Paura di morire e di non sapere cosa c’è dopo la morte
Salve, ho 21 anni e da qualche tempo ho una paura morbosa nei confronti della morte, una cosa totalmente ossessiva.
Partendo dal principio sono sempre stato un ragazzo che si distingueva dalla massa pensando sempre prima degli altri.
All’etá di 11 anni mio nonno venne ricoverato in ospedale per un’operazione dove avrebbe rischiato di morire.
Alla fine ce l’ha fatta ma comunque io mi sentivo abbastanza tranquillo all’epoca.
successivamente negli anni sono accadute due separazioni da parte dei miei zii e zie.
Sempre successivamente mia madre scoprì un tradimento da parte di mio padre, che decise di perdonare.
Poi, non ricordo quando precisamente, morì un ragazzo che era in classe mia alle medie.
Sempre in quel periodo litigai con i nonni paterni non parlandoci più per 7 anni.
Il culmine della storia è stato raggiunto quando andai in capraia con la scuola media.
Mi sono divertito ma quando tornai mi sembrava di essere distaccato dalla realtà, come se tutto fosse finto, un sogno.
So che questo fenomeno si chiama derealizzazione o dissociazione ma all’epoca non avevo il coraggio di informarmi su ciò che mi stava accadendo quindi lasciai passare il tempo finchè piano piano, negli anni, tutto sembrava andare meglio.
In relazione a questo iniziare ad avere anche eventi di depersonalizzazione che mi spaventavano, ma passarono anche quelli.
Nel tempo mi sono ripreso quasi dimenticando come mi sentivo all’epoca, anzi, se ne parlavo con persone fidate mi sentivo come se potessi insegnare loro qualcosa, mi sentivo che ormai tutto era passato e che non ci sarei più potuto ricadere.
Adesso, invece, a distanza di qualche anno sembra che siano tornati i cosiddetti demoni del passato.
in breve, ero al lavoro (lavoro come ponteggi sta presso una raffineria) quando per caso mi sono ritrovato a parlare con un mio collega sul fatto di cosa ci fosse dopo la morte e lui con molta convinzione ha detto che dopo la morte non c’è nulla.
Questa cosa mi ha scatenato 1 milione di complessi nella testa e nel momento in cui me l’ha detta mi è preso un attacco d’ansia.
Da quel giorno, che risale al 29 marzo 2021, ho iniziato a non dormire più la notte o almeno ad avere il sonno molto disturbato.
Sono stato diversi giorni a casa in malattia sono stati giorni dove non sono stato tranquillo neanche un secondo, la mia testa vagava verso pensieri troppo irrazionali.
Decisi così di andare Dalla psicologa perché così non potevo più stare, ero tormentato dalla paura di morire.
Ad oggi i sintomi ansiosi si presentano poco o comunque sia molto più lievi al pensiero della morte ma comunque sia il pensiero ossessivo c’è sempre.
Non so da cosa sia scaturito questo pensiero ma se può aiutare a comprendere la situazione posso dire che il mio lavoro non mi piace, ho un rapporto molto conflittuale con mia madre e con i miei nonni materni.
Vogliono mettere bocca su tutto e non lasciar vivere le persone, mettono ansia e sono persone negative.
Attendi risposte e vi ringrazio in anticipo
Partendo dal principio sono sempre stato un ragazzo che si distingueva dalla massa pensando sempre prima degli altri.
All’etá di 11 anni mio nonno venne ricoverato in ospedale per un’operazione dove avrebbe rischiato di morire.
Alla fine ce l’ha fatta ma comunque io mi sentivo abbastanza tranquillo all’epoca.
successivamente negli anni sono accadute due separazioni da parte dei miei zii e zie.
Sempre successivamente mia madre scoprì un tradimento da parte di mio padre, che decise di perdonare.
Poi, non ricordo quando precisamente, morì un ragazzo che era in classe mia alle medie.
Sempre in quel periodo litigai con i nonni paterni non parlandoci più per 7 anni.
Il culmine della storia è stato raggiunto quando andai in capraia con la scuola media.
Mi sono divertito ma quando tornai mi sembrava di essere distaccato dalla realtà, come se tutto fosse finto, un sogno.
