Mio padre gioca d'azzardo
Vi scrivo perché vorrei capire come muovermi con mio padre... so che non sono sua madre, una madre la ha.
però noto che sua madre se ne frega o forse non ne sa nulla... mio padre ha iniziato a giocare quando andavo alle medie.
tutto è nato quando è morto suo padre, ha perso successivamente il lavoro e ha iniziato ad andare nei casinò.
gioca solo alla roulette e una volta mi ci ha anche portato...io sono andata per vedere che cavolo combinava e la tristezza mi ha assalita quando ho messo piede in quel posto perché la gente era tristissima.
lui l'ha veramente preso per lavoro questa cosa...fatti un tot di soldi, prende e se ne va... alle medie non sapeva controllarsi, spesso perdeva tutto e tornava a casa piangendo, oppure chiedeva soldi agli strozzini e alzava le mani a mia madre se non glieli dava... ora a distanza di tantissimi anni, ogni tanto ci va ancora oppure gioca al telefono, però è riuscito a trovarsi almeno un lavoretto.
non perde più i soldi, non chiede più soldi a mia madre.
leggermente è migliorato.
ma la patologia resta perché siamo in vacanza e da due giorni salvo quando andiamo a far spese si attacca al telefono e gioca alla roulette collegato ad un sito di un casinò.
mi sono fatta coraggio e gli ho detto che è troppo e ha risposto che sta vincendo...cosa dovevo rispondere a mia volta?
io mi sento a disagio, imbarazzata, mi pare una roba da matti...però non posso neanche stargli troppo dietro, io non sono sua madre... uno deve andare a lavorare, mica a giocare sui siti per fare soldi... che si fa in queste situazioni?
però noto che sua madre se ne frega o forse non ne sa nulla... mio padre ha iniziato a giocare quando andavo alle medie.
tutto è nato quando è morto suo padre, ha perso successivamente il lavoro e ha iniziato ad andare nei casinò.
gioca solo alla roulette e una volta mi ci ha anche portato...io sono andata per vedere che cavolo combinava e la tristezza mi ha assalita quando ho messo piede in quel posto perché la gente era tristissima.
lui l'ha veramente preso per lavoro questa cosa...fatti un tot di soldi, prende e se ne va... alle medie non sapeva controllarsi, spesso perdeva tutto e tornava a casa piangendo, oppure chiedeva soldi agli strozzini e alzava le mani a mia madre se non glieli dava... ora a distanza di tantissimi anni, ogni tanto ci va ancora oppure gioca al telefono, però è riuscito a trovarsi almeno un lavoretto.
non perde più i soldi, non chiede più soldi a mia madre.
leggermente è migliorato.
ma la patologia resta perché siamo in vacanza e da due giorni salvo quando andiamo a far spese si attacca al telefono e gioca alla roulette collegato ad un sito di un casinò.
mi sono fatta coraggio e gli ho detto che è troppo e ha risposto che sta vincendo...cosa dovevo rispondere a mia volta?
io mi sento a disagio, imbarazzata, mi pare una roba da matti...però non posso neanche stargli troppo dietro, io non sono sua madre... uno deve andare a lavorare, mica a giocare sui siti per fare soldi... che si fa in queste situazioni?
[#1]
Gentile utente,
"che si fa in queste situazioni?", Lei ci chiede.
Le rispondo: Che si fa quando un ammalato non vuole curarsi? Oppure non si rende nemmeno conto di soffrire di una certa patologia?
La ludopatia è una dipendenza, come quella dalla droga e dall'alcol (solo "senza sostanza"). Delle suddette sappiamo bene che ci vogliono anni, comunità, farmaci .. per uscirne; invece della ludopatia l'opinione comune ne sa ancora poco, e ritiene che sia "un vizio", oppure che con un po' di buona volontà se ne possa uscire. Ma non è così.
Quindi il primo passo con Suo padre sarebbe di aiutarlo a prendere consapevolezza di avere un problema.
Non so se sia il Suo ruolo, deciderà Lei come utilizzare queste informazioni.
Noi ci occupiamo di chi ci scrive, cioè di Lei di cui non ci dice nulla.
