Lutto e depressione e sensi di colpa

Buongiorno avrei bisogno di un consulto in quanto mi trovo in una situazione terribile.
Da qualche giorno ho perso mia madre, dopo una lunga malattia.
Oltre al dolore della perdita sono piena di sensi di colpa e rimpianti.
Mi spiego: i miei si sono separati quando ero piccola e mia madre si era per trasferirita in un'altra città per motivi di lavoro, lasciando me mio padre e mio fratello.
Mio padre e mio fratello hanno sempre avuto rabbia nei confronti di mia madre per questao, io invece no.
Avevo capito che lei era una persona inadeguata a fare la madre.
Mio padre è stata una persona sempre molto presente e cara, ma allo stesso tempo molto autoritario, maniaco del controllo e nervoso.
Mio fratello è affetto da disturbo narcisistico di personalità e tossicodipendenza.
Io tutto nonostante quello che ho passato sono cresciuta abbastanza bene, con i miei disagi che ho affrontato e, in parte, superato con un lungo percorso di psicoterapia e un antidepressivo.
Ho studiato e svolgo una vita normale, ho un lavoro che mi piace ma adesso sto davvero male Da qualche tempo mi ero del tutto staccata da mia madre per salvarmi, perché purtroppo era affetta da disturbo bipolare e borderline e avere rapporti con lei mi faceva stare male, per tutte le dinamiche patologiche che aveva e nonostante mi mancasse molto quando provavo a riallacciare un rapporto con lei la situazione era insostenibile, perché i suoi cambi di umore attacchi di rabbia creavano tantissimo dolore e problemi nella mia vita, quindi dopo anni di alti e bassi per salvarmi mi sono staccata.
Quando mia madre si è ammalata ho ripreso dei rapporti con lei, ma purtroppo la sua situazione psichica era peggiorata e avere un legame con lei mi creava dolore, problemi a lavoro e con mio marito... Da pochi giorni è morta e sono riuscita ad andarla a a trovare e a dirle che la perdonavo che le volevo bene e che avevo capito che aveva fatto il possibile, ma in realtà cercavo io il suo perdono per non esserci stata, per non essere stata presente durante la sua malattia come avrei dovuto, ma non per egoismo ma perché, oltre al fatto che ho affrontato dei problemi di salute io, come mi avvicinavo a lei tlmi rendeva la vita impossibile.
Sono sicura che mia madre non abbia mai capito il perché del mio distacco e lo abbia vissuto come un abbandono, me lo ha detto più voltw e questo mi provoca un forte senso di colpa.
Mia madre era una donna buona.
Di contro mio fratello, ricoverato di recente presso una clinica per la disintossicazione non prova alcun senso di colpa, anzi accusa il prossimo dei suoi problemi, non si assume le sue responsabilità, tende a delinquere, fa sempre la vittima e usa e manipola tutti, tipico del suo disturbo narcisistico di personalità.
Mio padre è distrutto, ha dei problemi di salute e si trova senza la mamma dei suo figli, con un figlio tossico e narcisista.
Mi sento addosso tutta la responsabilità della loro vita perché da soli non ce la fanno.
Sono in ansia e depressa
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Dr. Marco Forti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 11 1
Buonasera,
le fasi immediatamente successive ad un lutto, portano con sé vissuti emotivi intensi e persistenti che necessitano di tempo per un adeguata elaborazione. Il tutto può essere ulteriormente complicato quando la relazione con la persona venuta a mancare è stata nel tempo conflittuale e carica di vissuti negativi ed irrisolti.
La descrizione del rapporto con sua mamma e più in generale le dinamiche della sua famiglia rientrano fra queste.
Sensi di colpa od un eccessivo senso di responsabilità sono complicanze di un lutto che possono collegarsi a dinamiche affettive disfunzionali formatesi nel tempo.
Qualora dovesse notare il persistere di tali disturbi emotivi e pensieri negativi non esiti a rivolgersi ad uno psicoterapeuta per approfondire il tutto.

Dr. Marco Forti
Psicologo - Psicoterapeuta - Sessuologo - Esperto in EMDR

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Utente
Utente
Buonasera Dottore, grazie per la risposta. Sì, lei ha centrato perfettamente il tutto. Dinamiche disfunzionali hanno sempre caratterizzato i rapporti in famiglia. Inoltre il mio senso di colpa e di responsabilità eccessivi, risiedono nell'educazione ( o diseducazione) elricevuta da mio padre il quale mi accusava sempre di tutto e mi caricava di responsabilità. Ora mi chiedo, come fare per affrontare nell'immediato il momento? Mi spiego meglio: il tutto va affrontato nel tempo e con il.sostegno di uno specialista, me ne rendo conto, ma in questi giorni di weekend ho paura di crollare, prima di arrivare "intera" da uno specialista, avrebbe un piccolo consiglio"di emergenza" per affrontare questi giorni?
Grazie infinite.
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