Realizzarsi in coppia
Salve,
sono una donna di 40 anni convivente con un ragazzo di 32 da 4 mesi e un anno di fidanzamento.
All’inizio mi ha colpito molto di lui la sua spensieratezza nell’affrontare la vita e il fatto che mi abbia chiesto di convivere insieme dopo un anno poiché in tanti anni ho trovato tanti fidanzati ma mai nessuno è stato disposto a creare una relazione più spinta del cosiddetto ognuno a casa sua
Dopo 7 mesi di convivenza mi rendo conto che alcuni atteggiamenti del bon ton non sa proprio cosa siano: bestemmia spesso, alla sera non mi fa trovare un piatto pronto quando torno dal lavoro e ultimamente non mi ha nemmeno accompagnato al matrimonio di una mia cara amica giustificandosi che l’aveva vista poche volte è che i matrimoni non gli piacciono.
Non vuole sposarsi, eccetto se capitassero dei figli.
Una sera capitiamo in un discorso in cui dice potrei anche trovare una che mi fa stare meglio di te ma non ci penso nemmeno perché sto già bene con te e quindi non la cerco nemmeno mi tengo te perché a me poi chi mi sopporta!
A parte il sentimento che per lui sostiene di esserci c’è anche un po’ di convenienza entrambi perché ci aiutiamo a vicenda, sostiene sempre lui.
Dice che sono la luce dei suoi occhi, è coccolone, mi aiuta a pagare le spese di casa e questo è positivo, ma non ha mai detto che mi ama.
Al matrimonio della mia amica ho conosciuto un amico della sposa ed è stato un colpo di fulmine.
Solo che ora dovrei fare chiarezza dentro me stessa.
Sono molto severa con me, non mi andrebbe di baciarmi con un altro per poi trovare il mio ragazzo che mi aspetta.
Potrei vivere questa nuova frequentazione in amicizia o comunque chiedendo a lui del tempo per decidere senza prendere decisioni affrettate?
Se poi rimango con un pugno di mosche in mano?
Ci sono donne che dopo sei mesi riescono a farsi sposare
sono una donna di 40 anni convivente con un ragazzo di 32 da 4 mesi e un anno di fidanzamento.
All’inizio mi ha colpito molto di lui la sua spensieratezza nell’affrontare la vita e il fatto che mi abbia chiesto di convivere insieme dopo un anno poiché in tanti anni ho trovato tanti fidanzati ma mai nessuno è stato disposto a creare una relazione più spinta del cosiddetto ognuno a casa sua
Dopo 7 mesi di convivenza mi rendo conto che alcuni atteggiamenti del bon ton non sa proprio cosa siano: bestemmia spesso, alla sera non mi fa trovare un piatto pronto quando torno dal lavoro e ultimamente non mi ha nemmeno accompagnato al matrimonio di una mia cara amica giustificandosi che l’aveva vista poche volte è che i matrimoni non gli piacciono.
Non vuole sposarsi, eccetto se capitassero dei figli.
Una sera capitiamo in un discorso in cui dice potrei anche trovare una che mi fa stare meglio di te ma non ci penso nemmeno perché sto già bene con te e quindi non la cerco nemmeno mi tengo te perché a me poi chi mi sopporta!
A parte il sentimento che per lui sostiene di esserci c’è anche un po’ di convenienza entrambi perché ci aiutiamo a vicenda, sostiene sempre lui.
Dice che sono la luce dei suoi occhi, è coccolone, mi aiuta a pagare le spese di casa e questo è positivo, ma non ha mai detto che mi ama.
Al matrimonio della mia amica ho conosciuto un amico della sposa ed è stato un colpo di fulmine.
Solo che ora dovrei fare chiarezza dentro me stessa.
Sono molto severa con me, non mi andrebbe di baciarmi con un altro per poi trovare il mio ragazzo che mi aspetta.
Potrei vivere questa nuova frequentazione in amicizia o comunque chiedendo a lui del tempo per decidere senza prendere decisioni affrettate?
Se poi rimango con un pugno di mosche in mano?
Ci sono donne che dopo sei mesi riescono a farsi sposare
[#1]
Gentile Utente,
la descrizione di se stessa come "donna" e del suo compagno come "ragazzo" pare sottintendere qualcosa di più di un fatto meramente anagrafico.
Le cose stanno davvero così?
La fase di vita che ciascuno di voi due sta attraversando quanto è in sintonia con quella dell'altro?
Allo stesso modo, in che misura i progetti di vita individuali sono, secondo Lei, assimilabili a quelli di coppia?
Incuriosisce la sua chiusura:
"Se poi rimango con un pugno di mosche in mano?
Ci sono donne che dopo sei mesi riescono a farsi sposare"
Questo è ciò che va cercando?
Cordialità.
la descrizione di se stessa come "donna" e del suo compagno come "ragazzo" pare sottintendere qualcosa di più di un fatto meramente anagrafico.
Le cose stanno davvero così?
La fase di vita che ciascuno di voi due sta attraversando quanto è in sintonia con quella dell'altro?
Allo stesso modo, in che misura i progetti di vita individuali sono, secondo Lei, assimilabili a quelli di coppia?
Incuriosisce la sua chiusura:
"Se poi rimango con un pugno di mosche in mano?
Ci sono donne che dopo sei mesi riescono a farsi sposare"
Questo è ciò che va cercando?
Cordialità.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
[#2]
Utente
Ho sempre dato amore però quello che voglio io è prendermi cura di una persona come lei si prenderebbe cura di me,per questo il matrimonio sarebbe comunque una dimostrazione in più.Vorrei che lui si prendesse le sue responsabilità,una convivenza a vita la vedo limitante .Il fatto che ci sono donne che riescono a farsi sposare dopo poco tempo è vero,senza impegnarsi troppo rispetto a donne che amano troppo e che soffrono a vita
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.3k visite dal 05/08/2021.
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