Sentirsi tristi e fare cose sbagliate
Salve, è un po' che pensavo di scrivere per chiedere un consiglio ma non l'avevo mai fatto finora perché non ritenevo i miei problemi abbastanza importanti (non che ora lo siano).
E' diverso tempo che non riesco più a capirmi.
Mi rendo conto di vivere delle situazioni e non riuscire ad avere il controllo sulle mie emozioni e questo non mi fa stare bene.
Può capitare che io passi dall'essere super felice a, per colpa di una parola detta dall'altra persona, cadere in uno stato di totale tristezza da cui non riesco a uscire.
E' come se la sola idea di tirarmi su di morale mi costasse un'enorme fatica e voglio solo rimanere da sola, finisco anche per trattare male le persone che mi stanno intorno e questo non fa altro che farmi stare peggio perché mi rendo conto che non c'è giustificazione a come mi sto comportando.
Col fatto del covid ho passato un brutto momento e ho iniziato a farmi male, mi era già successo di farlo una volta parecchi anni fa alle medie ma è stato un evento isolato che fino all'anno scorso non mi era capitato di rifare.
Non ho pensieri suicidi, l'idea di togliermi la vita mi spaventa e non è nemmeno per il dolore fisico che lo faccio.
Semplicemente mi fa stare bene, mi è capitato di farlo anche una volta che avevo avuto una bella notizia come a voler aumentare l'adrenalina della cosa.
Vorrei che le persone che mi stanno attorno potessero capire che anch'io posso stare male e che si importassero di me, ma allo stesso tempo voglio solo essere lasciata in pace.
Mi sento un po' sola, come se non avessi nessuno a cui poter confidare come sto perché detto ad alta voce mi sembra che i miei "problemi" che mi fanno stare tanto male siano cosi stupidi e non voglio nemmeno appesantire le altre persone con questi discorsi.
Non voglio fare pena, vorrei solo essere sinceramente compresa.
Ho un carattere che mi porta a vivere un contrasto interiore perché sono una persona fortemente realista e concreta nell'analizzare le cose mi capitano, il problema è che non riesco a controllarmi a livello emotivo e poi mi ritrovo a vivere le cose con questa vena di malessere di sotto fondo.
Era da diverso tempo che non mi sentivo così ma adesso per un evento che c'è stato è ricominciato questo malessere.
Non voglio stare così ma non so nemmeno come comportarmi per questo ho scritto qui.
Ringrazio in anticipo per la pazienza nel leggere tutto e per l'eventuale risposta.
E' diverso tempo che non riesco più a capirmi.
Mi rendo conto di vivere delle situazioni e non riuscire ad avere il controllo sulle mie emozioni e questo non mi fa stare bene.
Può capitare che io passi dall'essere super felice a, per colpa di una parola detta dall'altra persona, cadere in uno stato di totale tristezza da cui non riesco a uscire.
E' come se la sola idea di tirarmi su di morale mi costasse un'enorme fatica e voglio solo rimanere da sola, finisco anche per trattare male le persone che mi stanno intorno e questo non fa altro che farmi stare peggio perché mi rendo conto che non c'è giustificazione a come mi sto comportando.
Col fatto del covid ho passato un brutto momento e ho iniziato a farmi male, mi era già successo di farlo una volta parecchi anni fa alle medie ma è stato un evento isolato che fino all'anno scorso non mi era capitato di rifare.
Non ho pensieri suicidi, l'idea di togliermi la vita mi spaventa e non è nemmeno per il dolore fisico che lo faccio.
Semplicemente mi fa stare bene, mi è capitato di farlo anche una volta che avevo avuto una bella notizia come a voler aumentare l'adrenalina della cosa.
Vorrei che le persone che mi stanno attorno potessero capire che anch'io posso stare male e che si importassero di me, ma allo stesso tempo voglio solo essere lasciata in pace.
Mi sento un po' sola, come se non avessi nessuno a cui poter confidare come sto perché detto ad alta voce mi sembra che i miei "problemi" che mi fanno stare tanto male siano cosi stupidi e non voglio nemmeno appesantire le altre persone con questi discorsi.
Non voglio fare pena, vorrei solo essere sinceramente compresa.
Ho un carattere che mi porta a vivere un contrasto interiore perché sono una persona fortemente realista e concreta nell'analizzare le cose mi capitano, il problema è che non riesco a controllarmi a livello emotivo e poi mi ritrovo a vivere le cose con questa vena di malessere di sotto fondo.
Era da diverso tempo che non mi sentivo così ma adesso per un evento che c'è stato è ricominciato questo malessere.
Non voglio stare così ma non so nemmeno come comportarmi per questo ho scritto qui.
Ringrazio in anticipo per la pazienza nel leggere tutto e per l'eventuale risposta.
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Buonasera, gentile utente quanto scrive nella sua richiesta pone in evidenza un aspetto del suo carattere che la connota come persona sensibile, qualità che talvolta predispone chi la possiede a soffrire per critiche ricevute o eventi avversi, producendo spesso come reazione una sintomatologia emotiva di tristezza se non vera depressione o rabbia.
Può essere che questo la demotivi nei confronti dei tanti interessi e azioni, così come la rabbia che prova in certe situazioni la spinga ad agire contro gli altri o verso di se. Tecnicamente da un punto di vista psicologico, il fatto che Lei si faccia del male, le permette di sperimentare un 'altro tipo di dolore', da quello psico-affettivo ad uno fisico, che con probabilità riesce a gestire meglio e prende posto a quello più forte. Non ritengo che sia la miglior soluzione, e se scrive in questo spazio le suggerisco anche di provare ad incontrare una/o specialista che possa sostenerla in questo periodo. Le soluzioni possono esserci.
Cordiali saluti,
Dr. Cristian Sardelli
Può essere che questo la demotivi nei confronti dei tanti interessi e azioni, così come la rabbia che prova in certe situazioni la spinga ad agire contro gli altri o verso di se. Tecnicamente da un punto di vista psicologico, il fatto che Lei si faccia del male, le permette di sperimentare un 'altro tipo di dolore', da quello psico-affettivo ad uno fisico, che con probabilità riesce a gestire meglio e prende posto a quello più forte. Non ritengo che sia la miglior soluzione, e se scrive in questo spazio le suggerisco anche di provare ad incontrare una/o specialista che possa sostenerla in questo periodo. Le soluzioni possono esserci.
Cordiali saluti,
Dr. Cristian Sardelli
Dr. Cristian Sardelli
Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 984 visite dal 22/09/2021.
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