Come superare il trauma di un'umiliazione subita da un parente stretto che derideva il mio aspetto?

Gentili specialisti,
Ho chiesto questo consulto per iniziare ad avere un primo aiuto nell'attesa di potermi permettere un percorso psicologico a mie spese.
Lo farei molto volentieri fin da ora ma, purtroppo, non posso, dal momento che sono una studentessa non lavoratrice e i miei genitori non pagherebbero mai per un/a psicologo/a (continuano a non credere che io non ne abbia bisogno e sostengono che le mie siano normali insicurezze di ragazza giovane e inesperta).
Il problema è questo: sono ossessionata dalle opinioni degli altri sul mio aspetto fisico e ho costante paura di non piacere agli altri, inoltre basta una critica o una battuta per farmi star male per mesi.
Sono sempre stata molto sensibile, ma un paio di episodi successi l'estate scorsa mi hanno trascinata nell'ossessione.
Mio nonno, infatti, una persona a cui (sfortunatamente) tengo molto nonostante i suoi difetti, ha pensato bene di mettersi a ridere quando sua cugina gli ha detto che ero davvero una bella ragazza, in mia presenza.
Ha poi aggiunto, quando ho osservato che sua cugina era stata carina, che l'aveva detto per gentilezza.
Secondo episodio: quando dei suoi amici sportivi mi hanno chiesto che sport faccio, dicendo che si vede che mi alleno, lui si è messo a ridere di nuovo, aggiungendo che è da poco che mi alleno.
Sia sua cugina che i suoi amici sono rimasti sbalorditi dal suo comportamento e non hanno saputo cosa rispondere.
Io sono rimasta sconvolta.
Gli ho fatto notare che mi aveva ferita e lui si è arrampicato sugli specchi, dicendo che per eccesso di modestia e pudore non ha mai saputo rispondere ai complimenti e che si vergognava a dire apertamente che sono bellissima, ma francamente non mi sembra credibile, altrimenti non avrebbe detto anche a me in privato che sua cugina aveva parlato per gentilezza e perchè "cosa doveva dire?
Si dice per educazione" (parole sue).
So che è assurdo, ma non ho mai superato questi due episodi, da me vissuti come dei vari traumi; da allora mi viene spesso il dubbio che i complimenti delle persone siano tutti falsi, persino quelli del mio ragazzo, e fatti per educazione.
Credo solo alle critiche, non alle osservazioni positive.
Mi sento umiliata e immagino che gli altri mi vedano come una ragazza insignificante, forse anche bruttina, e mi chiedo come io faccia a piacere al mio ragazzo, che è davvero bello, e come abbia fatto a piacere ai miei ex, tutti belli anche loro (tranne il primo); da qui sorge il dubbio della falsità dei complimenti, oppure immagino che avessero problemi a distinguere una bella ragazza da una brutta.
A volte mi vergogno a uscire di casa, immaginando che le persone provino compassione a vedermi e pensino anche che sono troppo magra (sono un po' sottopeso) e che qualsiasi trucco e abbigliamento non serva a nulla.
Sono scioccata anche perchè, fino a pochi anni da, quasi tutti mi facevano solo complimenti.
Eppure non mi sembra di essere peggiorata, anzi, sono più tonica.

Grazie in anticipo!
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Dr.ssa Federica Cairoli Psicologo 101 3
Buongiorno. Credo che più che focalizzarsi su ciò che l'altro pensa di lei e/o del suo aspetto, debba interrogarsi sul perchè il suo benessere psicologico sia legato al giudizio deli altri, soprattutto, se ho ben compreso, al giudizio estetico.
Una persona non è solo il suo sembiante ma è unica e particolare proprio per le sfumature caratteriali, intellettive, emotive. Inseguire un ideale è una battaglia persa in partenza perchè il giudizio dell'altro è soggettivo e opinabile. Ciò che piace al suo ragazzo (di lei) potrebbe non piacere ad un altro, ciò che suo nonno reputa "bello" potrebbe non esserlo per un' altra persona.
Che origine hanno queste insicurezze al di là delle affermazioni del nonno? Perchè ha bisogno dei complimenti per sentirsi a suo agio e speciale? Perchè crede solo nelle critiche? Perchè ha vissuto come traumi delle affermazioni probabilmente fatte con leggerezza e non per ferire la sua persona?
Quali sono le sue passioni, i suoi interessi i suoi desideri? Non menziona nulla della sua vita al di là dell'apparenza e dell'estetica.
Sono certa che almeno a qualcuna di queste domande riuscirà a dar risposta. Parta da qui.
FC

