è possibile provare cosi tanto rancore per una persona che fino a ieri sembrava speciale?
La mia storia inizia con questa ragazza che conosco per caso, venivo da una storia dove venivo tradito e non volevo saperne per il momento di relazionarmi.
Dopo aver passato mesi a conoscerci, mesi nei quali lei mi proclamava come uomo della sua vita, la sua anima gemella, e io pur non fidandomi con il tempo ho deciso di dare fiducia a queste parole e a innamorarmi, decidiamo di iniziare la nostra relazione, io abitando all estero le chiedo di venire a vivere con me e lei pur avendo 9 anni in piu di me (io ne ho 25) e dopo una vita passata nel solito paesello decide di venire da me.
Abbiamo passato un periodo abbastanza tranquillo, fatto di pochi litigi abbastanza discutibili e molto ma molto amore.
Appena inizia a lavorare conosce questo ragazzo di 20 anni e da lì inizia a cambiare, messaggi nascosti di notte, poca presenza, e inizia a dirmi che forse non provava più ciò che provava prima, che l'abitudine l'aveva cambiata, che il suo amore stava sparendo.
Io sapevo che erano scuse e la verità era che lei si era presa di questo ragazzino e le chiedevo di dirmi la verità, che preferivo sentirmi dire le cose come stavano invece che le solite scuse (lei sapeva che ero stato tradito e che avevo subito molti traumi e l'unica cosa che le chiedevo era solo la verità).
Solo dopo averla scoperta alle 4 del mattino in macchina con questo ragazzo mi confessa i suoi sentimenti per lui.
Dopo essersene andata di casa e tagliato ogni rapporto a distanza di 1 mese ho scoperto che ora fa coppia fissa con questo ragazzo con cui lavora insieme, e che è innamorata pazza e dice le stesse cose di lui che diceva di me.
Inoltre ho scoperto che ha parlato molto del nostro rapporto con persone totalmente estranee, sopratutto dei nostri momenti intimi dove lei si sentiva insoddisfatta ma a me non ha mai detto nulla.
Ora mi ritrovo a sentirmi ancora una volta usato, tradito e pure colpito nella mia virilità, secondo voi ho perso un anno di tempo dietro a una persona che non mi ha mai amato?
Per quanto io non voglia più averci a che fare e lei ha esplicitamente detto che per lei sono come morto, mi devo aspettare un suo ritorno?
Com'è possibile che, a quanto diceva lei, il nostro rapporto era unico e raro, ora lo faccia passare come una cosa comune?
Dopo aver passato mesi a conoscerci, mesi nei quali lei mi proclamava come uomo della sua vita, la sua anima gemella, e io pur non fidandomi con il tempo ho deciso di dare fiducia a queste parole e a innamorarmi, decidiamo di iniziare la nostra relazione, io abitando all estero le chiedo di venire a vivere con me e lei pur avendo 9 anni in piu di me (io ne ho 25) e dopo una vita passata nel solito paesello decide di venire da me.
Abbiamo passato un periodo abbastanza tranquillo, fatto di pochi litigi abbastanza discutibili e molto ma molto amore.
Appena inizia a lavorare conosce questo ragazzo di 20 anni e da lì inizia a cambiare, messaggi nascosti di notte, poca presenza, e inizia a dirmi che forse non provava più ciò che provava prima, che l'abitudine l'aveva cambiata, che il suo amore stava sparendo.
Io sapevo che erano scuse e la verità era che lei si era presa di questo ragazzino e le chiedevo di dirmi la verità, che preferivo sentirmi dire le cose come stavano invece che le solite scuse (lei sapeva che ero stato tradito e che avevo subito molti traumi e l'unica cosa che le chiedevo era solo la verità).
Solo dopo averla scoperta alle 4 del mattino in macchina con questo ragazzo mi confessa i suoi sentimenti per lui.
