che possa avere in mente qualcun altro reale o immaginario?
La cosa strana è che lei mi cerca e mi coinvolge in tutte le sue attività di madre e si confida con me di tutte le sue preoccupazioni ma poi arrivati al dunque... Ringrazio anticipatamente dell'eventuale gradita risposta
Sono un uomo di 46 anni, ho una compagna coetanea da circa 3 anni con la quale convivo da 12 mesi.
Premesso che i rapporti sessuali tra noi pur essendo intensi non sono mai stati molto frequenti (la media di 6 o 7 al mese nei primi 18 mesi) ho notato che negli ultimi 6 mesi la frequenza dei rapporti di coppia è scesa poiché lei spesso non ha molta voglia.
Siamo arrivati a 4 o 5 al mese.
Lei ha un bambino di 10 anni figlio unico che le assorbe molta energia e tempo soprattutto nei mesi non estivi (compiti, attività sportive) ed inoltre lavoriamo tutti e due sui turni notti e fine settimana compresi anche se in ospedali diversi per cui i momenti in cui stiamo soli si riducono notevolmente.
La cosa che mi fa stare male è che spesso devo insistere io o chiedere io di avere momenti di intimità.
Inoltre in almeno la metà dei rapporti non la vedo granché partecipe almeno nei momenti iniziali.
Lei sostiene che il problema non sussiste perché dice che fisiologicamente rispetto ad altre donne il desiderio spontaneo le venga soltanto dopo 10 - 14 giorni e che ognuno ha il suo desiderio fisiologico.
(nel senso che lei da sempre sostiene di non essere mai stata particolarmente passionale) A me sembra strano che una donna ancora giovane non abbia già dopo 4 o 5 giorni di astinenza il desiderio di farlo.
È molto affettuosa nei miei confronti ma quando approccio un contatto sessuale prima dei 7 - 8 giorni di astinenza si esprime con un rifiuto o nella migliore delle ipotesi risulta poco partecipe dicendo di essere stressata per il lavoro e gli impegni di mamma.
Solo se passa un certo tempo mediamente 8 - 10 giorni risulta gradire l'invito.
È una cosa di cui ne soffro perché penso che il calo del desiderio sia verso di me come persona e non ridotto in genere.
anche se lei dice di no; Infatti ricordo che i primi tempi non era così ma molto più entusiasta.
A me 8 giorni mi sembrano un eternità soprattutto quando hai davanti una donna che ti attrae fisicamente.
Come posso fare per risolvere il problema?.
Si può parlare di calo del desiderio?
Si può migliorare la situazione?
È possibile che non sia mai stata attratta abbastanza da me?
È verosimile che possa avere in mente qualcun altro reale o immaginario?
La cosa strana è che lei mi cerca e mi coinvolge in tutte le sue attività di madre e si confida con me di tutte le sue preoccupazioni ma poi arrivati al dunque... Ringrazio anticipatamente dell'eventuale gradita risposta
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Gentilissimo
Si dice che gli uomini normalmente hanno un desiderio sessuale più alto delle donne e non necessariamente connesso agli aspetti relazionali. Ma ci sono molte eccezioni in proposito, Ciò che é certo è che sentirsi desiderati, avere incontri sessuali inaspettati senza le cadenze che lei indica, avere una buona comunicazione intima, rende il rapporto di coppia decisamente più soddisfacente. Il rifiuto normalmente viene invece vissuto come una offesa. Nel suo caso la sua compagna sembra sovrapporre aspetti fisici di stanchezza e aspetti psichici di una struttura caratteriale di questo tipo. Al di là delle motivazioni è però importante trovare obiettivi condivisi, per scoprire magari che entrambe volete la stessa cosa e utilizzate linguaggi diversi. Una maggiore intimità,una comunicazione più aperta e la ricerca di obiettivi comuni sono aspetti fondamentali. Detto questo non dimentichi che una persona prova sensazioni piacevoli soltanto quando è nello stato d’animo giusto. Quindi è su questo che bisogna cercare le risposte non sull’atto sessuale in sé.
Rifletta su ciò che le ho detto ed eventualmente provate a fare qualche seduta di coppia.
