Eccessiva nostalgia dell'infanzia e paura del tempo che passa
Salve, sono un ragazzo di 24 anni che sta per terminare il proprio percorso universitario.
Da una decina di giorni, però, il mio umore è drasticamente peggiorato e non riesco a concentrarmi sullo studio; la mia voglia di avere interazioni sociali con persone esterne alla mia famiglia è diminuita drasticamente come anche la voglia di dedicarsi a dei passatempi o all'attività fisica.
Continuamente penso alla mia infanzia, ai tempi delle elementari soprattutto, un periodo che per me è stato felicissimo e spesso questo mi porta alle lacrime.
Premetto di avere una famiglia più che amorevole, genitori che mi amano moltissimo e ai quali voglio altrettanto bene e con cui ho sempre avuto un ottimo rapporto.
Non mi hanno mai fatto mancare nulla, sia emotivamente che materialmente, e sono enormemente grato nei loro confronti per tutto quello che hanno fatto e che continuano a fare.
Fin da quando ero adolescente ho sempre pensato al tempo che passava ma non credo, o meglio non ricordo, che mi creasse problemi come adesso e riuscivo a vivere immerso, o quasi, nel presente.
Spesso guardo i miei genitori, ancora giovani per fortuna, ma sui quali si iniziano a vedere i primi segni del tempo e la cosa mi strugge: penso a come sono passati velocemente questi 24 anni e come altrettanto velocemente passeranno i prossimi e un giorno loro non ci saranno più.
Non riesco ad accettare quello che è il corso naturale della vita, e spesso mi perdo nei ricordi di quando ero bambino, idealizzandoli: ai miei occhi era tutto perfetto, io ero piccolo e spensierato, i miei genitori (come anche gli altri miei parenti) ancora più giovani, vivevo alla giornata e non pensavo al futuro in maniera negativa.
Continuamente, nei miei pensieri, desidero di tornare a quei tempi ma so bene che non è possibile e per questo soffro, rovinandomi il presente, spesso arrivando alle lacrime.
Ne ho già parlato con mio padre, ma anche sfogandomi, non riesco a stare meglio e intanto il tempo passa e già so che tra vent'anni rimpiangerò questi momenti in cui non mi sono goduto i miei genitori e tutto quello che avevo creandomi problemi inutili.
Da una decina di giorni, però, il mio umore è drasticamente peggiorato e non riesco a concentrarmi sullo studio; la mia voglia di avere interazioni sociali con persone esterne alla mia famiglia è diminuita drasticamente come anche la voglia di dedicarsi a dei passatempi o all'attività fisica.
Continuamente penso alla mia infanzia, ai tempi delle elementari soprattutto, un periodo che per me è stato felicissimo e spesso questo mi porta alle lacrime.
Premetto di avere una famiglia più che amorevole, genitori che mi amano moltissimo e ai quali voglio altrettanto bene e con cui ho sempre avuto un ottimo rapporto.
Non mi hanno mai fatto mancare nulla, sia emotivamente che materialmente, e sono enormemente grato nei loro confronti per tutto quello che hanno fatto e che continuano a fare.
Fin da quando ero adolescente ho sempre pensato al tempo che passava ma non credo, o meglio non ricordo, che mi creasse problemi come adesso e riuscivo a vivere immerso, o quasi, nel presente.
Spesso guardo i miei genitori, ancora giovani per fortuna, ma sui quali si iniziano a vedere i primi segni del tempo e la cosa mi strugge: penso a come sono passati velocemente questi 24 anni e come altrettanto velocemente passeranno i prossimi e un giorno loro non ci saranno più.
Non riesco ad accettare quello che è il corso naturale della vita, e spesso mi perdo nei ricordi di quando ero bambino, idealizzandoli: ai miei occhi era tutto perfetto, io ero piccolo e spensierato, i miei genitori (come anche gli altri miei parenti) ancora più giovani, vivevo alla giornata e non pensavo al futuro in maniera negativa.
Continuamente, nei miei pensieri, desidero di tornare a quei tempi ma so bene che non è possibile e per questo soffro, rovinandomi il presente, spesso arrivando alle lacrime.
Ne ho già parlato con mio padre, ma anche sfogandomi, non riesco a stare meglio e intanto il tempo passa e già so che tra vent'anni rimpiangerò questi momenti in cui non mi sono goduto i miei genitori e tutto quello che avevo creandomi problemi inutili.
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Buongiorno.
Ho letto la sua richiesta di aiuto denominata "Eccessiva nostalgia dell'infanzia e paura del tempo che passa".
Lei si è ritrovato alle prese con un cambiamento delle sue motivazioni fondamentali: dalla preoccupazione spontanea e naturale allo studio e al suo futuro alla preoccupazione della salute dei suoi genitori a alla nostalgia sugli anni dell'infanzia. Questa nuova condizione lo affligge anche perchè non riesce a spiegarsi il motivo e l'origine di questo cambiamento.
La ricerca dei motivi di questo cambiamento non è altrettanto importante della eventuale elaborazione del suo modo di vivere e di pensare attualmente.
Saluti
Ho letto la sua richiesta di aiuto denominata "Eccessiva nostalgia dell'infanzia e paura del tempo che passa".
Lei si è ritrovato alle prese con un cambiamento delle sue motivazioni fondamentali: dalla preoccupazione spontanea e naturale allo studio e al suo futuro alla preoccupazione della salute dei suoi genitori a alla nostalgia sugli anni dell'infanzia. Questa nuova condizione lo affligge anche perchè non riesce a spiegarsi il motivo e l'origine di questo cambiamento.
La ricerca dei motivi di questo cambiamento non è altrettanto importante della eventuale elaborazione del suo modo di vivere e di pensare attualmente.
Saluti
Dr. Paolo Mancino
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 12.3k visite dal 22/09/2021.
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