Amare senza desiderio?
Tra alti e bassi stiamo insieme da quasi vent'anni.
Il nostro è sicuramente un grande amore.
Quando l'ho incontrato avevo 25 anni, ero una ragazza appariscente e silenziosa, con tanta voglia di imparare e di crescere emotivamente e culturalmente.
Lui, di dieci anni più grande, era uno spirito libero, colto e sempre allegro.
I problemi sono arrivati quando gli ho espresso il desiderio di mettere su famiglia.
Sembrava un ragazzino, mi ha tradito e me lo ha confessato, ci siamo lasciati e ripresi più volte.
Per un lungo periodo abbiamo interrotto ogni tipo di rapporto, abbiamo avuto entrambi altri legami importanti.
Io ho convissuto con un altro uomo, con il quale ho ritrovato il desiderio di avere una famiglia.
Ma ho dovuto ricredermi presto perché non riuscivamo a comunicare.
Lui aveva una mentalità molto chiusa, la mia indipendenza lo spaventava e sua madre si metteva sempre in mezzo.
Tra di noi c'era una forte attrazione fisica, eppure sentivo tremendamente la mancanza di un dialogo, di tranquillità.
Qualche volta pensavo al mio ex storico e il caso ha voluto che lo incontrassi nuovamente, cosa che è accaduta quand'ero sola da un bel pezzo.
Siamo tornati insieme, ora conviviamo e tutto sembra andare per il meglio.
Ci vediamo reciprocamente bellissimi, ci adoriamo, ma non facciamo più l'amore e questo inizia a farmi soffrire molto.
Ho provato a parlargliene, lui dice di non avere altre donne e che non c'è nulla che non va.
Da parte mia non desidero andare oltre alle carezze, eppure provo attrazione per gli uomini, ne sono certa.
Non so che cosa ci freni.
Da mesi ho ricominciato a pensare all'ex con il quale ho convissuto, soprattutto dal punto di vista sessuale e senza che io abbia fatto nulla, è tornato a farsi sentire.
Lo aveva già fatto in passato e non mi ero fatta trovare.
Stavolta invece ho sentito un tuffo al cuore.
Sono molto in ansia e vorrei fare qualcosa per salvare il rapporto con il mio compagno, visto che ne abbiamo già superate tante.
Grazie.
Il nostro è sicuramente un grande amore.
Quando l'ho incontrato avevo 25 anni, ero una ragazza appariscente e silenziosa, con tanta voglia di imparare e di crescere emotivamente e culturalmente.
Lui, di dieci anni più grande, era uno spirito libero, colto e sempre allegro.
I problemi sono arrivati quando gli ho espresso il desiderio di mettere su famiglia.
Sembrava un ragazzino, mi ha tradito e me lo ha confessato, ci siamo lasciati e ripresi più volte.
Per un lungo periodo abbiamo interrotto ogni tipo di rapporto, abbiamo avuto entrambi altri legami importanti.
Io ho convissuto con un altro uomo, con il quale ho ritrovato il desiderio di avere una famiglia.
Ma ho dovuto ricredermi presto perché non riuscivamo a comunicare.
Lui aveva una mentalità molto chiusa, la mia indipendenza lo spaventava e sua madre si metteva sempre in mezzo.
Tra di noi c'era una forte attrazione fisica, eppure sentivo tremendamente la mancanza di un dialogo, di tranquillità.
Qualche volta pensavo al mio ex storico e il caso ha voluto che lo incontrassi nuovamente, cosa che è accaduta quand'ero sola da un bel pezzo.
Siamo tornati insieme, ora conviviamo e tutto sembra andare per il meglio.
Ci vediamo reciprocamente bellissimi, ci adoriamo, ma non facciamo più l'amore e questo inizia a farmi soffrire molto.
Ho provato a parlargliene, lui dice di non avere altre donne e che non c'è nulla che non va.
Da parte mia non desidero andare oltre alle carezze, eppure provo attrazione per gli uomini, ne sono certa.
Non so che cosa ci freni.
Da mesi ho ricominciato a pensare all'ex con il quale ho convissuto, soprattutto dal punto di vista sessuale e senza che io abbia fatto nulla, è tornato a farsi sentire.
Lo aveva già fatto in passato e non mi ero fatta trovare.
Stavolta invece ho sentito un tuffo al cuore.
Sono molto in ansia e vorrei fare qualcosa per salvare il rapporto con il mio compagno, visto che ne abbiamo già superate tante.
Grazie.
[#1]
Gentile utente,
le Sue ventennali vicende affettivo-sessuali sono piuttosto complesse, più di quanto un consulto online possa dipanare.
Però una cosa sembra certa, dalle Sue parole: Lei tiene molto al Suo attuale compagno,
benchè le caratteristiche della sessualità di coppia rappresentino una difficoltà per Lei.
Perchè non vi rivolgete in presenza ad un* Psicolog* che sia anche Psicoterapeuta, in specifico perfezionato in sessuologia clinica, ma che in quanto terapeuta è anche in grado di cogliere, diagnosticare e curare le difficoltà individuali e relazionali di coppia? Qualche suggerimento specifico lo può trovare sull'Albo della Federazione Italiana Sessuologia Scientifica (FISSonline.it).
