Problema con la sterilità
Buongiorno,
sono molto imbarazzata ad esporre il mio problema, ma sto iniziando a preoccuparmi seriamente.. dopo 2 anni di ricerca di una gravidanza senza risultati abbiamo fatto degli accertamenti ed abbiamo scoperto che la causa è l'azoospermia del mio compagno. adesso siamo in cura da un andrologo e stiamo seguendo una terapia ormonale che non si sa se possa dare sei risultati. da quando ho scoperto questo grosso problema della steriltà ho iniziato a cambiare. sono diventata nervosa ed irascibile, ma il vero problema è sto iniziando a nutrire un odio incontrollato per tutti coloro che hanno dei figli. faccio veramente fatica a parlare con qualcuno che ha dei figli, se vedo una donna incinta al supermercato mi viene una rabbia che faccio fatica a dominare. l'altro giorno ho litigato con una mamma davanti ad una scuola che aveva parcheggiato bloccando il traffico, uralndole contro di tutti i colori.. quando sento annunci di gravidanze in tv scoppio in lacrime, ma la cosa che mi fa più paura è la rabbia che ho dentro. non faccio che pensare al fatto che non riuscirò mai ad avere dei figli, che invecchierò vedendo diventare genitori tutti meno che me.. non so cosa fare, è deventata quasi un'ossessione..ho 25 anni, sento le ragazze con cui andavo al liceo che diventano madri e io ho tagliato i ponti con tutti. non sono nemmeno andata alla cena di classe per paura di incontrare una ex compagna incinta. se qualcuno mi chiede "e voi figli?" devo reprimere con forza il desiderio di schiaffeggiarlo.. non voglio neanche più vedere i cuginetti del mio compagno e piango interi pomeriggi perchè la mia vicina ha tre bimbi che giocano in giardino e sento le loro vocine ogni giorno.. non faccio che pensare: "perchè lei si ed io no? perchè? che cos'ha di buono che lei che io non ho?".. devo andare in analisi? non ce la faccio ad accettare il fatto che probabilmente non avremo mai dei figli.. non ci riesco proprio.. sento un senso di vuoto che mi prende lo stomaco quando ci penso..
grazie.
sono molto imbarazzata ad esporre il mio problema, ma sto iniziando a preoccuparmi seriamente.. dopo 2 anni di ricerca di una gravidanza senza risultati abbiamo fatto degli accertamenti ed abbiamo scoperto che la causa è l'azoospermia del mio compagno. adesso siamo in cura da un andrologo e stiamo seguendo una terapia ormonale che non si sa se possa dare sei risultati. da quando ho scoperto questo grosso problema della steriltà ho iniziato a cambiare. sono diventata nervosa ed irascibile, ma il vero problema è sto iniziando a nutrire un odio incontrollato per tutti coloro che hanno dei figli. faccio veramente fatica a parlare con qualcuno che ha dei figli, se vedo una donna incinta al supermercato mi viene una rabbia che faccio fatica a dominare. l'altro giorno ho litigato con una mamma davanti ad una scuola che aveva parcheggiato bloccando il traffico, uralndole contro di tutti i colori.. quando sento annunci di gravidanze in tv scoppio in lacrime, ma la cosa che mi fa più paura è la rabbia che ho dentro. non faccio che pensare al fatto che non riuscirò mai ad avere dei figli, che invecchierò vedendo diventare genitori tutti meno che me.. non so cosa fare, è deventata quasi un'ossessione..ho 25 anni, sento le ragazze con cui andavo al liceo che diventano madri e io ho tagliato i ponti con tutti. non sono nemmeno andata alla cena di classe per paura di incontrare una ex compagna incinta. se qualcuno mi chiede "e voi figli?" devo reprimere con forza il desiderio di schiaffeggiarlo.. non voglio neanche più vedere i cuginetti del mio compagno e piango interi pomeriggi perchè la mia vicina ha tre bimbi che giocano in giardino e sento le loro vocine ogni giorno.. non faccio che pensare: "perchè lei si ed io no? perchè? che cos'ha di buono che lei che io non ho?".. devo andare in analisi? non ce la faccio ad accettare il fatto che probabilmente non avremo mai dei figli.. non ci riesco proprio.. sento un senso di vuoto che mi prende lo stomaco quando ci penso..
grazie.