Dopo essersene andata di casa e tagliato ogni rapporto a distanza di 1 mese ho scoperto che ora fa coppia fissa con questo ragazzo con cui lavora insieme, e che è innamorata pazza e dice le stesse cose di lui che diceva di me.
Inoltre ho scoperto che ha parlato molto del nostro rapporto con persone totalmente estranee, sopratutto dei nostri momenti intimi dove lei si sentiva insoddisfatta ma a me non ha mai detto nulla.
Ora mi ritrovo a sentirmi ancora una volta usato, tradito e pure colpito nella mia virilità, secondo voi ho perso un anno di tempo dietro a una persona che non mi ha mai amato?
Per quanto io non voglia più averci a che fare e lei ha esplicitamente detto che per lei sono come morto, mi devo aspettare un suo ritorno?
Com'è possibile che, a quanto diceva lei, il nostro rapporto era unico e raro, ora lo faccia passare come una cosa comune?
[#1]
Gentile utente,
nella vita incontriamo persone di tutti i generi: sane, nevrotiche o addirittura psicotiche, generose o egoiste, sincere o false, capaci di amore o opportuniste, e così via.
Anche noi siamo fatti della stessa pasta: possiamo essere persone non ancora ferite dalla vita e quindi fiduciose, o persone che hanno subito dei traumi, quindi oscillanti tra la diffidenza e il desiderio intenso di trovare qualcuno che ci ami per guarirci.
In questo caso, non poche volte scegliamo senza accorgercene proprio la persona che sembra offrirci moltissimo, ma che per egoismo, volontà di trarre profitto dal legame, falsità, malattia mentale, ci toglie molto più di quanto voglia darci.
Lei è giovane, non ha messo in ballo matrimonio, figli, denaro, e può convertire quanto accaduto in un bagaglio di esperienza che le permetterà quanto meno di affrontare meglio il futuro. Le ricordo che la profonda conoscenza di sé stesso, e la guarigione, si acquisiscono tramite il colloquio con un professionista psicologo.
Veniamo adesso alle sue vicende attraverso le poche parole di un'email.
Lei -scrive- ferito da una vicenda dolorosa non era disponibile ad una nuova storia d'amore, ma una donna molto maggiore di lei per età, residente in un paesello dove forse non aveva più speranza di esplorare il mondo e di trovare nuove vicende sentimentali, l'ha forzata ad uscire dalla cautela: "mi proclamava come uomo della sua vita, la sua anima gemella".
Lei cede e la invita addirittura ad una convivenza: "Abbiamo passato un periodo abbastanza tranquillo, fatto di pochi litigi abbastanza discutibili e molto ma molto amore".
Nessun sospetto su una donna di 34 anni pronta a lasciare famiglia, amici, lavoro, paese, per correre a vivere con lei?
Conosco molti che in situazioni analoghe considerano questa capacità di rompere col passato, il segno di un grande amore per loro. Solo pochi si chiedono che cosa non sia andato per il verso giusto nella vita del partner così pronto a tagliare i ponti.
Guarda caso, la sua partner appena entra in contatto col nuovo ambiente, tramite il lavoro, riprende la caccia e si dichiara stanca di lei, dice "che l'abitudine l'aveva cambiata, che il suo amore stava sparendo", ma in pratica comincia una relazione analoga, perfino "dice le stesse cose di lui che diceva di me", con un ragazzo che potrebbe essere suo figlio e che quindi non può essere altro che un'avventura effimera: probabilmente l'unica cosa che questa signora desidera e che è in grado di vivere.
Tutto il resto, tra cui la volgarità di raccontare episodi della vostra vita intima ad altri, l'aver detto che "per lei sono come morto", fanno parte di una patologica incapacità di creare legami, associata ad uno spasmodico desiderio di conquista che esaurisce subito la propria carica, lasciando questa persona, per come ce la descrive, vuota, senza legami, senza amici, inevitabilmente piena di rancore, perché tende ad attribuire i propri ripetuti fallimenti sempre e solo agli altri.