Se ritiene, ci ragguagli oppure ci tenga aggiornati.
Saluti cordiali.
dott. Brunialti
le Sue ventennali vicende affettivo-sessuali sono piuttosto complesse, più di quanto un consulto online possa dipanare.
Però una cosa sembra certa, dalle Sue parole: Lei tiene molto al Suo attuale compagno,
benchè le caratteristiche della sessualità di coppia rappresentino una difficoltà per Lei.
Perchè non vi rivolgete in presenza ad un* Psicolog* che sia anche Psicoterapeuta, in specifico perfezionato in sessuologia clinica, ma che in quanto terapeuta è anche in grado di cogliere, diagnosticare e curare le difficoltà individuali e relazionali di coppia? Qualche suggerimento specifico lo può trovare sull'Albo della Federazione Italiana Sessuologia Scientifica (FISSonline.it).
Se ritiene, ci ragguagli oppure ci tenga aggiornati.
Saluti cordiali.
dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#4]
Gentile lettrice
Amore e desiderio sessuale non sempre vanno d’accordo.
Certo la combinazione tra i due rappresenta il massimo ma non sempre la magia avviene o persiste nel tempo. La sua al momento sembra una tipica difficoltà a conciliare i due momenti fondamentali della vita erotico affettiva. Evidente il lei, che ce ne porta a conoscenza, non meglio esplicita dal suo compagno. Cosa dirle?
Certo il disagio c’è. La cosa più giusta sarebbe affrontare il suo disagio con un sessuologo esperto insieme al suo compagno. In assenza della disponibilità di quest’ultimo, cosi come le ha già consigliato la drssa Brunialti, potrà sicuramente trovare un aiuto con un percorso psicosessuologico individuale.
Cordiali saluti
Amore e desiderio sessuale non sempre vanno d’accordo.
Certo la combinazione tra i due rappresenta il massimo ma non sempre la magia avviene o persiste nel tempo. La sua al momento sembra una tipica difficoltà a conciliare i due momenti fondamentali della vita erotico affettiva. Evidente il lei, che ce ne porta a conoscenza, non meglio esplicita dal suo compagno. Cosa dirle?
Certo il disagio c’è. La cosa più giusta sarebbe affrontare il suo disagio con un sessuologo esperto insieme al suo compagno. In assenza della disponibilità di quest’ultimo, cosi come le ha già consigliato la drssa Brunialti, potrà sicuramente trovare un aiuto con un percorso psicosessuologico individuale.
Cordiali saluti
Dr Domenico Trotta. Specialista in Andrologia,
European Society of Sexual Medicine
Sessuologo Medico e PsicoSessuologo
[#5]
Utente
Gentile dottore,
La ringrazio per la sua disponibilità nel rispondere alla mia domanda. Sto valutando l'ipotesi di seguire un percorso psicologico individuale, come giustamente mi è stato consigliato, ma non sono del tutto convinta di volerlo fare. Non sono contro la terapia in sé, ricorrere ad un aiuto psicologico mi ha aiutata in passato, quand'ero molto giovane. Ma in questo caso, onestamente penso che l'attrazione fisica o c'è o non c'è e mi chiedo quanto potrebbe essermi utile davvero parlare di fronte ad un estraneo del fatto che non provo più attrazione per il mio compagno. Cosa potrebbe consigliarmi? Di vestirmi provocante, di fare dei giochetti? La verità, se mi guardo dentro, la conosco già: pensare al sesso con il mio compagno mi da una sorta di nausea. Quasi come se fosse diventato mio figlio e non fosse più il mio compagno. Oltre al fatto che parlare di sesso con un estraneo sarebbe umiliante per me. Quindi credo, razionalmente, di non avere altra scelta che accettare la realtà e decidere, eventualmente, a cosa o a chi valga la pena di rinunciare.
La ringrazio per la sua disponibilità nel rispondere alla mia domanda. Sto valutando l'ipotesi di seguire un percorso psicologico individuale, come giustamente mi è stato consigliato, ma non sono del tutto convinta di volerlo fare. Non sono contro la terapia in sé, ricorrere ad un aiuto psicologico mi ha aiutata in passato, quand'ero molto giovane. Ma in questo caso, onestamente penso che l'attrazione fisica o c'è o non c'è e mi chiedo quanto potrebbe essermi utile davvero parlare di fronte ad un estraneo del fatto che non provo più attrazione per il mio compagno. Cosa potrebbe consigliarmi? Di vestirmi provocante, di fare dei giochetti? La verità, se mi guardo dentro, la conosco già: pensare al sesso con il mio compagno mi da una sorta di nausea. Quasi come se fosse diventato mio figlio e non fosse più il mio compagno. Oltre al fatto che parlare di sesso con un estraneo sarebbe umiliante per me. Quindi credo, razionalmente, di non avere altra scelta che accettare la realtà e decidere, eventualmente, a cosa o a chi valga la pena di rinunciare.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.5k visite dal 02/09/2021.
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