Auspichiamo che Lei si stia prendendo cura di sè, è in vacanza;
che riesca a staccare la mente dalla situazione di Suo padre, rispetto alla quale non ha il potere di fare molto purtroppo, quasi nulla, lui è un adulto in grado di vivere come meglio crede.
Buoni giorni.
Dott. Brunialti
"che si fa in queste situazioni?", Lei ci chiede.
Le rispondo: Che si fa quando un ammalato non vuole curarsi? Oppure non si rende nemmeno conto di soffrire di una certa patologia?
La ludopatia è una dipendenza, come quella dalla droga e dall'alcol (solo "senza sostanza"). Delle suddette sappiamo bene che ci vogliono anni, comunità, farmaci .. per uscirne; invece della ludopatia l'opinione comune ne sa ancora poco, e ritiene che sia "un vizio", oppure che con un po' di buona volontà se ne possa uscire. Ma non è così.
Quindi il primo passo con Suo padre sarebbe di aiutarlo a prendere consapevolezza di avere un problema.
Non so se sia il Suo ruolo, deciderà Lei come utilizzare queste informazioni.
Noi ci occupiamo di chi ci scrive, cioè di Lei di cui non ci dice nulla.
Auspichiamo che Lei si stia prendendo cura di sè, è in vacanza;
che riesca a staccare la mente dalla situazione di Suo padre, rispetto alla quale non ha il potere di fare molto purtroppo, quasi nulla, lui è un adulto in grado di vivere come meglio crede.
Buoni giorni.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Utente
Grazie mille Dottoressa della sua risposta, è un raggio di sole in questa vacanza...
io non mi prendo cura di me, è come se mi fossi imposta che devo aiutare mio padre e i miei genitori, non lo so il perché, forse perché dentro di me penso che siano degli inetti che non hanno saputo crescermi. ma anche perché mi hanno sempre detto le persone che io non parlo e ora questa consapevolezza mi consuma e voglio farmi sentire a tutti i costi.
pensi che la vacanza l'ho pagata io perché a giugno avevo preso il covid e i miei in preda all'ansia non sono partiti nel caso avessi bisogno.
sono guarita e per "ringraziarli" ho voluto regalare questa vacanza.
mi sarei aspettata armonia, che facessimo delle passeggiate insieme, ma i miei non sono mai stati così, si chiudono sempre in casa, anche se li portassi nel luogo più bello e costoso del mondo farebbero così, o meglio, mia mamma viene anche se le propongo le cose, ma lui no, mi dà sempre pensieri, mi dà sempre rabbia.
quando ero più piccola, provavo anche a dirglielo, ma lui è sempre stato manesco, quindi dopo un po' se non voleva ascoltare, mi minacciava o alzava le mani.
è stato orribile crescere così e ora o mi arrabbio oppure non so parlare.
so che dovrei farmi degli amici ma non riesco, soffro anche del giudizio altrui.
tempo fa, andai anche in terapia ma la dottoressa mi diceva sempre e solo che dovevo parlare ed esprimere le emozioni e puntualmente le rispondevo: come faccio ad esprimere le emozioni e parlare con un papà manesco? non avevo trovato molto conforto nel fare terapia.
io non mi prendo cura di me, è come se mi fossi imposta che devo aiutare mio padre e i miei genitori, non lo so il perché, forse perché dentro di me penso che siano degli inetti che non hanno saputo crescermi. ma anche perché mi hanno sempre detto le persone che io non parlo e ora questa consapevolezza mi consuma e voglio farmi sentire a tutti i costi.
pensi che la vacanza l'ho pagata io perché a giugno avevo preso il covid e i miei in preda all'ansia non sono partiti nel caso avessi bisogno.
sono guarita e per "ringraziarli" ho voluto regalare questa vacanza.
mi sarei aspettata armonia, che facessimo delle passeggiate insieme, ma i miei non sono mai stati così, si chiudono sempre in casa, anche se li portassi nel luogo più bello e costoso del mondo farebbero così, o meglio, mia mamma viene anche se le propongo le cose, ma lui no, mi dà sempre pensieri, mi dà sempre rabbia.
quando ero più piccola, provavo anche a dirglielo, ma lui è sempre stato manesco, quindi dopo un po' se non voleva ascoltare, mi minacciava o alzava le mani.