Si dice che gli uomini normalmente hanno un desiderio sessuale più alto delle donne e non necessariamente connesso agli aspetti relazionali. Ma ci sono molte eccezioni in proposito, Ciò che é certo è che sentirsi desiderati, avere incontri sessuali inaspettati senza le cadenze che lei indica, avere una buona comunicazione intima, rende il rapporto di coppia decisamente più soddisfacente. Il rifiuto normalmente viene invece vissuto come una offesa. Nel suo caso la sua compagna sembra sovrapporre aspetti fisici di stanchezza e aspetti psichici di una struttura caratteriale di questo tipo. Al di là delle motivazioni è però importante trovare obiettivi condivisi, per scoprire magari che entrambe volete la stessa cosa e utilizzate linguaggi diversi. Una maggiore intimità,una comunicazione più aperta e la ricerca di obiettivi comuni sono aspetti fondamentali. Detto questo non dimentichi che una persona prova sensazioni piacevoli soltanto quando è nello stato d’animo giusto. Quindi è su questo che bisogna cercare le risposte non sull’atto sessuale in sé.
Rifletta su ciò che le ho detto ed eventualmente provate a fare qualche seduta di coppia.
Paola Dei: Psicologo Psicoterapeuta
Didatta Associato FISIG Perfezionata in criminologia
Docente in Psicologia dell’Arte (IGKGH-DGKGTH-CH)
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Utente
Dott.ssa la ringrazio della veloce ed esaustiva risposta. Quello che volevo chiederle però è capire se c'è un modo per stimolare ed aumentare il desiderio nei miei confronti. A me ad esempio basta vederla un po' spogliata per desiderarla ancora di più. Ad esempio potrebbe essere utile con la complicità di qualche collega farla un po' ingelosire? Oppure potrebbe essere utile negarmi per qualche tempo sessualmente? Oppure non avere atteggiamenti anche non sessuali scontati? Oppure farle capire che la desidero e poi tirarmi indietro improvvisamente poco prima di farlo? Oppure ancora mancare delle ore rendendomi irreperibile? Possono essere utili integratori a base di maca? Perché io ho la sensazione che il fatto di esserci sempre mi possa far apparire scontato e prevedibile. La ringrazio nuovamente per la disponibilità.
[#3]
Gentilissimo
Questi piccoli stratagemmi non hanno valenza psicologica. Quello che è importante, è trovare una intesa e una complicità che vi permetta di perseguire obiettivi condivisi, come le ho detto. Poi, può corteggiarla di nuovo, illuminare di cose nuove la storia con piccole sorprese, una cena fuori all’improvviso, il regalo di un abito che alla sua compagna può piacere. Rinvigorire la storia è sempre salutare come tornare ad una nuova luna di miele. E poi se vuole lègga qualche libro anche sul tantrismo, di cui molti sessuologi occidentali riconoscono la validità.
E infine, qualora non riuscisse nei suoi propositi, ci siamo noi psicoterapeuti, per qualche seduta di sostegno. Sono certa che può farcela a trovare l’intimità giusta.
Questi piccoli stratagemmi non hanno valenza psicologica. Quello che è importante, è trovare una intesa e una complicità che vi permetta di perseguire obiettivi condivisi, come le ho detto. Poi, può corteggiarla di nuovo, illuminare di cose nuove la storia con piccole sorprese, una cena fuori all’improvviso, il regalo di un abito che alla sua compagna può piacere. Rinvigorire la storia è sempre salutare come tornare ad una nuova luna di miele. E poi se vuole lègga qualche libro anche sul tantrismo, di cui molti sessuologi occidentali riconoscono la validità.
E infine, qualora non riuscisse nei suoi propositi, ci siamo noi psicoterapeuti, per qualche seduta di sostegno. Sono certa che può farcela a trovare l’intimità giusta.