Il fatto che lei malgrado il dolore e lo sconcerto si chieda "mi devo aspettare un suo ritorno?" fa temere che non abbia capito di averla scampata bella (pensi se l'avesse sposata, se aveste un figlio insieme) e soprattutto manifesta un'intensità di attaccamento che rivolto alla persona sbagliata potrebbe farla cadere di nuovo in una situazione indesiderabile.
Lei conclude: "Ora mi ritrovo a sentirmi ancora una volta usato, tradito e pure colpito nella mia virilità".
Ma da chi, da una persona malata che prima o poi dovrà di nuovo scappare lasciando tutti e tutto? Da una persona come questa può sentirsi svalutato?
Ci chiede: "secondo voi ho perso un anno di tempo dietro a una persona che non mi ha mai amato?".
Può darsi, ma ha perso solo tempo, e ha guadagnato esperienza e consapevolezza.
Infine: "Com'è possibile che, a quanto diceva lei, il nostro rapporto era unico e raro, ora lo faccia passare come una cosa comune?".
E' possibile perché questa donna ha grandi capacità di seduzione (le parole più belle può dirle molto spesso proprio chi non le sente davvero) e nessuna capacità di attaccamento, il che la condanna alla solitudine.
Pensi allo scampato pericolo e si guardi dai narcisisti, dai seduttori e dai pedofili.
Auguri.
nella vita incontriamo persone di tutti i generi: sane, nevrotiche o addirittura psicotiche, generose o egoiste, sincere o false, capaci di amore o opportuniste, e così via.
Anche noi siamo fatti della stessa pasta: possiamo essere persone non ancora ferite dalla vita e quindi fiduciose, o persone che hanno subito dei traumi, quindi oscillanti tra la diffidenza e il desiderio intenso di trovare qualcuno che ci ami per guarirci.
In questo caso, non poche volte scegliamo senza accorgercene proprio la persona che sembra offrirci moltissimo, ma che per egoismo, volontà di trarre profitto dal legame, falsità, malattia mentale, ci toglie molto più di quanto voglia darci.
Lei è giovane, non ha messo in ballo matrimonio, figli, denaro, e può convertire quanto accaduto in un bagaglio di esperienza che le permetterà quanto meno di affrontare meglio il futuro. Le ricordo che la profonda conoscenza di sé stesso, e la guarigione, si acquisiscono tramite il colloquio con un professionista psicologo.
Veniamo adesso alle sue vicende attraverso le poche parole di un'email.
Lei -scrive- ferito da una vicenda dolorosa non era disponibile ad una nuova storia d'amore, ma una donna molto maggiore di lei per età, residente in un paesello dove forse non aveva più speranza di esplorare il mondo e di trovare nuove vicende sentimentali, l'ha forzata ad uscire dalla cautela: "mi proclamava come uomo della sua vita, la sua anima gemella".
Lei cede e la invita addirittura ad una convivenza: "Abbiamo passato un periodo abbastanza tranquillo, fatto di pochi litigi abbastanza discutibili e molto ma molto amore".
Nessun sospetto su una donna di 34 anni pronta a lasciare famiglia, amici, lavoro, paese, per correre a vivere con lei?
Conosco molti che in situazioni analoghe considerano questa capacità di rompere col passato, il segno di un grande amore per loro. Solo pochi si chiedono che cosa non sia andato per il verso giusto nella vita del partner così pronto a tagliare i ponti.
Guarda caso, la sua partner appena entra in contatto col nuovo ambiente, tramite il lavoro, riprende la caccia e si dichiara stanca di lei, dice "che l'abitudine l'aveva cambiata, che il suo amore stava sparendo", ma in pratica comincia una relazione analoga, perfino "dice le stesse cose di lui che diceva di me", con un ragazzo che potrebbe essere suo figlio e che quindi non può essere altro che un'avventura effimera: probabilmente l'unica cosa che questa signora desidera e che è in grado di vivere.
