Affaticabilità
Gentili dottori,
da quasi tre anni soffro di un complesso di disturbi che hanno sensibilmente abbassato la mia qualità della vita. Tutto è cominciato a settembre 2006, quando, in concomitanza con un periodo di fortissimo stress causato da gravi problemi familiari (salute dei genitori) e lavorativi, un'improvvisa e fortissima astenia, accompagnata da sudorazione abbondante, nausea, tosse secca, dolore toracico, esteso al braccio sinistro fino al polso e alle dita della mano, mi fa correre al pronto soccorso, dove mi ricoverano per pericardite. Dopo la dimissione, effettuo terapia a base di acido acetilsalicilico per un mese. Per i primi sei mesi mi sottopongo a tutti gli esami che mi prescrive il mio cardiologo (Ecg, ecg da sforzo, ecocuore, analisi del sangue), i quali decretano una completa guarigione. Sta di fatto che da allora la mia vita è cambiata. Le mie giornate sono caratterizzate da un'accentuata affaticabilità: alle volte anche una lunga passeggiata mi provoca una sensazione di stanchezza sproporzionata; in questi casi sono colpito da un malessere che mi spaventa molto e che non so descrivere con precisione: sento il battito del cuore molto accellerato, a volte accompagnato da dolore toracico (sia a dx che a sx), ho la nausea, una debolezza muscolare diffusa e una sensazione simile a quella che si prova un attimo prima di vomitare o prima di svenire.
Durante questi tre anni mi sono sottoposto ad ogni tipo di indagine, ognuna mi descrive come un soggetto sano.
Dopo ripetuti esami cardiologici (Holter frequenza cardiaca e pressorio, ecg da sforzo...), ho fatto anche tutte le indagini che potevano interessare la tiroide e il tratto gastro-intestinale (compreso gastroscopia e colonoscopia): non ho nulla, ma mi sento ogni cosa. Ho sempre paura di avere qualche malattia, ho spesso attacchi di diarrea ingiustificati, mal di testa, dolori muscolari e articolari, disturbo del sonno e, ultimamente,anche dell'alimentazione. Ci sono momenti, infatti, in cui mangio tutto ciò che mi capita e qualche ora dopo sono schiacciato dal senso di colpa. Ho paura di viaggiare, di allontanarmi molto da casa, di intraprendere un'attività fisica e mi sento spesso depresso, triste, apatico.
Che cosa posso fare?
Grazie per l'attenzione, cordiali saluti,
S.
da quasi tre anni soffro di un complesso di disturbi che hanno sensibilmente abbassato la mia qualità della vita. Tutto è cominciato a settembre 2006, quando, in concomitanza con un periodo di fortissimo stress causato da gravi problemi familiari (salute dei genitori) e lavorativi, un'improvvisa e fortissima astenia, accompagnata da sudorazione abbondante, nausea, tosse secca, dolore toracico, esteso al braccio sinistro fino al polso e alle dita della mano, mi fa correre al pronto soccorso, dove mi ricoverano per pericardite. Dopo la dimissione, effettuo terapia a base di acido acetilsalicilico per un mese. Per i primi sei mesi mi sottopongo a tutti gli esami che mi prescrive il mio cardiologo (Ecg, ecg da sforzo, ecocuore, analisi del sangue), i quali decretano una completa guarigione. Sta di fatto che da allora la mia vita è cambiata. Le mie giornate sono caratterizzate da un'accentuata affaticabilità: alle volte anche una lunga passeggiata mi provoca una sensazione di stanchezza sproporzionata; in questi casi sono colpito da un malessere che mi spaventa molto e che non so descrivere con precisione: sento il battito del cuore molto accellerato, a volte accompagnato da dolore toracico (sia a dx che a sx), ho la nausea, una debolezza muscolare diffusa e una sensazione simile a quella che si prova un attimo prima di vomitare o prima di svenire.
Durante questi tre anni mi sono sottoposto ad ogni tipo di indagine, ognuna mi descrive come un soggetto sano.
Dopo ripetuti esami cardiologici (Holter frequenza cardiaca e pressorio, ecg da sforzo...), ho fatto anche tutte le indagini che potevano interessare la tiroide e il tratto gastro-intestinale (compreso gastroscopia e colonoscopia): non ho nulla, ma mi sento ogni cosa. Ho sempre paura di avere qualche malattia, ho spesso attacchi di diarrea ingiustificati, mal di testa, dolori muscolari e articolari, disturbo del sonno e, ultimamente,anche dell'alimentazione. Ci sono momenti, infatti, in cui mangio tutto ciò che mi capita e qualche ora dopo sono schiacciato dal senso di colpa. Ho paura di viaggiare, di allontanarmi molto da casa, di intraprendere un'attività fisica e mi sento spesso depresso, triste, apatico.
Che cosa posso fare?
Grazie per l'attenzione, cordiali saluti,
S.
[#1]
Gentile ragazzo, visti gli esiti negativi di tutti gli esami medici c'è la probabilità che i suoi disagi fisici siano l'espressione di problematiche di natura ansiosa. Per cui un interveto di tipo psicologico potrebbe essere indicato. Si rivolga ad uno psicoterapeuta il quale potrà darle indicazioni in merito.
cordialmente
cordialmente
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
Come mai non si e' rivolto ad uno psichiatra?
Le hanno spiegato che i suoi disturbi possono essere di origine psichica?
Le hanno indicato la strada dello psichiatra o le hanno prescritto un trattamento e lei non ha fatto nulla?
Le hanno spiegato che i suoi disturbi possono essere di origine psichica?
Le hanno indicato la strada dello psichiatra o le hanno prescritto un trattamento e lei non ha fatto nulla?
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#3]
> non ho nulla, ma mi sento ogni cosa.
Gentile ragazzo, credo che la sua definizione riassuma molto bene lo stato in cui si sente. Ma se i dati di altezza/peso che ha indicato sono corretti, lei è in forte sovrappeso. Ora, al di là di tutto e delle sue cause, forse saprà che l'obesità, oltre ad essere una condizione patologica di per sé, costituisce un fattore aggravante per qualunque tipo di disturbo, anche psichico.
Nessuno fra i medici che ha consultato le ha mai fatto presente questa cosa?
Cordiali saluti
Gentile ragazzo, credo che la sua definizione riassuma molto bene lo stato in cui si sente. Ma se i dati di altezza/peso che ha indicato sono corretti, lei è in forte sovrappeso. Ora, al di là di tutto e delle sue cause, forse saprà che l'obesità, oltre ad essere una condizione patologica di per sé, costituisce un fattore aggravante per qualunque tipo di disturbo, anche psichico.
Nessuno fra i medici che ha consultato le ha mai fatto presente questa cosa?
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2k visite dal 22/05/2009.
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