Confusione sulla mia sessualità
Buongiorno, sono un ragazzo di 22 anni che sta da 5 con una ragazza meravigliosa.
Sono giorni che soffro di nuovo di ansia, un problema che ho avuto nella preadolescenza e che ho curato con psicoterapia e antidepressivi.
La mia ansia è dovuta all’ossessione di una mia possibile omosessualità: mi capita spesso di masturbarmi su uomini, ma mi eccito anche guardando pornografia etero e facendolo con la mia ragazza.
Io ne parlerei con lei, ma questa situazione mi imbarazza e mi paralizza, ed è diventata così ossessiva da non permettermi di raggiungere l’erezione quando sono da solo con lei.
So che la sessualità è qualcosa di fluido e intraprendere una relazione con un uomo non mi interessa, sinceramente: sono troppo legato alla mia lei, la amo, mi piace tanto.
Aggiungo qualche dettaglio: è la mia prima ragazza che non mi sarei mai sognato di avere, in quanto troppo sensibile, effemminato, studioso, non interessato allo sport! È da bambino che mi ripetono che sono gay, adesso la stessa domanda mi martella spesso, e mi mettono a disagio i discorsi su gay repressi e uomini sposati che hanno lasciato la famiglia perché insoddisfatti della loro relazione canonica.
Sento un’ansia addosso che, proprio perché sono passati così tanti anni, anch’io possa stancarmi della mia fidanzata e che possa restare solo.
Ho avuto già una porta in faccia da una che non mi ha voluto, forse perché poco mascolino.
Ringrazio in anticipo chi saprà aiutarmi.
Sono giorni che soffro di nuovo di ansia, un problema che ho avuto nella preadolescenza e che ho curato con psicoterapia e antidepressivi.
La mia ansia è dovuta all’ossessione di una mia possibile omosessualità: mi capita spesso di masturbarmi su uomini, ma mi eccito anche guardando pornografia etero e facendolo con la mia ragazza.
Io ne parlerei con lei, ma questa situazione mi imbarazza e mi paralizza, ed è diventata così ossessiva da non permettermi di raggiungere l’erezione quando sono da solo con lei.
So che la sessualità è qualcosa di fluido e intraprendere una relazione con un uomo non mi interessa, sinceramente: sono troppo legato alla mia lei, la amo, mi piace tanto.
Aggiungo qualche dettaglio: è la mia prima ragazza che non mi sarei mai sognato di avere, in quanto troppo sensibile, effemminato, studioso, non interessato allo sport! È da bambino che mi ripetono che sono gay, adesso la stessa domanda mi martella spesso, e mi mettono a disagio i discorsi su gay repressi e uomini sposati che hanno lasciato la famiglia perché insoddisfatti della loro relazione canonica.
Sento un’ansia addosso che, proprio perché sono passati così tanti anni, anch’io possa stancarmi della mia fidanzata e che possa restare solo.
Ho avuto già una porta in faccia da una che non mi ha voluto, forse perché poco mascolino.
Ringrazio in anticipo chi saprà aiutarmi.
[#1]
"troppo sensibile, effemminato, studioso, non interessato allo sport!"
Gentile Ragazzo,
credo sia venuto il momento di occuparsi delle sue ansie, oltre che per ritrovare un suo equilibrio, anche proprio per evitare che siano loro ad inquinare il rapporto con la sua compagna.
Il fatto di sapere razionalmente certe cose (ad esempio, che avere fantasie ed eccitarsi con contenuti di tipo omosessuale non significhi avere un orientamento di tipo omosessuale), purtroppo non le è d'aiuto per sconfiggere quei pregiudizi e quegli stereotipi sulle caratteristiche e sui ruoli di genere che probabilmente hanno imbevuto la sua educazione e le sue esperienze da bambino e ragazzino.
Non lasci che il tempo trascorra alimentando le sue incertezze e il suo disagio: si rivolga ad un/a nostro/a collega della sua zona per dare una giusta collocazione ai suoi pensieri e -soprattutto!- alle sue emozioni.
Cordialità.
Gentile Ragazzo,
credo sia venuto il momento di occuparsi delle sue ansie, oltre che per ritrovare un suo equilibrio, anche proprio per evitare che siano loro ad inquinare il rapporto con la sua compagna.
Il fatto di sapere razionalmente certe cose (ad esempio, che avere fantasie ed eccitarsi con contenuti di tipo omosessuale non significhi avere un orientamento di tipo omosessuale), purtroppo non le è d'aiuto per sconfiggere quei pregiudizi e quegli stereotipi sulle caratteristiche e sui ruoli di genere che probabilmente hanno imbevuto la sua educazione e le sue esperienze da bambino e ragazzino.
Non lasci che il tempo trascorra alimentando le sue incertezze e il suo disagio: si rivolga ad un/a nostro/a collega della sua zona per dare una giusta collocazione ai suoi pensieri e -soprattutto!- alle sue emozioni.
Cordialità.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
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Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.5k visite dal 31/08/2021.
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