Tutto il resto, tra cui la volgarità di raccontare episodi della vostra vita intima ad altri, l'aver detto che "per lei sono come morto", fanno parte di una patologica incapacità di creare legami, associata ad uno spasmodico desiderio di conquista che esaurisce subito la propria carica, lasciando questa persona, per come ce la descrive, vuota, senza legami, senza amici, inevitabilmente piena di rancore, perché tende ad attribuire i propri ripetuti fallimenti sempre e solo agli altri.
Il fatto che lei malgrado il dolore e lo sconcerto si chieda "mi devo aspettare un suo ritorno?" fa temere che non abbia capito di averla scampata bella (pensi se l'avesse sposata, se aveste un figlio insieme) e soprattutto manifesta un'intensità di attaccamento che rivolto alla persona sbagliata potrebbe farla cadere di nuovo in una situazione indesiderabile.
Lei conclude: "Ora mi ritrovo a sentirmi ancora una volta usato, tradito e pure colpito nella mia virilità".
Ma da chi, da una persona malata che prima o poi dovrà di nuovo scappare lasciando tutti e tutto? Da una persona come questa può sentirsi svalutato?
Ci chiede: "secondo voi ho perso un anno di tempo dietro a una persona che non mi ha mai amato?".
Può darsi, ma ha perso solo tempo, e ha guadagnato esperienza e consapevolezza.
Infine: "Com'è possibile che, a quanto diceva lei, il nostro rapporto era unico e raro, ora lo faccia passare come una cosa comune?".
E' possibile perché questa donna ha grandi capacità di seduzione (le parole più belle può dirle molto spesso proprio chi non le sente davvero) e nessuna capacità di attaccamento, il che la condanna alla solitudine.
Pensi allo scampato pericolo e si guardi dai narcisisti, dai seduttori e dai pedofili.
Auguri.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
[#2]
Utente
La ringrazio per le sue parole. Purtroppo posso dirle che ho messo in ballo tanti soldi,ma quelli comunque non sono il problema maggiore,perché quelli vanno e vengono..io penso che non si sta insieme per riconoscenza,non doveva stare con me solo perché le avevo dato l'opportunitàdi crearsi un futuro migliore di quello che si poteva aspettare.. se l'amore era finito potevo capirlo benissimo,non le avrei mai detto nulla su ciò.. .. ma il rispetto per me..per ciò che son stato per lei (l'ho trattata fin troppo bene..meglio di una regina..),per ciò ciò ho fatto..perché trattarmi così? Oerche riempirmi di bugie? Perché nascondermi la semplice verità?Non me lo meritavo..perché le persone buone ci rimettono sempre?
[#3]
Gentile utente,
vedo che lei non ha letto la mia risposta per intero. La inviterei a rileggerla con calma, specie dove parlo di capacità di attaccamento, che alcuni hanno e altri no.
Certamente questa donna non l'ha amata per riconoscenza: non credo che ne sia capace, e non credo che sia consapevole di avere ben poche opportunità, dati i suoi limiti di carattere.
I soldi invece sono spesso una calamita, per questo genere di persona.
Infine, le persone buone ci rimettono finché non sono consapevoli che esistono le persone cattive.
Se io fossi il suo psicologo, le direi di cercare un colloquio con questa donna per ringraziarla: le ha aperto gli occhi.
Auguri.
vedo che lei non ha letto la mia risposta per intero. La inviterei a rileggerla con calma, specie dove parlo di capacità di attaccamento, che alcuni hanno e altri no.
Certamente questa donna non l'ha amata per riconoscenza: non credo che ne sia capace, e non credo che sia consapevole di avere ben poche opportunità, dati i suoi limiti di carattere.
I soldi invece sono spesso una calamita, per questo genere di persona.
Infine, le persone buone ci rimettono finché non sono consapevoli che esistono le persone cattive.
Se io fossi il suo psicologo, le direi di cercare un colloquio con questa donna per ringraziarla: le ha aperto gli occhi.
Auguri.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.8k visite dal 24/09/2021.
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