So che questo fenomeno si chiama derealizzazione o dissociazione ma all’epoca non avevo il coraggio di informarmi su ciò che mi stava accadendo quindi lasciai passare il tempo finchè piano piano, negli anni, tutto sembrava andare meglio.
In relazione a questo iniziare ad avere anche eventi di depersonalizzazione che mi spaventavano, ma passarono anche quelli.
Nel tempo mi sono ripreso quasi dimenticando come mi sentivo all’epoca, anzi, se ne parlavo con persone fidate mi sentivo come se potessi insegnare loro qualcosa, mi sentivo che ormai tutto era passato e che non ci sarei più potuto ricadere.
Adesso, invece, a distanza di qualche anno sembra che siano tornati i cosiddetti demoni del passato.
in breve, ero al lavoro (lavoro come ponteggi sta presso una raffineria) quando per caso mi sono ritrovato a parlare con un mio collega sul fatto di cosa ci fosse dopo la morte e lui con molta convinzione ha detto che dopo la morte non c’è nulla.
Questa cosa mi ha scatenato 1 milione di complessi nella testa e nel momento in cui me l’ha detta mi è preso un attacco d’ansia.
Da quel giorno, che risale al 29 marzo 2021, ho iniziato a non dormire più la notte o almeno ad avere il sonno molto disturbato.
Sono stato diversi giorni a casa in malattia sono stati giorni dove non sono stato tranquillo neanche un secondo, la mia testa vagava verso pensieri troppo irrazionali.
Decisi così di andare Dalla psicologa perché così non potevo più stare, ero tormentato dalla paura di morire.
Ad oggi i sintomi ansiosi si presentano poco o comunque sia molto più lievi al pensiero della morte ma comunque sia il pensiero ossessivo c’è sempre.
Non so da cosa sia scaturito questo pensiero ma se può aiutare a comprendere la situazione posso dire che il mio lavoro non mi piace, ho un rapporto molto conflittuale con mia madre e con i miei nonni materni.
Vogliono mettere bocca su tutto e non lasciar vivere le persone, mettono ansia e sono persone negative.
Attendi risposte e vi ringrazio in anticipo
[#1]
Caro ragazzo,
che lei abbia pensieri ossessivi è chiaro, che vengano acuiti da circostanze che non riesce a gestire (lavoro non gradito, rapporto conflittuale con madre e nonni) è altrettanto chiaro.
Resta oscuro invece il motivo della sua richiesta di consulto a noi, dal momento che ha già una sua psicologa, efficace a quanto pare, visto che i sintomi ossessivi si sono attenuati.
Lei sembra chiederci perché i suoi pensieri hanno proprio quei contenuti, e perché è assillato da ciò che succede dopo la morte in particolare; ma la persona più idonea a risponderle è appunto la sua psicologa, la quale forse la invita a non rimuginare incessantemente la stessa idea, perché questa è proprio la manifestazione della sua malattia.
Cosa succede dopo la morte, infatti, non lo sa nessuno, e proprio per questo ognuno può liberamente fare le ipotesi che lo fanno sentire meglio, o non pensarci affatto, dal momento che il problema è insolubile.
Auguri.
che lei abbia pensieri ossessivi è chiaro, che vengano acuiti da circostanze che non riesce a gestire (lavoro non gradito, rapporto conflittuale con madre e nonni) è altrettanto chiaro.
Resta oscuro invece il motivo della sua richiesta di consulto a noi, dal momento che ha già una sua psicologa, efficace a quanto pare, visto che i sintomi ossessivi si sono attenuati.
Lei sembra chiederci perché i suoi pensieri hanno proprio quei contenuti, e perché è assillato da ciò che succede dopo la morte in particolare; ma la persona più idonea a risponderle è appunto la sua psicologa, la quale forse la invita a non rimuginare incessantemente la stessa idea, perché questa è proprio la manifestazione della sua malattia.
Cosa succede dopo la morte, infatti, non lo sa nessuno, e proprio per questo ognuno può liberamente fare le ipotesi che lo fanno sentire meglio, o non pensarci affatto, dal momento che il problema è insolubile.
Auguri.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 12.8k visite dal 27/07/2021.
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