Panico e fine relazione
Buongiorno,
Descrivo la mia storia per avere una vostra gentile interpretazione.
Ho terminato da poco la relazione con la mia ragazza, per scelta sua ed è durata circa 6-7 mesi.
Io 34 anni lei 32.
Lei era reduce di una storia pesante: 6 anni di fidanzamento col suo ex ragazzo, matrimonio organizzato estate 2020 e in seguito annullato a causa dei palesati tradimenti di lui.
Dopo questa esperienza diceva di aver avuto seri problemi col genere maschile.
Fino a quando non incontra me a novembre.
Ci siamo conosciuti per lavoro, lei è stata molto attiva nella fase della conoscenza.
Nasce una bella relazione da febbraio anche se lei era molto persa fin da subito.
Caratteri molto compatibili.
In questi mesi si è sempre rivelata innamoratissima, mi ha sempre portato l’acqua con le orecchie, anche forse con eccessiva premura.
La vita sessuale è sempre stata attiva.
Nessun litigio o mancanza di rispetto.
Ci raccontiamo i nostri difetti e ce li confutiamo a vicenda.
Un rapporto equilibrato e maturo.
Tuttavia non mi ha mai presentato a famiglia e amici dicendomi di non volersi sentire esposta (capibile datai i precedenti e il suo carattere introverso).
Però sanno che ci sono e per dire sua madre mi porta in palmo di mano.
Era forse un po’ insicura e preoccupata di piacermi.
Da gennaio seguo l’idea di acquistare una casa, lei è entusiasta e mi supporta.
A giugno individuo una occasione e mi faccio supportare anche nell’incontro con l’immobiliarista.
Lei compra casa in primavera ma a me sorge il dubbio che non sia la mossa piu saggia per il momento e non sentendomela, le dico che non per proiettare aspettative su di lei, preferisco aspettare.
Poi crolla.
Ansia, attacchi di panico e decide di lasciarmi.
Dice di non essere più lucida e di star mettendo in discussione tutto.
Non ci incontriamo più dal quel giorno, prima settimana di luglio, per via del suo continuo evitamento.
Ricevo una lettera nella quale emergono: il sentimento che nel tempo si affievoliva (anche se mi è difficile crederlo), la paura del futuro, la paura a sentirsi dire ti amo e il fatto che non accetta questo genere di emozioni.
Dice che io sono il ragazzo perfetto e che sente di star perdendo il treno, che vorrebbe prenderlo con tutta se stessa ma non riesce.
Emerge un fortissimo senso di inadeguatezza.
Dice di non sentire, ma per tutto il tempo della nostra relazione io mi sono sentito amato sino all’ultimo giorno che ci siamo visti e abbiamo pure fatto l’amore.
Io ho fatto di tutto per supportarla ed offrirle il mio aiuto, dicendole di concentrarsi solamente sul presente e non farsi domande inutili (ha una tendenza al rimuginio).
A causa della sofferenza ho dovuto sostenere la chiusura della relazione in modo burbero tanto era insostenibile lo strazio di quel tira e molla.
Vorrei ricongiungermi ma non so come comportarmi e se è il caso ti tentare qualche avvicinamento.
Vorrei chiedere come interpretate questa sua reazione e suggerimenti su come dovrei comportarmi.
Grazie.
Descrivo la mia storia per avere una vostra gentile interpretazione.
Ho terminato da poco la relazione con la mia ragazza, per scelta sua ed è durata circa 6-7 mesi.
Io 34 anni lei 32.
Lei era reduce di una storia pesante: 6 anni di fidanzamento col suo ex ragazzo, matrimonio organizzato estate 2020 e in seguito annullato a causa dei palesati tradimenti di lui.
Dopo questa esperienza diceva di aver avuto seri problemi col genere maschile.
Fino a quando non incontra me a novembre.
Ci siamo conosciuti per lavoro, lei è stata molto attiva nella fase della conoscenza.
Nasce una bella relazione da febbraio anche se lei era molto persa fin da subito.
Caratteri molto compatibili.
In questi mesi si è sempre rivelata innamoratissima, mi ha sempre portato l’acqua con le orecchie, anche forse con eccessiva premura.
La vita sessuale è sempre stata attiva.
Nessun litigio o mancanza di rispetto.
Ci raccontiamo i nostri difetti e ce li confutiamo a vicenda.
Un rapporto equilibrato e maturo.
Tuttavia non mi ha mai presentato a famiglia e amici dicendomi di non volersi sentire esposta (capibile datai i precedenti e il suo carattere introverso).
Però sanno che ci sono e per dire sua madre mi porta in palmo di mano.
Era forse un po’ insicura e preoccupata di piacermi.
Da gennaio seguo l’idea di acquistare una casa, lei è entusiasta e mi supporta.
A giugno individuo una occasione e mi faccio supportare anche nell’incontro con l’immobiliarista.
Lei compra casa in primavera ma a me sorge il dubbio che non sia la mossa piu saggia per il momento e non sentendomela, le dico che non per proiettare aspettative su di lei, preferisco aspettare.
Poi crolla.
Ansia, attacchi di panico e decide di lasciarmi.
Dice di non essere più lucida e di star mettendo in discussione tutto.
Non ci incontriamo più dal quel giorno, prima settimana di luglio, per via del suo continuo evitamento.
Ricevo una lettera nella quale emergono: il sentimento che nel tempo si affievoliva (anche se mi è difficile crederlo), la paura del futuro, la paura a sentirsi dire ti amo e il fatto che non accetta questo genere di emozioni.
Dice che io sono il ragazzo perfetto e che sente di star perdendo il treno, che vorrebbe prenderlo con tutta se stessa ma non riesce.
Emerge un fortissimo senso di inadeguatezza.
