Come gestire la malattia terminale di mia mamma

Buonasera,

Sto per perdere mia mamma affetta da leucemia, da poco i medici ci hanno comunicato che non faranno ulteriori cure perché peggiorerebbero solo il suo stato di salute.

Non ci hanno dato tempistiche precise, potrebbero essere settimane, o mesi, ma dobbiamo convivere con questa prospettiva.

Lei non sa tutto, ma credo abbia capito la situazione.
Questa consapevolezza, unita al suo stato di salute, l’ha prostrata completamente.
Non vuole più parlare, è molto nervosa e quando sta proprio male e vogliamo chiamare il medico, o portarla al pronto soccorso si rifiuta, finché non ce la fa più e riusciamo a convincerla.

Vederla soffrire sta logorando tutto dentro, me, mia sorella e mio papà.

Vorremmo solo che si facesse aiutare, per quanto possibile, per evitare di stare così male, ma lei vuole solo essere lasciata in pace.

Sia io che mia sorella abbiamo deciso di chiedere supporto psicologico, per cercare di accettare la situazione, mentre mia mamma e mio papà non ne vogliono sentir parlare.

Non sappiamo più come dar loro aiuto, come supportare in particolare lei.

Avete qualche consiglio?

Grazie
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Dr.ssa Donatella Costa Psicologo, Sessuologo 7
Buongiorno Gent.mo,
mi dispiace tantissimo per la situazione, comprendo le difficoltà, complimenti per la scelta di richiedere intanto voi figli un supporto psicologico. Tale sostegno sarà utile sia a voi ed altresì nella relazione con la madre, al fine di individuare strategie per stargli accanto in modo autentico.
Purtroppo la mamma rifiuta un supporto psicologico, occorre rispettare la sua volontà senza forzarla, sarebbe controproducente agire diversamente. Ogni persona difronte la malattia ha una propria dignità e diverso modo di affrontare il dolore.
Al termine della vita con persone terminali ciò che possiamo fare è semplicemente stargli accanto, ed accettare i loro silenzi, le rabbie, i dolori, le ansie
Se possibile in alcuni momenti, sarebbe importante come storytelling, ricostruire a ritroso le tappe fondamentali della loro vita, i momenti belli e brutti, cercare di dare un senso, un valore speciale alla loro vita, comunque unica.
Tutto ciò ovviamente se la persona lo desidera, anche cogliendo i momenti in cui parla o sta meglio.
Se viceversa la situazione degenera, soprattutto negli ultimi giorni, è importante limitarsi alla vicinanza fisica ed emotive, le parole possono essere sostituite da una carezza, un piccolo contatto, un bacio
Resto a disposizione per qualsiasi informazione in merito,
I miei migliori auguri
Cordialmente
Dr.ssa Donatella Costa

Dr.ssa donatella costa

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Utente
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Grazie Dottoressa per i suoi utili consigli.