Non riesco ad accettare questa situazione con la mia ragazza

Buongiorno,
Sono un ragazzo di 26 anni e ho una relazione di 2 anni e mezzo con una stupenda ragazza, anche lei di 26 anni.

Il motivo del mio consulto, è che non riesco ad accettare/sopportare la situazione attuale tra di noi.

Io vengo da un passato molto tossico, le mie ex mi hanno sempre tradito e ferito, il più delle volte di nascosto, e le ho sempre scoperte da solo, non si sono mai confessate.
Lei anche ha avuto situazioni simili ma al contrario di me è sempre stata disposta ed incline al perdono e al rimanere amici anziché finire tutto male e in lacrime come nel caso del sottoscritto.

In 2 anni e mezzo ne abbiamo passate, davvero tante, ma una cosa che posso dire con certezza è che lei mi ha sempre fatto capire che di lei ci si può fidare nel campo relazionale e nel momento in cui ti sceglie, lo fa per davvero e non perché sei il migliore in piazza.

Qual' è il problema?
Come si capisce dal titolo, il problema sono io.
Perché?
tutto è cominciato 4 mesi fa, lei fa la cameriera nel ristorante dei suoi genitori e cercavano personale in sala, e l'hanno trovato! Un bel ragazzo (a detta sua) di 18 anni che gli sta' incollata tutti i giorni dal primo giorno.
Lui sostiene che non gli piace la mia ragazza (a detta di lei) e che se dovesse succedere mollerebbe il lavoro seduta stante.
I 2 vanno molto, anzi troppo d'accordo, ma fino a qui non c'è problema anche perché lei è una bella ragazza, tutti i giorni al ristorante è circondata da ragazzi e uomini che ci provano con lei... Allora qual'é il problema?

La situazione che non riesco ad accettare è che lei, almeno 2 o 3 volte a settimana, finito il turno di notte lo accompagna a casa in macchina (essendo non patentato) e ci rimane a parlare 1 o 2 ore in piena notte, da soli, a volte in macchina altre davanti casa di lui.
Io non riesco ad accettarlo, tutte le sere io la aspetto a casa sveglio per aprirle la porta essendo che torna tardi ma lei torna sempre TROPPO tardi, una volta addirittura è tornata alle 5 del mattino... Io so che di lei ci si puù fidare, ma il mio passato e le mie ferite m'inducono a pensare male, ogni volta, di questa situazione.
La vivo male, ci sto' male e lei nonostante ogni volta mi rimproveri che sono troppo assillante con le domande e che gli sto troppo addosso e che sono troppo geloso per un rapporto di sola amicizia... Mi fa intendere che quello che ama sono io, quello che vuole e che lui a lei non piace, me lo direbbe altrimenti.

Dottori vorrei solo capire come accettare la situazione attuale ed anche quelle future, il mio è un problema che può sembrar banale, ma mi fa vivere la relazione in modo malsano, ansioso e sempre all'erta.
Non ce la faccio più, e penso nemmeno lei... Come faccio ad uscirne?
Avere la mentalità più aperta e fidarmi più di lei aiuterebbe?
E se è così, come posso fare per ottenere un tale controllo delle mie emozioni e pensieri?


Vi ringrazio dell'attenzione, attendo vostre.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.4k 193
Gentile utente,
essere diffidente non è un bene, e meno ancora assillare l'altro con la gelosia.
Tuttavia, se si ama una persona si evita di farle del male, per cui se questa persona ci chiede di non fermarci a parlare per ore con un altro, forse possiamo accondiscendere al suo desiderio... specialmente -attenzione!- se affermiamo che quest'altro non ci piace.
Eh, no, non si resta per ore, tre volte la settimana, a parlare con qualcuno che non ci piace, quando il nostro partner ci aspetta e ci ha già detto che questa cosa lo fa soffrire.
In questo caso c'è qualcosa che non va.
Provi a far leggere il nostro scambio di email alla sua ragazza, e se necessario cercate la consulenza di un terapeuta di coppia.
Auguri.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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Utente
Utente
Innanzitutto grazie della tempestiva risposta Dottoressa,

Quindi lei sostiene che nonostante le sue parole di rassicurazione (es. Lui a me non piace in quel senso, io amo e voglio te altrimenti te lo direi ecc..) lei ometta o sopprima i suoi reali sentimenti verso questo ragazzo? Perché dovrebbe farlo se lei ha sempre detto di essere stata sincera con tutti prima di me ? (anche i suoi amici me lo confermano).
Ieri sera mi ha confidato che per lei lui è come una specie di fratello minore, che sono molto simili caratterialmente e che prendersi cura di lui e dei suoi "problemi" la fa stare meglio in quanto, lei stessa, sostiene che il ragazzo sia come era lei alla sua età.. e che sta' affrontando gli stessi problemi che anche lei ha dovuto superare da sola.

Prima di mostrarle il nostro scambio di mail, vorrei avere qualche più dettagliata analisi della situazione in quanto, come ho scritto precedentemente, abbiamo già parlato tante volte della situazione, al punto che lei non vuole più quasi parlarne perché non la reputa "costruttiva" al rapporto. Nel momento in cui mi darà queste risposte procederò come da lei indicato.

Ps: la terapia di coppia non è una possibilità da considerare. Entrambi pensiamo che non sia il caso di andare direttamente da uno specialista insieme per dinamiche del genere.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.4k 193
Gentile utente,
non c'è nulla da aggiungere: le ho già scritto che se si vuole bene a qualcuno si evita di fargli del male. Non si sta con un altro così tante ore, di notte, mentre il partner ci aspetta, neppure se quest'altro è davvero nostro fratello; in ogni caso stiamo preferendo la sua compagnia a quella del nostro partner, e davvero non ci vuole una laurea e una specializzazione, in effetti, per capire questo.
Tuttavia, il suo rifiuto dell'aiuto di uno specialista denota un'ingenuità eccessiva, visto che nella sua precedente richiesta di consulto si legge che convive con la sua ragazza da due anni, e che da un anno non avete più rapporti sessuali!
Sembra che il "fratello" per la sua ragazza sia proprio lei.
Poi, ognuno sceglie come crede e come gli fa comodo, però con gli occhi aperti; e se qualcuno non riesce ad aprirli da solo, lo specialista è l'unico che può aiutarlo.
Auguri.