Dice di non sentire, ma per tutto il tempo della nostra relazione io mi sono sentito amato sino all’ultimo giorno che ci siamo visti e abbiamo pure fatto l’amore.
Io ho fatto di tutto per supportarla ed offrirle il mio aiuto, dicendole di concentrarsi solamente sul presente e non farsi domande inutili (ha una tendenza al rimuginio).
A causa della sofferenza ho dovuto sostenere la chiusura della relazione in modo burbero tanto era insostenibile lo strazio di quel tira e molla.
Vorrei ricongiungermi ma non so come comportarmi e se è il caso ti tentare qualche avvicinamento.
Vorrei chiedere come interpretate questa sua reazione e suggerimenti su come dovrei comportarmi.
Grazie.
[#1]
Buongiorno da quello che scrive sembra che da parte di entrambi ci fossero sentimenti dei affetto e attrazione e probabilmente di innamoramento. In entrambi sembra presente un forte bisogno di idealizzazione, cioè di immaginare che l’altro sia perfetto, privo di errori, incertezze, mancanze e di idealizzare la relazione (di assoluta comprensione, dialogo, amore .). L’idealizzazione purtroppo non è realistica ed è facile che finisca poiché nessuno e nessuna relazione è in realtà perfetta. E quando finisce subentra la svalutazione, cioè il pensare che non valga niente e vada abbandonata. Forse questo è successo alla sua ragazza appena si è intromesso un elemento di realtà ( la casa) in cui non eravate in perfetto accordo. Sembra inoltre che la ragazza abbia un profonda paura dell’abbandono e della perdita e faccia davvero fatica a fidarsi è pensare che qualcuno la ami sinceramente, forse a causa delle sue esperienze passate o infantili e che di fondo abbia una scarsa autostima. Su questi temi potrebbe lavorare con uno psicologo individualmente o come coppia.
Sicuramente la invito al dialogo con lei anche su questi aspetti se vuole tentare un riavvicinamento.
Saluti
Dr. Ssa Parolini maria enrica
Sicuramente la invito al dialogo con lei anche su questi aspetti se vuole tentare un riavvicinamento.
Saluti
Dr. Ssa Parolini maria enrica
Dr. Maria Enrica Parolini psicologa
Tel 3476623344
[#2]
Utente
Grazie dottoressa. Il mio timore più grande è che la ragazza non provi più affetto per me. Non so se la cosa sia possibile.
La mia più grande paura è che si sia lanciata nella relazione con me non essendo ancora pronta, facendo un po’ il chiodo scaccia chiodo . Eppure in questo caso non mi spiego l’effettivo sentimento e la sua intensità che ho visto da parte sua nei miei confronti nei mesi scorsi. Sono convinto che avesse provato qualcosa di reale nel momento in cui ora alla fine mi dice di sentire il sentimento che si affievolisce e notare le differenze fra noi mi lascia veramente atterrito e mi chiedo se una cosa del genere sia biologicamente possibile abbiamo avuto tempo per conoscersi ma non così tanto da far emergere contrasti e divergenze. Mi aspetterei una cosa di questo genere nel primissimo periodo della conoscenza oppure dopo un paio di anni.
Io sarei propenso ad interpretarla come una incapacità di leggere realmente i sentimenti a causa del forte stress del momento e un tentativo di sottrarsi alla situazione, giustificando le sue reazioni d’ansia come un segnale di mancanza di sentimento nei miei confronti. Come se volesse ora trovare una giustificazione razionale (non mi ama) ad una reazione irrazionale (ho paura).
Mi scusi, è un mese che continuo a pensare e ripensare a questa storia, smontarla e rimontare per cercare di trovarci un senso in modo da poter farmene una ragione.
La mia più grande paura è che si sia lanciata nella relazione con me non essendo ancora pronta, facendo un po’ il chiodo scaccia chiodo . Eppure in questo caso non mi spiego l’effettivo sentimento e la sua intensità che ho visto da parte sua nei miei confronti nei mesi scorsi. Sono convinto che avesse provato qualcosa di reale nel momento in cui ora alla fine mi dice di sentire il sentimento che si affievolisce e notare le differenze fra noi mi lascia veramente atterrito e mi chiedo se una cosa del genere sia biologicamente possibile abbiamo avuto tempo per conoscersi ma non così tanto da far emergere contrasti e divergenze. Mi aspetterei una cosa di questo genere nel primissimo periodo della conoscenza oppure dopo un paio di anni.
Io sarei propenso ad interpretarla come una incapacità di leggere realmente i sentimenti a causa del forte stress del momento e un tentativo di sottrarsi alla situazione, giustificando le sue reazioni d’ansia come un segnale di mancanza di sentimento nei miei confronti. Come se volesse ora trovare una giustificazione razionale (non mi ama) ad una reazione irrazionale (ho paura).
Mi scusi, è un mese che continuo a pensare e ripensare a questa storia, smontarla e rimontare per cercare di trovarci un senso in modo da poter farmene una ragione.
[#3]
Non posso sapere nello specifico quali sono i sentimenti della ragazza, posso solo dirle che l’innamoramento e l’idealizzazione sono sempre destinati a finire e vengono sostituiti da una relazione di amore, fiducia e comprensione. Quella forte passione iniziale quindi quasi sempre si affievolisce e viene sostituita da una relazione più matura e razionale in cui si accettano i difetti e le mancanze dell’altro. A volte invece una persona può allontanarsi per paura o perché il sentimento finisce. Anch’io credo che nel caso della sua ragazza si tratti più di paura dell’abbandono e forse anche paura di dipendere da qualcuno e di mettere in gioco se stessi.
Saluti
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.2k visite dal 12/08/2021.
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