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Utente
Gentilissima d. Ssa ho seguito i suoi consigli. Ho provato in tutti i modi rimane sempre la cadenza dei 7 - 8 giorni ma io penso che il problema risieda nella convivenza. Nel mio caso come si dice Nemo profeta in patria. Vuol dire che sono carta conosciuta. Quindi mettere a nudo le mie debolezze le mie paure, i miei sentimenti non fa altro che allontanarla molto di più sessualmente. In più meno rapporti sessuali abbiamo e meno mi sento valorizzato. A nulla servono le belle e dolci parole della mia compagna se poi a livello sessuale si nega o lo fa giusto per.. A chiacchiere sarei il compagno migliore... Inoltre le ho anche proposto una terapia di coppia ma lei non è d'accordo a venire. Dice che dei problemi ne basta parlare(dice che bisogna collaborare di più a casa
le solite cose etc. Etc) ma il risultato è sempre lo stesso. Inoltre una cosa che mi ha fatto andare veramente in bestia è dice che non sopporta il mio russamento. (mi ha persino ripreso col cellulare) cosa che ha scatenato un litigio perché lei lo ha conservato per parecchi giorni sul cellulare ed io l'ho accusata di farlo vedere ai colleghi suoi. Insomma meno si fa sesso e più nascono tensioni. Sono 3 anni che stiamo insieme ed 1 che conviviamo. Forse è meglio non aver mai affrontato questa convivenza;puo' essere che a quest'ora eravamo d'amore e d'accordo. Lei come la vede?
le solite cose etc. Etc) ma il risultato è sempre lo stesso. Inoltre una cosa che mi ha fatto andare veramente in bestia è dice che non sopporta il mio russamento. (mi ha persino ripreso col cellulare) cosa che ha scatenato un litigio perché lei lo ha conservato per parecchi giorni sul cellulare ed io l'ho accusata di farlo vedere ai colleghi suoi. Insomma meno si fa sesso e più nascono tensioni. Sono 3 anni che stiamo insieme ed 1 che conviviamo. Forse è meglio non aver mai affrontato questa convivenza;puo' essere che a quest'ora eravamo d'amore e d'accordo. Lei come la vede?
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Gentilissimo
Da quanto lei scrive ciò che la fa stare male è soprattutto la sensazione di non sentirsi desiderato, anzi, in certe situazioni,anche poco apprezzato. Se lei avesse una buona autostima di sè, di fronte a queste modalità di comportamento, farebbe probabilmente un sorriso, studierebbe altri modi per fare avances, prenderebbe in giro teneramente la ragazza per altre cose. Ma lei sembra essere portatore di una insicurezza di fondo che, davanti al comportamento dell’altra, si rattrista, si sente escluso, fragile, non compreso.
In questi casi é importantissimo rafforzare la propria autostima e poi cercare di comprendere veramente se fra di voi c’é sintonia fisica ed emotiva.
Da quanto lei scrive ciò che la fa stare male è soprattutto la sensazione di non sentirsi desiderato, anzi, in certe situazioni,anche poco apprezzato. Se lei avesse una buona autostima di sè, di fronte a queste modalità di comportamento, farebbe probabilmente un sorriso, studierebbe altri modi per fare avances, prenderebbe in giro teneramente la ragazza per altre cose. Ma lei sembra essere portatore di una insicurezza di fondo che, davanti al comportamento dell’altra, si rattrista, si sente escluso, fragile, non compreso.
In questi casi é importantissimo rafforzare la propria autostima e poi cercare di comprendere veramente se fra di voi c’é sintonia fisica ed emotiva.
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Utente
Gentile d. Ssa la ringrazio per i preziosi consigli;ho riflettuto su queste cose che mi ha detto però io devo dire che mi sento molto apprezzato e stimato dai colleghi, dagli amici, e dall'altro sesso(alcune valide occasioni mi sono capitate a cui ovviamente non ho dato modo). Il problema è che io vedo la mia compagna molto concentrata su se stessa e sul figlio, direi h24. Non riesce?! a trovare 3 ore 1 volta a settimana da dedicare a noi. Non chiede quasi mai come è andata la notte in ospedale (io lavoro come anestesista rianimatore). Insomma molto presa dalle sue cose. Quello che noto è che prima aveva più attenzioni per la coppia ed anche più Tempo. A proposito del russare questo determina il fatto di non dormire insieme. Nel senso che mi invita dopo un po' ad andare nell'altra stanza oppure ad andarci dall'inizio. Comunque spero sia solo un momento passeggero. In attesa di una sua risposta
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 2.6k visite dal 28/09/2021.
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