L'aspettativa di essere bellissima per chi mi ama

Buongiorno a tutti.

Sono una ragazza di 29 e nel passato ho avuto due relazioni importanti e un innamoramento, non ricambiato, che mi ha portato molta sofferenza e che di recente ho superato, anche cercando di frequentare altre persone.

In tutte le relazioni e le frequentazioni che ho avuto, una costante è stata l'aspettativa che l'altra persona provasse per me una attrazione fisica esclusiva e che mi trovasse la "donna più bella del mondo", al punto da perdere interesse fisico per le altre donne (non guardarle, non desiderare etc...).

Questo ha causato anche la rottura della mia ultima relazione non per rabbia o per risentimento o gelosia ma perché quando il mio fidanzato di allora mi spiegó apertamente che pur volendomi bene non si sentiva attratto fisicamente in maniera esclusiva da me, ho iniziato a sentirmi così "desolata" e triste di questa cosa di questo che alla fine non mi sono sentita più legata a lui.

Recentemente, una persona che sto frequentando e che mi piace molto mi ha detto: "non sei bellissima, ma hai qualcosa di artistico che mi suscita delle emozioni".

A mia richiesta lui mi ha spiegato che non sono una ragazza appariscente, la classica "bellissima" che ruba la scena con il proprio aspetto fisico, ma che a questo punto della sua vita, ha capito che la bellezza non è tanto importante quanto trovare qualcuno che lo faccia sentire coinvolto emotivamente e che il mio "lato artistico" ha catturato la sua attenzione.

Io però sono rimasta molto perplessa dal fatto che lui abbia sentito il bisogno di esprimere il suo coinvolgimento emotivo "sottolineando" più che le mie doti interiori, le mie mancanze esteriori, instaurando già da adesso una gara con altre donne, le "bellissime" che attirano la sua attenzione con il corpo.

Riflettendo sulla questione, le persone a me più vicine mi hanno fatto presente che è illogico e irrazionale voler essere "la donna più bella del mondo" per qualcuno, io però pur rendendomi conto che così potrebbe essere, non riesco a smettere di concepire questa cosa più che come un'aspettativa, come un mio vero e proprio bisogno, fondato sul desiderio di sentirmi accettata incondizionatamente e senza confronti.

Però, ho una paura folle che sia un bisogno irrealizzabile e che io possa rovinare altre relazioni con persone che magari non sono attratte esclusivamente da me, ma mi amano sul serio.
Cosa posso fare?
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Dr.ssa Angela Giangreco Psicologo 22 1
Salve beh Lei le risposte un po' se l è date... Capendo che la sua è un'aspettativa illusoria.... Un conto è la fedeltà nella coppia altra cosa è pretendere che la sua metà diventi fra virgolette cieco e non veda più la bellezza delle altre donne.
Il punto centrale sono le sue insicurezze.. La sua autostima.... Il suo volersi bene... Poi i rapporti di coppia vanno da sé quando si raggiunge un buon grado di consapevolezza e di amore per sé stessi. La relazione è fatta di tante cose anzi tantissime che in realtà poco hanno a che fare con la bellezza esteriore e fisica.
Inizi lei per prima volersi bene per il contenuto e non per l'involucro..... E non stressi ne se stessa ne il suo eventuale fidanzato con discorsi che niente hanno a che vedere con una storia d'amore
Cordiali Saluti
Dott. Ssa Giangreco Angela

Dr.ssa Angela Giangreco

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Utente
Utente
Buongiorno Dottoressa,

La ringrazio per la sua risposta.
Mi rendo conto che ultimamente ho dei problemi legati alla mia autostima, ma nello stesso tempo, anche parlando a me stessa con sincerità, non riesco a non considerare legittimo questo mio bisogno, non come qualcosa di legato all'autostima, ma come una necessità di accettazione totale da parte dell'altro.
In altre parole, non riesco a capire cosa ci sia di sbagliato in questa mia esigenza e mi sembra sempre di non sentirmi "capita" quando ne parlo con gli altri, come se fosse una necessità assurda o sbagliata e per forza legata a qualcosa di disfunzionale.
Sul lato pratico, mi causa evidentemente delle sofferenze, ma nello stesso tempo non riesco a lasciarla andare perché mi sembra "giusta" e legittima.
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Dr.ssa Angela Giangreco Psicologo 22 1
Salve non si sente capita in questa sua esigenza e bisogno... Il fatto è che lei per prima dice che tutto questo le crea soffetemza..... Quindi la reputa una cosa giusta ma le crea soffetemza
Le cose belle le cose giuste e legittime non creano sofferenza di solito le cose che SENTIAMO giuste e legittime ci fanno vivere meglio.... Che qualcosa che stride dentro è lei lo sente benissimo... Anche perché parla della ricerca del consenso Dell altro parla di autostima... Il lavoro che deve fare è di accettazione di sé stessa..... Il lavoro che deve fare è di imparare ad amare se stessa.... Poi il resto viene da sé
Si comprende che lei è un persona intelligente e che sicuramente sa come argomentare e come poter anche minare le cose che le vengono dette non permetta a questo atteggiamento di boicottarla
Le auguro il meglio
Cordiali saluti