E se diventassi asessuato?
Buongiorno a tutti, sono un ragazzo di 23 anni e da sempre mi definisco gay.
Il problema è che non ho mai avuto un rapporto sessuale.
In passato ho frequentato per un breve periodo un trentenne molto carino a cui chiesi se gli sarebbe interessato avere un rapporto da scopamici, mi rispose che era interessato solo ad avere la mia amicizia.
Quindi per questo non gli scrissi mai più.
Ultimamente sto messaggiando con un ragazzo di 25 il quale peró non mi attrae proprio, è basso e con la pancia mentre a me attraggono uomini alti e muscolosi.
Il problema principale peró è che io non mi piaccio per niente, sono brutto ed ho un pene di 12 cm per il quale ho paura di poter essere deriso.
Invidio tutti quei ragazzi belli che possono avere tutti e tutto, mentre io ormai ho rinunciato per sempre all'amore e al sesso.
Non piaccio a nessuno.
Tra l'altro da quando prendo psicofarmaci per disturbo bipolare la mia libido è calata al punto che sto iniziando a definirmi asessuato.
Scusatemi lo sfogo ma non ho il coraggio di parlare di questo col mio psicologo.
Spero che possiate darmi un consiglio.
Il problema è che non ho mai avuto un rapporto sessuale.
In passato ho frequentato per un breve periodo un trentenne molto carino a cui chiesi se gli sarebbe interessato avere un rapporto da scopamici, mi rispose che era interessato solo ad avere la mia amicizia.
Quindi per questo non gli scrissi mai più.
Ultimamente sto messaggiando con un ragazzo di 25 il quale peró non mi attrae proprio, è basso e con la pancia mentre a me attraggono uomini alti e muscolosi.
Il problema principale peró è che io non mi piaccio per niente, sono brutto ed ho un pene di 12 cm per il quale ho paura di poter essere deriso.
Invidio tutti quei ragazzi belli che possono avere tutti e tutto, mentre io ormai ho rinunciato per sempre all'amore e al sesso.
Non piaccio a nessuno.
Tra l'altro da quando prendo psicofarmaci per disturbo bipolare la mia libido è calata al punto che sto iniziando a definirmi asessuato.
Scusatemi lo sfogo ma non ho il coraggio di parlare di questo col mio psicologo.
Spero che possiate darmi un consiglio.
Gentile utente,
capisco la sua sofferenza e le sue preoccupazioni, ma tutto quello che ci scrive (i pensieri negativi sul suo aspetto, etc.) vanno assolutamente riferiti al suo psicoterapeuta.
La consapevolezza (o il pessimismo?) da lei espresso sembra essere una tappa evolutiva del percorso della psicoterapia. Se lei si rifiuta di affrontare queste cose con il suo psicologo, in pratica si costringe a non andare mai avanti, o peggio, a regredire.
Le sono vicina.
Auguri.
capisco la sua sofferenza e le sue preoccupazioni, ma tutto quello che ci scrive (i pensieri negativi sul suo aspetto, etc.) vanno assolutamente riferiti al suo psicoterapeuta.
La consapevolezza (o il pessimismo?) da lei espresso sembra essere una tappa evolutiva del percorso della psicoterapia. Se lei si rifiuta di affrontare queste cose con il suo psicologo, in pratica si costringe a non andare mai avanti, o peggio, a regredire.
Le sono vicina.
Auguri.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

Utente
Gent.ma Dottoressa
La ringrazio per la sua risposta. Il mio psicologo sa della mia bassa autostima, infatti gliene ho parlato diverse volte ma ad oggi non è cambiato ancora niente.
La ringrazio per la sua risposta. Il mio psicologo sa della mia bassa autostima, infatti gliene ho parlato diverse volte ma ad oggi non è cambiato ancora niente.
Gentile utente,
parlare in terapia di una generica "bassa autostima" può inibire il lavoro specifico sui dati che lei invece riporta nella sua email (si sente brutto, non si piace, ha un pene che crede di misura ridotta, ritiene di non piacere etc.).
Infatti scrive: "Scusatemi lo sfogo ma non ho il coraggio di parlare di questo col mio psicologo".
Proprio di questo, invece, occorre parlare in terapia. Sarebbe opportuno portare con sé direttamente l'email scritta a noi.
Coraggio e ne verrà fuori.
parlare in terapia di una generica "bassa autostima" può inibire il lavoro specifico sui dati che lei invece riporta nella sua email (si sente brutto, non si piace, ha un pene che crede di misura ridotta, ritiene di non piacere etc.).
Infatti scrive: "Scusatemi lo sfogo ma non ho il coraggio di parlare di questo col mio psicologo".
Proprio di questo, invece, occorre parlare in terapia. Sarebbe opportuno portare con sé direttamente l'email scritta a noi.
Coraggio e ne verrà fuori.

Utente
Gent.ma Dottoressa La ringrazio ancora per il suo interessamento, faró come mi dice, leggeró questa mail direttamente al mio psicologo. Buona giornata.

Utente
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Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 1.5k visite dal 01/09/2021.
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