[#1]
Gentile utente,
è assolutamente comprensibile che lei in questo moento sia arrabbiata per ciò che altri hanno e cha a lei è stato negato. E' comprensibile che ce l'abbia con tutti che sia arrabbiata con il mondo che non sopporti di vedere e sentire tutte quelle persone o di partecipare a tutte quelle situazioni che riportano l'attenzione sul suo motivo di sofferenza.
Quello che lei sta provando è la sofferenza per un lutto, per aver perso qualcosa tanto più doloroso perchè si tratta di un desiderio che le è stato strappato della gioia di una situazione che lei non potrà mai sperimentare. Chi non sarebbe pieno di rabbia? chi non soffrirebbe?
Ma se ho ben compreso lei ed il suo compagno state seguendo delle terapie ormonali quindi qualche speranza ancora c'è, ed a maggior ragione questo stato emotivo non l'aiuta certamente. Come mai è già così rinunciataria?Forse il suo dolore la porta ad essere estremamente pessimista?
Rivolgersi ad uno psicologo per superare il lutto preparandosi ad accettare l'eventualità di non avere un figlio od a prepararsi per la sua eventuale venuta sarebbe la cosa migliore da farsi.
è assolutamente comprensibile che lei in questo moento sia arrabbiata per ciò che altri hanno e cha a lei è stato negato. E' comprensibile che ce l'abbia con tutti che sia arrabbiata con il mondo che non sopporti di vedere e sentire tutte quelle persone o di partecipare a tutte quelle situazioni che riportano l'attenzione sul suo motivo di sofferenza.
Quello che lei sta provando è la sofferenza per un lutto, per aver perso qualcosa tanto più doloroso perchè si tratta di un desiderio che le è stato strappato della gioia di una situazione che lei non potrà mai sperimentare. Chi non sarebbe pieno di rabbia? chi non soffrirebbe?
Ma se ho ben compreso lei ed il suo compagno state seguendo delle terapie ormonali quindi qualche speranza ancora c'è, ed a maggior ragione questo stato emotivo non l'aiuta certamente. Come mai è già così rinunciataria?Forse il suo dolore la porta ad essere estremamente pessimista?
Rivolgersi ad uno psicologo per superare il lutto preparandosi ad accettare l'eventualità di non avere un figlio od a prepararsi per la sua eventuale venuta sarebbe la cosa migliore da farsi.
Dr.ssa Sara Daniela Elettra Pezzola
Ordine psicologi Lombardia n° 10817
[#2]
Utente
grazie dottoressa, la ringrazio di cuore per la sua risposta.. ho avuto una vita felice, genitori che mi vogliono bene, tutto perfetto. a settembre del 2008 è mancata mia nonna a cui ero profondamente legata. avevamo un rapporto di amore/odio, ma viveva a casa con noi, e noi due avevamo le stanze accanto e condividemo il bagno ogni giorno, per 25 anni. l'ho vista spegnersi in un mese, ogni giorno una piccola parte di lei moriva.. è stato un duro colpo per me, adesso penso a tutte le volte che litigavamo, che le rispondevo male..mi manca terribilmente.. intanto il dubbio che qualcosa nn andasse nella ricerca di un figlio diventava una certezza.. adesso detesto persino il posto in cui abbiamo fatto lo spermiogramma, perchè ci ha consegnato quel referto con tutti 000000.. in un paio di mesi la mia vita è passata da tutta gioia e prosprettive ad un nero completo.. cerco di pensare che mi sto ossessionando con qualcosa che non c'è, anzichè godere diciò che ho.. la ringrazio per il suo consiglio, sto prendendo seriamente in considerazione di chiedere aiuto ad uno psicologo. grazie.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.9k visite dal 19/05/2009.
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