Solitudine
Gentili specialisti, vi scrivo perchè in preda ad ansia e solitudine e sopratutto perchè non ho nessuno con cui parlarne e ho bisogno di parlare per lenire l'ansia che ormai da giorni mi morde l'animo: Ho 21 anni in passato ho sofferto di depressione per passato intendo due anni una depressione dalla quale mi sono ripreso gradualmente ho ricominciato a vedere persone ad uscire con gli amici e a fare diverse cose soprattutto ho smesso di desiderare la morte, ma ho un tarlo che mi tormenta l'anima e di cui vorrei parlare ai miei genitori di cui ho molta stima ma molta paura in particolare di mia madre, sono bloccato all'università con gli esami consapevole che sono ormai incapace di riprendermi vorrei lasciare gli studi studio medicina è troppo troppo impegnativa piango da giorni e non so più che fare se potete darmi qualche consiglio sarà piu che ben accetto.
[#1]
Gentile ragazzo,
Intanto mi fa piacere leggere che é uscito dalla depressione ed é importante adesso non avere ricadute permettendo ad esempio ad alcuni eventi di vita o ad alcune relazioni importanti di influenzare il suo umore e/o diventare fattori di rischio.
Medicina é effettivamente lunga, 6 anni più gli anni della specializzazione e... senza una fortissima motivazione e il sogno di diventare un medico e di aiutare il prossimo é difficile riuscire a centrare l'obiettivo!
Andiamo con ordine... come mai scelse medicina? Era appassionato, fu una sua scelta? Lo fece per accondiscendere aspettative esterne? Glielo chiedo per farle comprendere che nel corso degli anni si cresce, le passioni talora cambiano e fa tutto parte della complessitá dell'essere umano. Qual é il suo piano b? Cosa vorrebbe studiare? Oppure vorrebbe lavorare? Che uomo vuole essere tra 10 anni e che tipo di professione le piacerebbe fare?
Adesso torniamo per un momento a cosa ho scritto nell'incipit della mia risposta: "é importante non avere ricadute, permettendo ad esempio ad alcuni eventi di vita o ad alcune relazioni importanti di influenzare il suo umore". Le dico questo perché é fondamentale che scelga lei per se stesso, che segua lei le sue passioni e i suoi sogni.
Ha 21 anni, non ha firmato un contratto con l'universitá a vita! Pensi realmente a quello che le piacerebbe fare e si impegni al 100% per ottenerlo.
I suoi genitori, anche consci di quello che ha passato, vorranno il suo bene e anche se dovessero all'inizio restarci un po' male, poi sicuramente comprenderanno che la vita a 21 se la costruisce da sé e che continuare in una strada che non sente più sua soltanto per un senso di compiacimento non porterebbe da nessuna parte.
Spero di esserle stato in qualche modo utile,
Cordialità,
Intanto mi fa piacere leggere che é uscito dalla depressione ed é importante adesso non avere ricadute permettendo ad esempio ad alcuni eventi di vita o ad alcune relazioni importanti di influenzare il suo umore e/o diventare fattori di rischio.
Medicina é effettivamente lunga, 6 anni più gli anni della specializzazione e... senza una fortissima motivazione e il sogno di diventare un medico e di aiutare il prossimo é difficile riuscire a centrare l'obiettivo!
Andiamo con ordine... come mai scelse medicina? Era appassionato, fu una sua scelta? Lo fece per accondiscendere aspettative esterne? Glielo chiedo per farle comprendere che nel corso degli anni si cresce, le passioni talora cambiano e fa tutto parte della complessitá dell'essere umano. Qual é il suo piano b? Cosa vorrebbe studiare? Oppure vorrebbe lavorare? Che uomo vuole essere tra 10 anni e che tipo di professione le piacerebbe fare?
Adesso torniamo per un momento a cosa ho scritto nell'incipit della mia risposta: "é importante non avere ricadute, permettendo ad esempio ad alcuni eventi di vita o ad alcune relazioni importanti di influenzare il suo umore". Le dico questo perché é fondamentale che scelga lei per se stesso, che segua lei le sue passioni e i suoi sogni.
Ha 21 anni, non ha firmato un contratto con l'universitá a vita! Pensi realmente a quello che le piacerebbe fare e si impegni al 100% per ottenerlo.
I suoi genitori, anche consci di quello che ha passato, vorranno il suo bene e anche se dovessero all'inizio restarci un po' male, poi sicuramente comprenderanno che la vita a 21 se la costruisce da sé e che continuare in una strada che non sente più sua soltanto per un senso di compiacimento non porterebbe da nessuna parte.
Spero di esserle stato in qualche modo utile,
Cordialità,
Dott. Mauro Bruzzese,
Psicologo clinico presso il Newham University Hospital di Londra, Fondatore e CEO di PsicologON.
www.psicologon.com
[#2]
L'ansia e la solitudine, inoltre, le sta sperimentando e sono presenti adesso e forse lo sono state nel passato. Non per forza devono fare parte del suo futuro!
Perché scrive "consapevole che non saró in grado di riprendermi".
Sta vedendo un professionista (psicologo o psicoterapeuta) per questi tratti ansiosi che la fanno sentire impotente?
Perché scrive "consapevole che non saró in grado di riprendermi".
Sta vedendo un professionista (psicologo o psicoterapeuta) per questi tratti ansiosi che la fanno sentire impotente?
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.7k visite dal 13/07/2021.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.