Tachicardia da ansia
Gentili Dottori,
Vi scrivo per avere gentilmente un parere.
Ho 25 anni, non fumo, non bevo, non pratico sport.
Sono un soggetto ansioso da sempre, mi sembra però che da circa sei mesi la mia ansia sia peggiorata notevolmente.
Forse per stress universitario, il quale però non mi ha mai bloccato, anzi al contrario sto andando molto bene.
Sono diventata ipocondriaca credo.
Ho cominciato con tachicardia fastidiosa a partire da marzo.
I battiti sono martellanti a volte, e non riesco a non ascoltarli.
Sempre da marzo ho iniziato a svegliarmi di notte (non ogni singola notte ma molto spesso e più o meno sempre allo stesso orario, tra le 2 e le 3).
Quando mi sveglio sono agitatissima, perché il mio battito è molto forte, credo sia proprio quello a svegliarmi.
Per calmarmi mi ci vuole almeno 1 ora.
Dopo se provo a dormire di solito riesco a prendere sonno e mi sveglio la mattina.
È possibile siano attacchi di panico notturni?
Me ne sono capitati altri, sempre alla sera, anche prima di dormire molto forti in cui ho preso paura (in quei casi avevo anche tremori e formicolii alle mani).
Poi con l'aiuto dei miei familiari passava dopo circa una ventina di minuti.
Quegli attacchi forti non si sono più ripresentati, quando sento che ci sono vicina ho imparato a respirare con la pancia e mi aiuta, ma non così tanto purtroppo, di notte mi sembra di essere sempre all'erta, come se dovessi stare attenta.
Prendo sonno ma poi mi sveglio con tachicardia e difficoltà a respirare, non riesco a portare a termine un respiro completo, mi sento soffocare e a volte ho paura che il mio respiro peggiori.
Durante il giorno ho attacchi di tachicardia ogni tanto, che compaiono senza motivo perché sono magari impegnata o presa da altre cose, avendo fatto i controlli non capisco come possono arrivare "a caso" per un motivo ansioso.
È possibile che ansia/panico possano dare dei disturbi giornalieri di tachicardia e mancanza di respiro che insorgono improvvisamente?
A volte sento anche un peso sul petto e mi vengono anche delle fitte, come dei piccoli mancamenti al cuore e molto spesso ho anche nausea.
Ho paura che mi stia per succedere qualcosa.
Segnalo che ho eseguito molti esami del sangue, tiroide, ECG, ECG Holter ed ecocardiografia.
Tutti negli ultimi sei mesi e tutti nella norma.
Soffro di reflusso, a volte mi sveglio di notte anche per lo stomaco pesante o perché sento senso di fame.
A cosa è collegato il mio disturbo?
Avrei bisogno di tranquillizzarmi e sapere che non è nulla di fisico.
Sono attacchi di panico anche più leggeri?
Vi ringrazio in anticipo per la vostra cortese attenzione.
Vi scrivo per avere gentilmente un parere.
Ho 25 anni, non fumo, non bevo, non pratico sport.
Sono un soggetto ansioso da sempre, mi sembra però che da circa sei mesi la mia ansia sia peggiorata notevolmente.
Forse per stress universitario, il quale però non mi ha mai bloccato, anzi al contrario sto andando molto bene.
Sono diventata ipocondriaca credo.
Ho cominciato con tachicardia fastidiosa a partire da marzo.
I battiti sono martellanti a volte, e non riesco a non ascoltarli.
Sempre da marzo ho iniziato a svegliarmi di notte (non ogni singola notte ma molto spesso e più o meno sempre allo stesso orario, tra le 2 e le 3).
Quando mi sveglio sono agitatissima, perché il mio battito è molto forte, credo sia proprio quello a svegliarmi.
Per calmarmi mi ci vuole almeno 1 ora.
Dopo se provo a dormire di solito riesco a prendere sonno e mi sveglio la mattina.
È possibile siano attacchi di panico notturni?
Me ne sono capitati altri, sempre alla sera, anche prima di dormire molto forti in cui ho preso paura (in quei casi avevo anche tremori e formicolii alle mani).
Poi con l'aiuto dei miei familiari passava dopo circa una ventina di minuti.
Quegli attacchi forti non si sono più ripresentati, quando sento che ci sono vicina ho imparato a respirare con la pancia e mi aiuta, ma non così tanto purtroppo, di notte mi sembra di essere sempre all'erta, come se dovessi stare attenta.
Prendo sonno ma poi mi sveglio con tachicardia e difficoltà a respirare, non riesco a portare a termine un respiro completo, mi sento soffocare e a volte ho paura che il mio respiro peggiori.
Durante il giorno ho attacchi di tachicardia ogni tanto, che compaiono senza motivo perché sono magari impegnata o presa da altre cose, avendo fatto i controlli non capisco come possono arrivare "a caso" per un motivo ansioso.
È possibile che ansia/panico possano dare dei disturbi giornalieri di tachicardia e mancanza di respiro che insorgono improvvisamente?
A volte sento anche un peso sul petto e mi vengono anche delle fitte, come dei piccoli mancamenti al cuore e molto spesso ho anche nausea.
Ho paura che mi stia per succedere qualcosa.
Segnalo che ho eseguito molti esami del sangue, tiroide, ECG, ECG Holter ed ecocardiografia.
Tutti negli ultimi sei mesi e tutti nella norma.
Soffro di reflusso, a volte mi sveglio di notte anche per lo stomaco pesante o perché sento senso di fame.
A cosa è collegato il mio disturbo?
Avrei bisogno di tranquillizzarmi e sapere che non è nulla di fisico.
Sono attacchi di panico anche più leggeri?
Vi ringrazio in anticipo per la vostra cortese attenzione.
[#1]
Cara, ha fatto benissimo ad effettuare tutti gli esami clinici per escludere patologie mediche.
Ciò che riporta, dunque, possono essere chiari sintomi di uno stato ansioso. Tuttavia, non è possibile fare una diagnosi in questo contesto.
Le consiglio di intraprendere quanto prima un percorso psicologico che la possa aiutare ad individuare le origini del suo malessere e le possa fornire strumenti adeguati.
Resto a disposizione.
Un caro saluto
Ciò che riporta, dunque, possono essere chiari sintomi di uno stato ansioso. Tuttavia, non è possibile fare una diagnosi in questo contesto.
Le consiglio di intraprendere quanto prima un percorso psicologico che la possa aiutare ad individuare le origini del suo malessere e le possa fornire strumenti adeguati.
Resto a disposizione.
Un caro saluto
Dott.ssa Alessandra Morosinotto - Psicologa
Tel 340 7343735
Ricevo su appuntamento ad Alessandria e Online
[#3]
Penso che riprovarci potrebbe essere un'opportunità per lei. I percorsi psicologici non sono tutti uguali e soprattutto una volta intrapreso uno, non necessariamente è sufficiente per tutta la vita. Probabilmente non ha trovato il professionista più adatto per lei o non era il momento giusto per lei.
Rispetto all'assunzione di farmaci omeopatici si affidi al suo medico o farmacista di fiducia.
Le auguro la serenità che merita.
Un caro saluto
Rispetto all'assunzione di farmaci omeopatici si affidi al suo medico o farmacista di fiducia.
Le auguro la serenità che merita.
Un caro saluto
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 6.7k visite dal 19/08/2021.
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