Doc da relazione
Buongiorno, mi chiamo Andrea e ho 28 anni.
Vi scrivo perchè il mio malessere inizia il 31 dicembre 2020.
Quella sera arriva dopo 2 settimana in cui io e la mia ragazza che stiamo insieme da 8 anni, passiamo a litigare più del solito.
Vedendo che quella sera era strana e soprapensiero decido di far si che Lei si prenda una pausa da noi e quindi siamo leggermente distaccati per un mese.
Ci sentiamo comunque tutti i giorni dicendoti Ti amo ma ci sentiamo in modo molto freddo non ci vediamo e io soffro molto per questa cosa per avevo paura che tutto potesse finire.
Dopo un mese torniamo insieme Lei mi dice che il suo dubbio non è mai stato sulla nostra storia ma è che stato un insieme di stress legati al lavoro e allo studio che l’avevano sconbussolata, in più si era messo di mezzo anche il lockdown che ci faceva stare chiusi in casa dei suoi genitori per tutto il weekend.
Tornati insieme io passo 2 mesi ad analizzare ogni suo comportamento per paura che qualcosa mi possa sfuggirmi e possa così lasciarmi di nuovo.
Lei si comporta come prima ma io la vedo totalmente in modo diverso per via della mia paura.
Oltretutto nel mese che eravamo distaccati Lei aveva anche arredato la casa in cui dovremmo andare a vivere fra un paio d’anni con delle nostre foto e aveva comprato un letto in modo tale che durante i weekend avremmo potuto avere la nostra intimità.
Al primo di aprile andiamo nella sua casa al mare per un giorno, e tutto mi passa, mi tranquillizzo e capisco che la nostra storia è semplicemente maturata e lei mi fa capire che mi ama e mi vuole accanto a lei e mi ha sempre voluto al suo fianco.
Due settimane dopo succede che durante un rapporto io ho un forte mal di testa, li per li non ci faccio caso perchè ne avevo giá avuti in passato, ma un Lunedi per gioco vado a vedere su internet cosa potrebbe essere e viene fuori che potrebbe essere un tumore alla testa, decido di andare da un neurologo che esclude categorimante il tumore e mi dice che si tratta di cefalea orgamisca.
A quel punto la mia paura si trasferisce allo stomaco e alla paura di avere un tumore allo stomaco, ma una gatrointerologo escludo il tutto.
Mi faccio vedere da un neurologo che mi prescive 50mg di Amisulpride al giorno e l’En prima di dormire.
Dopo lo stomaco la paura si trasferisce alla SLA, premetto che io non sono mai stato ipocondriaco ne mai avuto ansia.
La settimana stessa che inizio a prendere i medicinali ho un rapporto con la mia compagna in cui non riesco a raggiungere l’orgasmo, a quel punto penso di essere Gay, e il pensiero dura per 2 settimane e poi scompare.
La paura ultima che c’è ancora ora è di quella di avere paura di non amare la mia ragazza, mi faccio continue domande e analizzo tutti i suoi comportamenti.
Oltretuttto soffro di ansia mattutina che poi svanisce fino ad azzerarsi alla sera.
Quando sono con Lei mi viene l’andia perchè analizzo ogni mia singola reazione.
Potrebbe essere un doc da relazione?
Le medicine che prendo possono rendermi apatico?
Gz
Vi scrivo perchè il mio malessere inizia il 31 dicembre 2020.
Quella sera arriva dopo 2 settimana in cui io e la mia ragazza che stiamo insieme da 8 anni, passiamo a litigare più del solito.
Vedendo che quella sera era strana e soprapensiero decido di far si che Lei si prenda una pausa da noi e quindi siamo leggermente distaccati per un mese.
Ci sentiamo comunque tutti i giorni dicendoti Ti amo ma ci sentiamo in modo molto freddo non ci vediamo e io soffro molto per questa cosa per avevo paura che tutto potesse finire.
Dopo un mese torniamo insieme Lei mi dice che il suo dubbio non è mai stato sulla nostra storia ma è che stato un insieme di stress legati al lavoro e allo studio che l’avevano sconbussolata, in più si era messo di mezzo anche il lockdown che ci faceva stare chiusi in casa dei suoi genitori per tutto il weekend.
Tornati insieme io passo 2 mesi ad analizzare ogni suo comportamento per paura che qualcosa mi possa sfuggirmi e possa così lasciarmi di nuovo.
Lei si comporta come prima ma io la vedo totalmente in modo diverso per via della mia paura.
Oltretutto nel mese che eravamo distaccati Lei aveva anche arredato la casa in cui dovremmo andare a vivere fra un paio d’anni con delle nostre foto e aveva comprato un letto in modo tale che durante i weekend avremmo potuto avere la nostra intimità.
Al primo di aprile andiamo nella sua casa al mare per un giorno, e tutto mi passa, mi tranquillizzo e capisco che la nostra storia è semplicemente maturata e lei mi fa capire che mi ama e mi vuole accanto a lei e mi ha sempre voluto al suo fianco.
Due settimane dopo succede che durante un rapporto io ho un forte mal di testa, li per li non ci faccio caso perchè ne avevo giá avuti in passato, ma un Lunedi per gioco vado a vedere su internet cosa potrebbe essere e viene fuori che potrebbe essere un tumore alla testa, decido di andare da un neurologo che esclude categorimante il tumore e mi dice che si tratta di cefalea orgamisca.
A quel punto la mia paura si trasferisce allo stomaco e alla paura di avere un tumore allo stomaco, ma una gatrointerologo escludo il tutto.
Mi faccio vedere da un neurologo che mi prescive 50mg di Amisulpride al giorno e l’En prima di dormire.
Dopo lo stomaco la paura si trasferisce alla SLA, premetto che io non sono mai stato ipocondriaco ne mai avuto ansia.
La settimana stessa che inizio a prendere i medicinali ho un rapporto con la mia compagna in cui non riesco a raggiungere l’orgasmo, a quel punto penso di essere Gay, e il pensiero dura per 2 settimane e poi scompare.
La paura ultima che c’è ancora ora è di quella di avere paura di non amare la mia ragazza, mi faccio continue domande e analizzo tutti i suoi comportamenti.
Oltretuttto soffro di ansia mattutina che poi svanisce fino ad azzerarsi alla sera.
Quando sono con Lei mi viene l’andia perchè analizzo ogni mia singola reazione.
Potrebbe essere un doc da relazione?
Le medicine che prendo possono rendermi apatico?
Gz
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Buongiorno, dal suo scritto ci sono diverse questioni da indagare. Credo sia utile per lei intraprendere un percorso psicologico che l'aiuti a comprendere l'origine del suo malessere e a trovare strategie più funzionali per gestire questo suo difficile periodo.
Cordialmente
Dott.ssa Pagani
Cordialmente
Dott.ssa Pagani
Dr.ssa flavia pagani
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.3k visite dal 25/07/2021.
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