Sospetto bipolarismo

Buongiorno, anni 40 Maschio.


La mia conoscenza in ambito è paragonabile a quella di uno studente di psichiatria al primo anno di tre mesi, quindi ci saranno delle incorrettezze.


Quello che mi succede da anni, è un alternarsi di fasi in cui non riesco a fare niente e altre in cui riesco a fare tutto.
Per comodità le prime le chiamerò "down" le seconde "up".


Quando sono nelle fasi UP riesco a lavorare, fare colloqui, trovare clienti, sono informatico ed al momento me la cavo con la creazione di siti e-commerce.

Tuttavia poi arriva la fase DOWN e non riesco a finire i lavori, perdo i colloqui ed i clienti.
Fino a pochi anni fa non riuscivo neanche ad alzarmi dal letto per andare al bagno o mangiare.


Tuttavia è da notare che nelle fasi UP risulto una persona normale.
Comportamenti estremi che ho letto, tipo tagliarsi o altro non ne ho mai avuti, ma tale alternarsi di fasi mi sta rovinando la vita.
Nelle fasi UP non sono mai stato estremamente euforico.
Sembra un bipolarismo lieve ma altamente invalidante.


Ho preso farmaci per sei anni senza esito ed al momento non sono nelle condizioni finanziare per permettermi una psicoterapia.
Sono stato alla ASL, dove mi è stato detto di contattare i servizi sociali, ma i tali si sono rifiutati di assistermi dopo innumerevoli tentativi di contatto.
In sostanza mi hanno detto che lavorano da casa o che se ne parla quando finisce il COVID, per poi ignorarmi del tutto.


La domanda in breve è questa, cosa il sistema sanitario italiano e quali diritti può esso fornirmi affinché riesca ad uscire da questo disturbo?


Vi saluti cordialmente.