è stato orribile crescere così e ora o mi arrabbio oppure non so parlare.
so che dovrei farmi degli amici ma non riesco, soffro anche del giudizio altrui.
tempo fa, andai anche in terapia ma la dottoressa mi diceva sempre e solo che dovevo parlare ed esprimere le emozioni e puntualmente le rispondevo: come faccio ad esprimere le emozioni e parlare con un papà manesco? non avevo trovato molto conforto nel fare terapia.
[#3]
Gentile ragazza,
non sempre la prima psicoterapeuta è quella giusta per sè,
talvolta occorre avere il coraggio e la determinazione di cercare altro, di provare nuovamente. La incoraggio in ciò.
Il rischio per Lei sembra essere di rimanere intrappolata nelle dinamiche familiari. Ma lei ha ormai xx anni, ed è tempo che si occupi di sè, del Suo lavoro, dei Suoi amori e amicizie, delle attività che Le danno gioia e leggerezza.
Prendendo atto che nessuno è in grado di salvare chi non lo vuole, non lo chiede, chi addirittura si infastidisce di fronte all'aiuto offerto.
Se ritiene ci tenga al corrente.
Ma per il momento si goda la vacanza, tutti ne abbiamo bisogno dopo un anno così covid-strano e difficile.
Un caro saluto.
Dott. Brunialti
non sempre la prima psicoterapeuta è quella giusta per sè,
talvolta occorre avere il coraggio e la determinazione di cercare altro, di provare nuovamente. La incoraggio in ciò.
Il rischio per Lei sembra essere di rimanere intrappolata nelle dinamiche familiari. Ma lei ha ormai xx anni, ed è tempo che si occupi di sè, del Suo lavoro, dei Suoi amori e amicizie, delle attività che Le danno gioia e leggerezza.
Prendendo atto che nessuno è in grado di salvare chi non lo vuole, non lo chiede, chi addirittura si infastidisce di fronte all'aiuto offerto.
Se ritiene ci tenga al corrente.
Ma per il momento si goda la vacanza, tutti ne abbiamo bisogno dopo un anno così covid-strano e difficile.
Un caro saluto.
Dott. Brunialti
[#4]
Utente
Buongiorno Dottoressa,
La volevo aggiornare.
Stamattina siamo andati a fare un giro in una città qui vicino. Mio papà voleva stare a casa ma non l'ha detto in maniera esplicita quindi durante il viaggio ha iniziato a bestemmiare dicendo che lui voleva stare in casa . Fa sempre così. Io da un lato sono arrabbiata, deve essere più convinto delle sue azioni: non vuole uscire? Che lo dica chiaro, non che poi per tutto il viaggio ci ammorba urlando e bestemmiando i santi.
Io sin da piccola ho sempre tollerato anzi mi sentivo anche in colpa, ora sono stufa. Ma non voglio diventare come lui e urlare come una matta a mia volta, che risolverei? Quindi lo lascio urlare e imprecare in pace. Ma mi rendo conto che ha grossi problemi.
La volevo aggiornare.
Stamattina siamo andati a fare un giro in una città qui vicino. Mio papà voleva stare a casa ma non l'ha detto in maniera esplicita quindi durante il viaggio ha iniziato a bestemmiare dicendo che lui voleva stare in casa . Fa sempre così. Io da un lato sono arrabbiata, deve essere più convinto delle sue azioni: non vuole uscire? Che lo dica chiaro, non che poi per tutto il viaggio ci ammorba urlando e bestemmiando i santi.
Io sin da piccola ho sempre tollerato anzi mi sentivo anche in colpa, ora sono stufa. Ma non voglio diventare come lui e urlare come una matta a mia volta, che risolverei? Quindi lo lascio urlare e imprecare in pace. Ma mi rendo conto che ha grossi problemi.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 7.2k visite dal 18/08/2021.
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Il Covid-19 è la malattia infettiva respiratoria che deriva dal SARS-CoV-2, un nuovo coronavirus scoperto nel 2019: sintomi, cura, prevenzione e complicanze.