Dr.ssa Dederica Cairoli

[#2]
Utente
Utente
Grazie mille, Dottoressa, per avermi risposto!
È effettivamente vero che la bellezza è soggettiva e so di non poter piacere a tutti, però è il fatto che sia stato proprio mio nonno a umiliarmi, una persona a cui ovviamente tengo e dalla quale mi sarei aspettata il contrario, a provocarmi questo shock. Io sono una persona molto affettuosa e che crede parecchio nella famiglia; ho pochi parenti stretti (per esempio i miei nonni materni sono entrambi morti) e da questi mi aspetterei incoraggiamenti e complimenti o perlomeno neutralità, non critiche aspre di questo tipo e soprattutto non la considerazione che se gli altri mi fanno dei complimenti è per "gentilezza", fatta da mio nonno stesso! Inoltre, in passato era diverso; superato il periodo nero delle medie, in cui sono stata oggetto di bullismo (come tanti altri ragazzi della mia scuola, purtroppo), ho lavorato moltissimo sul miglioramento della mia immagine e, al contrario, le persone nella maggior parte dei casi - compreso mio nonno - mi facevano sentire bella e raffinata (curo anche il mio abbigliamento). Quindi mi ha doppiamente scioccata vedere questo incredibile cambio di rotta a partire dagli ultimi due/tre anni, dovuto a non so che cosa, visto che rimango sempre io e non sono cambiata. Ne ho parlato bene anche con il mio ragazzo e sono ora sicura al 100% che lui non menta, che i suoi complimenti siano sinceri, anche se effettivamente, a livello razionale lo immaginavo anche prima. Riguardo al perchè io dia tanta importanza alla valutazione degli altri, credo che sia appunto perchè ho subito bullismo in passato e anche perché, appunto, si trattava di mio nonno e non di un estraneo qualunque o di un semplice conoscente (la cosa mi avrebbe dato comunque fastidio, essendo io molto sensibile, ma non così tanto). Invece, per quanto riguarda le mie passioni e i miei interessi, ha ragione a dirmi di focalizzarmi di più su quelli; in seguito a questo brutto episodio e ad altri simili subiti da altre persone, per quanto meno gravi, sono diventata gradualmente sempre meno motivata e a volte trovo difficile impegnarmi per realizzare i miei sogni e obiettivi nella vita, provo una sensazione di inutilità, ma recentemente ho iniziato di nuovo a impegnarmi nello studio, a scrivere e a suonare, per esempio, cose che non facevo da tanto tempo. Spero di riuscire a rimanere costante, a lasciarmi queste brutte esperienze alle spalle e, soprattutto, a rimanerci meno male per il futuro, perchè odio essere così dipendente dagli altri per sentirmi o meno felice.
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Dr.ssa Federica Cairoli Psicologo 101 3
Buongiorno cara, scrive : "recentemente ho iniziato di nuovo a impegnarmi nello studio, a scrivere e a suonare" queste sono grandi risorse che deve coltivare e che la rendono unica.
Detto ciò, anche se in qualche modo lo ha già fatto, riaffronti l'argomento con il nonno spiegandogli perchè è rimasta così turbata. Il confronto ed il dialogo spesso aiutano a comprendere meglio sia le situazioni che il punto di vista dell'altro, soprattutto quando l'altro è qualcuno a noi caro ed importante.
FC