Anorgasmia e Sclerosi Multipla
Buonasera,
Sono una ragazza di 21 anni affetta da sclerosi multipla.
Ho finalmente accettato dopo anni la mia malattia considerando che sto complessivamente molto bene.
Mi rivolgo a voi in quanto non ho mai raggiunto un orgasmo e vorrei capire se sia un effetto collaterale strettamente connesso alla mia malattia.
Aggiungo inoltre che sono in una relazione stabile con un ragazzo che non mi ha mai fatta sentire imperfetta e che anzi mi aiuta molto.
In ospedale seguo anche una riabilitazione per il pavimento pelvico, ma non so quanto effettivamente possa aiutarmi.
Vi ringrazio in anticipo per anche un piccolo consiglio.
Sono una ragazza di 21 anni affetta da sclerosi multipla.
Ho finalmente accettato dopo anni la mia malattia considerando che sto complessivamente molto bene.
Mi rivolgo a voi in quanto non ho mai raggiunto un orgasmo e vorrei capire se sia un effetto collaterale strettamente connesso alla mia malattia.
Aggiungo inoltre che sono in una relazione stabile con un ragazzo che non mi ha mai fatta sentire imperfetta e che anzi mi aiuta molto.
In ospedale seguo anche una riabilitazione per il pavimento pelvico, ma non so quanto effettivamente possa aiutarmi.
Vi ringrazio in anticipo per anche un piccolo consiglio.
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Gentile Ragazza,
in generale, si può dire che all'esordio della malattia raramente sono presenti disfunzioni sessuali ad essa collegati, ma nel suo prosieguo possono diventare più frequenti.
Difficile esprimersi in merito alla sua specifica situazione in questo contesto: sarebbe opportuno approfondire adeguatamente tanti dettagli e altrettante variabili, partendo dalla sua "storia" sessuale precedente alla malattia (a cominciare dall'autoerotismo e dall'adeguatezza della stimolazione ricevuta dal partner), per giungere ad un esame obiettivo, un'indagine sui farmaci assunti ed eventuali esami neurofisiologici.
Una corretta "manutenzione" del pavimento pelvico può senz'altro risultare utile e positiva in ottica preventiva e aiutandola anche ad avere maggior consapevolezza dei muscoli di quella parte del corpo, amplificando la sua capacità propriocettiva e, magari, abbassando la sua soglia orgasmica.
Il suggerimento è quello di inziare a parlarne, se non lo ha già fatto, con la sua ginecologa e parallelamente effettuare una consulenza di persona con una psicologa psicoterapeuta formata specificamente in sessuologia clinica: in base a quanto emergerà, si valuterà come procedere, passo dopo passo.
Cordialità.
in generale, si può dire che all'esordio della malattia raramente sono presenti disfunzioni sessuali ad essa collegati, ma nel suo prosieguo possono diventare più frequenti.
Difficile esprimersi in merito alla sua specifica situazione in questo contesto: sarebbe opportuno approfondire adeguatamente tanti dettagli e altrettante variabili, partendo dalla sua "storia" sessuale precedente alla malattia (a cominciare dall'autoerotismo e dall'adeguatezza della stimolazione ricevuta dal partner), per giungere ad un esame obiettivo, un'indagine sui farmaci assunti ed eventuali esami neurofisiologici.
Una corretta "manutenzione" del pavimento pelvico può senz'altro risultare utile e positiva in ottica preventiva e aiutandola anche ad avere maggior consapevolezza dei muscoli di quella parte del corpo, amplificando la sua capacità propriocettiva e, magari, abbassando la sua soglia orgasmica.
Il suggerimento è quello di inziare a parlarne, se non lo ha già fatto, con la sua ginecologa e parallelamente effettuare una consulenza di persona con una psicologa psicoterapeuta formata specificamente in sessuologia clinica: in base a quanto emergerà, si valuterà come procedere, passo dopo passo.
Cordialità.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.8k visite dal 10/07/2021.
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